Embriaci

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Guglielmo Embriaco testadimaglio com'è raffigurato con il Sacro Catino in mano sul prospetto principale di Palazzo San Giorgio, a Genova.

Gli Embrìaci furono una famiglia di avventurieri genovesi che ebbe una parte importante nella storia degli Stati crociati. Essi furono i Signori di Gibelletto (Giblet, Gibelet o Jebail), la storica Biblo (Jbeil) in Libano.

Arrivarono in Palestina sin dal 1099, con Guglielmo Embriaco e suo fratello Primo di Castello.[1]

Dal 1100 circa ebbero Gibelletto, che Bertrando di Tolosa diede a Ugo I Embriaco pochi anni dopo la conquista. Il loro potere a Gibelletto durò - a parte l'occupazione di Saladino dal 1187 al 1197 - fino alla fine del XIII secolo, quando furono sconfitti da Boemondo VII di Tripoli, ed infine spinti via dall'avanzata dei musulmani.

Dinastia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guglielmo I Embriaco (..- post 1110), fratello di Oberto Spinola. A lui la Repubblica di Genova deve il Catino di smeraldo conservato nella Cattedrale di Genova.
  • Ugo I Embriaco di Gibelletto, Signore di Gibelletto (c. 1110 - ante 1136), sposò Adelasia
  • Guglielmo II Embriaco di Gibelletto, Signore di Gibelletto (- 1157), figlio del precedente, sposò Sancha dalla quale ebbe quattro figli.
  • Bertrando I Embriaco di Gibelletto, figlio del precedente, sposò Doleta, figlia di Stefano d'Armenia
  • Ugo II Embriaco di Gibelletto, Signore di Gibelletto, figlio di Guglielmo II
  • Ugo III Embriaco, Signore di Gibelletto (m. 1196), figlio del precedente, sposò Stefania de Milly, ed ebbe:
    • Plaisance Embriaco di Gibelletto (m. c. 1218)[2], sposò Boemondo IV d'Antiochia
    • Guido I Embriaco, Signore di Gibelletto (1197-1241), sposò in 1204 Alice, figlia di Boemondo III d'Antiochia, ed ebbe:
      • Raimondo Embriaco di Gibelletto
      • Bertrando Embriaco di Gibelletto
      • Maria Embriaco di Gibelletto
      • Agnese Embriaco di Gibelletto, sposò Bartolomeo, Signore di Soudin
      • Enrico I Embriaco di Gibelletto, Signore di Gibelletto (m. c. 1271), sposò c. 1250 Isabella di Ibelin, ed ebbe:

Ramo minore della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guglielmo di Gibelletto, figlio di Guglielmo II Signore di Gibelletto, sposò Fadie di Hierges ed ebbe:
    • Ugo di Gibelletto (m. c. 1220), Signore di Besmedin, sposò Agnes de Ham ed ebbe:
      • Raimondo di Gibelletto (m. c. 1253), Signore di Besmedin, sposò in prime nozze Margherita di Scandelion ed in seconde nozze Alice de Soudin, ed ebbe:
        • Giovanni I di Gibelletto, sposò Poitevine, figlia di un Maresciallo di Tripoli
        • Ugo di Gibelletto, morto giovane
        • Enrico di Gibelletto (d. 1310), Signore of Besmedin, sposò Marguerite de Morf, non ebbe figli
        • Bertrando di Gibelletto, morto giovane
        • Eschiva di Gibelletto, sposò Raymundo Visconti
        • Agnese di Gibelletto
        • Susanna di Gibelletto, morto giovane
        • Maria di Gibelletto, sposò Guido de Montolif
      • Gerardo de Ham di Gibelletto (m. 1225)
      • Guglielmo II di Gibelletto (m. c. 1243), sposò Anna de Montignac, ed ebbe:
        • Eudes di Gibelletto, morto giovane
        • Gerardo di Gibelletto, morto giovane
        • Giovanni III di Gibelletto, Signore di Saint-Foucy, sposò Gillette d'Angiller, ed ebbe:
          • Guglielmo III di Gibelletto, sposò nel 1318 Maria de Verny, non ebbe figli
          • Maria di Gibelletto
          • Eschiva di Gibelletto (m. c. 1350), sposò Simon Petit (m. 1355/1338)
        • Stefania di Gibelletto, sposò Amaury le Bernier
        • Maria di Gibelletto, sposò Amaury le Flamenc
        • Eufemia di Gibelletto, morto giovane
        • Agnese di Gibelletto, morto giovane
      • Adamo di Gibelletto, Signore di Adelon
      • Agnese di Gibelletto, sposò Dietrich von Dendermonde

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Genova[collegamento interrotto]
  2. ^ Steven Runciman, A History of the Crusades III, p.149.
  3. ^ (EN) Lebanon and The Crusades, su geocities.com. URL consultato il 13 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
  4. ^ Steven Runciman, A History of the Crusades III, p.407.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]