Dvinosaurus

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Dvinosaurus
Ricostruzione di Dvinosaurus primus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Amphibia
Ordine Temnospondyli
Sottordine Dvinosauria
Genere Dvinosaurus
Specie
  • D. primus
  • D. secundus
  • D. egregius
  • D. purlensis

Lo dvinosauro (gen. Dvinosaurus) è un anfibio estinto, appartenente ai temnospondili. Visse nel Permiano superiore (circa 259 - 254 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Russia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale era di taglia notevole se rapportato alla maggior parte dei suoi stretti parenti: il solo cranio era lungo 20 - 22 centimetri, e l'animale intero poteva superare il metro di lunghezza. Il cranio era triangolare e dotato di un'ampia regione posteriore, mentre quella anteriore si restringeva in un muso pressoché appuntito. Le orbite erano grandi e poste in posizione mediana. Erano probabilmente presenti branchie esterne, mentre il corpo doveva essere di forma allungata e le zampe erano molto corte.

Cranio di Dvinosaurus primus

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Descritto per la prima volta nel 1921 da Vladimir Prokhorovich Amalitskii, Dvinosaurus è noto grazie ad alcuni resti fossili rinvenuti nella zona del fiume Dvina. Amalitskii descrisse tre specie di Dvinosaurus (D. primus, D. secundus, D. tertius) ma le ultime due sono considerate conspecifiche. Altre due specie (D. egregius, D. purlensis), sempre provenienti dal Permiano superiore russo ma da strati più recenti, vennero descritte da Mikhail Shishkin nel 1968.

Dvinosaurus è considerato un tipico rappresentante del gruppo degli dvinosauri, un enigmatico gruppo di anfibi temnospondili che sono stati variamente classificati come forme primitive ma dalla tarda apparizione nella documentazione fossile, o come forme vicine all'origine degli stereospondili (i temnospondili più evoluti). Dvinosaurus, in particolare, potrebbe essere vicino a forme come Trimerorhachis, relativamente basali nel gruppo degli dvinosauri, o a forme come Tupilakosaurus, uno degli ultimi e più derivati fra gli dvinosauri.

Ricostruzione di Dvinosaurus egregius

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla base della morfologia, si suppone che Dvinosaurus fosse un anfibio totalmente acquatico, dallo stile di vita simile a quello dell'odierno axolotl, e probabilmente neotenico.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. P. Sushkin. 1936. Notes on the pre-Jurassic Tetrapods from USSR. III. Dvinosaurus Amalitzki, a perennibranchiate stegocephalian from the Upper Permian of North Dvina. Akademiya Nauk SSSR, Trudy Paleozoologicheskogo Instituta 5:43-91
  • Holmes, R. 2000. Palaeozoic temnospondyls; pp. 1081–1120 in H. Heatwole and R. L. Carroll (eds.) Amphibian Biology, Volume 4. Surrey Beatty and Sons Ltd., Australia.
  • Shishkin, M.A.; Novikov, I.V.; and Gubin, Y.M. (2003). "Permian and Triassic temnospondyls from Russia". In Benton, M.J.; Shishkin, M.A.; and Unwin, D.M. The Age of Dinosaurs in Russia and Mongolia. Cambridge: Cambridge University Press. pp. 35–59.
  • Marcello Ruta, Davide Pisani, Graeme T Lloyd and Michael J Benton, 2007, A supertree of Temnospondyli: cladogenetic patterns in the most species-rich group of early tetrapods, Proc. R. Soc. B 2007 274, 3087-3095 doi: 10.1098/rspb.2007.1250
  • Englehorn, J.; Small, B.J; and Huttenlocker, A. (2008). "A redescription of Acroplous vorax (Temnospondyli: Dvinosauria) based on new specimens from the Early Permian of Nebraska and Kansas, U.S.A.". Journal of Vertebrate Paleontology 28 (2): 291–305. doi:10.1671/0272-4634(2008)28[291:AROAVT]2.0.CO;2.
  • R. R. Schoch. 2013. The evolution of major temnospondyl clades: an inclusive phylogenetic analysis. Journal of Systematic Palaeontology

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