Enterobacter hormaechei

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Enterobacter hormaechei
Immagine di Enterobacter hormaechei mancante
Classificazione scientifica
DominioProkaryota
RegnoBacteria
PhylumProteobacteria
ClasseGammaproteobacteria
OrdineEnterobacterales
FamigliaEnterobacteriaceae
GenereEnterobacter
SpecieE. hormaechei
SottospecieE. hormaechei subsp. oharae
E. hormaechei subsp. hormaechei
E. hormaechei subsp. steigerwaltii
E. hormaechei subsp. xiangfangensis
E. hormaechei subsp. hoffmannii

Enterobacter hormaechei è un batterio gram-negativo identificato e proposto per la prima volta nel 1989.[1]

Enterobacter hormaechei è stato isolato in ambienti naturali e in alimenti; viene spesso isolato in prodotti alimentari per l'infanzia.

E. hormaechei è stato suddiviso in tre sottospecie in base alle caratteristiche biochimiche differenziali per d-adonitolo, d-arabitolo, d-sorbitolo, d-melibiosio e dulcitolo.[2] Enterobacter hormaechei subsp. oharae fermenta solo il melibiosio, E. hormaechei subsp. hormaechei fermenta solo il dulcitolo, ed E. hormaechei subsp. steigerwaltii fermenta tutti questi composti eccetto il dulcitolo.[2]

Due sottospecie aggiuntive, E. hormaechei subsp. xiangfangensis ed E. hormaechei subsp. hoffmannii, sono state caratterizzate con analisi genomica.

È una delle specie più frequentemente isolate nelle infezioni cliniche, in particolare nei pazienti immunocompromessi ricoverati in terapia intensiva; ciò è dovuto al loro adattamento agli antimicrobici e al loro comportamento da patogeni opportunisti. Enterobacter hormaechei è di importanza clinica perché è stato collegato a focolai di sepsi nelle terapie intensive neonatali in diversi paesi.

Questi patogeni sono spesso associati a un fenotipo di multifarmacoresistenza perché di solito si adattano all'ambiente ospedaliero e sono facilmente in grado di acquisire numerosi elementi genetici mobili contenenti geni di resistenza e virulenza: ha una resistenza intrinseca ad ampicillina, amoxicillina, cefalosporine di prima generazione e cefoxitina, dovuta all'espressione di una β-lattamasi costitutiva AmpC. Inoltre, è stata segnalata la produzione di β-lattamasi a spettro esteso (ESBL), il che li rende difficili da trattare.[3] Sempre più isolati clinici di E. hormaechei con diversi gradi di resistenza alle β-lattamasi sono stati segnalati in tutto il mondo insieme alla produzione di β-lattamasi a spettro esteso, β-lattamasi AmpC e carbapenemasi.[4]

Per quanto riguarda i geni di virulenza, tutti i ceppi di E. hormaechei hanno mostrato il gene astA che codifica l'enterotossina 1 stabile al calore (EAST-1); è stata associata a gravi epidemie negli esseri umani.

  1. ^ C M O'Hara, A G Steigerwalt e B C Hill, Enterobacter hormaechei, a new species of the family Enterobacteriaceae formerly known as enteric group 75, in Journal of Clinical Microbiology, vol. 27, n. 9, 1989-09, pp. 2046–2049, DOI:10.1128/jcm.27.9.2046-2049.1989. URL consultato il 21 agosto 2024.
  2. ^ a b Harald Hoffmann, Sibylle Stindl e Wolfgang Ludwig, Enterobacter hormaechei subsp. oharae subsp. nov., E. hormaechei subsp. hormaechei comb. nov., and E. hormaechei subsp. steigerwaltii subsp. nov., Three New Subspecies of Clinical Importance, in Journal of Clinical Microbiology, vol. 43, n. 7, 2005-07, pp. 3297–3303, DOI:10.1128/jcm.43.7.3297-3303.2005. URL consultato il 21 agosto 2024.
  3. ^ Anne Davin-Regli e Jean-Marie Pagès, Enterobacter aerogenes and Enterobacter cloacae; versatile bacterial pathogens confronting antibiotic treatment, in Frontiers in Microbiology, vol. 6, 18 maggio 2015, DOI:10.3389/fmicb.2015.00392. URL consultato il 21 agosto 2024.
  4. ^ Ting-Kuang Yeh, Hsueh-Ju Lin e Po-Yu Liu, Antibiotic resistance in Enterobacter hormaechei, in International Journal of Antimicrobial Agents, vol. 60, n. 4, 2022-10, pp. 106650, DOI:10.1016/j.ijantimicag.2022.106650. URL consultato il 21 agosto 2024.

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