Engeløya

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Engeløya
Geografia fisica
LocalizzazioneMare di Norvegia
Coordinate67°57′N 15°05′E / 67.95°N 15.083333°E67.95; 15.083333
Superficie69 km²
Altitudine massima649 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera della Norvegia Norvegia
RegioneNordland
ConteaSteigen
Demografia
Abitanti615 (2016)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Norvegia
Engeløya
Engeløya
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Engeløya è un'isola norvegese situata nella parte settentrionale della municipalità di Steigen, nella contea di Nordland.

L'isola ha un'estensione di 69 km² ed ha il suo più elevato punto nel monte Trohornet, collina che raggiunge i 649 m di altezza. L'isola, rocciosa e montuosa, è caratterizzata da pendii erbosi fertili e possiede alcuni dei migliori terreni agricoli nel comune. L'isola si trova all'ingresso del Sagfjorden, fiordo situato a sud e nelle immediate vicinanze dell'isola di Lundøya.[1]

Engeløya è collegata alla costa via terra, grazie agli Engeløybruene, due ponti a sbalzo in calcestruzzo completati nel 1978, e via aerea, grazie all'aeroporto di Engeløy, inaugurato nel 2010, sito nei pressi dell'abitato di Grådussan, sulla punta nord-occidentale dell'isola.

Tra le architetture più rilevanti si segnala la Steigen kirke, chiesa parrocchiale della Chiesa di Norvegia, completata intorno all'anno 1250, ubicata nel piccolo villaggio di Steigen, sul lato sud-occidentale dell'isola.[1]

Il nome Engeløya si traduce in lingua italiana come "Isola degli angeli".

Vicino a Steigen, nel corso della seconda guerra mondiale, venne costruita la batteria Dietl, artiglieria costiera parte del Vallo Atlantico realizzata dalla Kriegsmarine, la marina militare tedesca del periodo, costituita da 3 torri ognuna armata con un pezzo da 406/50 e destinata alla difesa dell'accesso ovest del fiordo di Narvik.[2][3]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (NO) Store norske leksikon, Engeløya, su snl.no. URL consultato il 23 aprile 2012.
  2. ^ (FR) Batterie côtière de Dietl, su Battlefields ww2, https://www.battlefieldsww2.com. URL consultato il 27 aprile 2020.
  3. ^ (DE) Die Batterie Dietl, su Deutsches Atlantik Wall, http://www.deutschesatlantikwallarchiv.de. URL consultato il 25 aprile 2020.

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