Englés

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Engles o Englés (... – ...; fl. XIII secolo) è un nome, o meglio, un soprannome attribuibile a diversi poeti compositori della lirica trobadorica dei quali riportiamo qualche esempio.

Nome o nomignolo di uno joglar e trovatore navarrese (fl. 1253) della metà del XIII secolo

La sua unica tenzone è costituita solo di frammenti ed interessa gli storici principalmente per il suo commentario riguardante la vita di corte a Pamplona sotto Teobaldo I.

Lo joglar il cui nome Englés è soggetto a interpretazioni controverse è anonimo. Nel componimento poetico, datato al 1253, per prima cosa, Englés accusa Teobaldo di avarizia [e prodigalità], a cui l'anonimo replica che Englés — il cui nome implica che egli fosse inglese — è anti-francese (e Teobaldo infatti era un francese). Englés conclude il componimento indicando la sua partenza da Pamplona per la corte d'Aragona. Englés fa un uso umoristico di un bisticcio di parole con la parole cort (corte) e corta (corto):

(OC)

«A la cort fuy l'autrier del rey navar,
qu'es cort corta de tota cortesia,
corta de pres e corta donar
e mais corta qu'ieu dire non sabria;»

(IT)

«Alla corte fui l'altrier del re di Navarra,
che una corte corta è di sola cortesia,
corta nel merito e corta nel donare
e talmente corta ch'io non saprei dire.»

Peire Guilhem de Tolosa attacca inoltre Teobaldo I di Navarra, troviero prolifico e commissario del chansonnier du roi (canzoniere del re), comprensivo di molti componimenti trobadorici.

Un "Engles" è il destinatario di diversi testi di Raimbaut de Vaqueiras, tra i quali il descort, Engles, un novel descort.[1]

(OC) «

Engles, un novel descort
fauc per remembransa
de vos, en cui me conort
de ma greu malenansa
qu'atressi.m nafr' amors fort
cum vos de sa lansa,
estiers que gaug e deport
n'avetz et ieu pezansa
[...]

»
(IT) «

Engles, un nuovo discordo
faccio, per rimembranza
di voi, ove mi conforto
della grave sciagura
che sì mi fere amore
come a voi, di sua lancia,
se non che diporto e gioia
voi n'avete e io gravezza
[...]

»

Altrove lo stesso Raimbaut de Vaqueiras:

            Tuich me pregon, Engles, qe vos don saut
            del fol anar don es en fol venguz,
            don toz autr' om fora decaseguz;
            mas vos es tant de ric corage et haut
            qe la foudat, don nulz hom no.us razona,
            sabes cobrir, e si fosson Frances
            cil d'Estela, venjamen n'agraz pres,
            quar no.us donet lo reis, q'om n'ochaizona.
            [...]

Nel sirventese Eu jutge que razos es di Durban in risposta a Peire de Gavaret figura il nome Engles del destinatario.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Trobar, Engles (PC 138), su tempestsolutions.com. URL consultato il 18 marzo 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Riquer, Martín de. Los trovadores: historia literaria y textos. 3 vol. Barcelona: Planeta, 1975.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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