Dopo Campoformio

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Dopo Campoformio
AutoreRoberto Roversi
1ª ed. originale1962
Genereraccolta poetica
Lingua originaleitaliano

Dopo Campoformio è una raccolta poetica di Roberto Roversi pubblicata nel 1962.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Uscito nel 1962, si tratta dell'unica raccolta di poesie dell'autore bolognese edita da una grande casa editoriale (Feltrinelli).

La seconda edizione, uscita tre anni dopo, è pubblicata da Einaudi e mostra delle differenze rispetto all'originale. La poesia conclusiva, Iconografia ufficiale, è stata composta, difatti, dopo l'evento della diga del Vajont. Sono presenti, inoltre, della modifiche in alcuni componimenti.

Temi[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo della raccolta fu deciso dall'autore come critica a seguito dell'evento omonimo. Secondo Roversi, dopo il fatto del 1797, la storia non è più progredita. Gli eventi che hanno segnato il declino definitivo di una mancata rivoluzione furono le stesse guerre mondiali, che hanno portato peggioramenti e morti senza senso. L'autore bolognese, da sempre affascinato dalla politica marxista, riteneva che l'uomo doveva credere in un cambiamento diverso, senza ricorrere ad una guerra di conquista territoriale ma ideologica.[1]

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Roversi vedeva la raccolta come un unico grande componimento poetico. Egli stesso la definì un libro poema .[2]

Affianca per il suo stile nuovo e iconografico il pensiero del Gruppo 63.

Le poesie sono suddivise in strofe a versi liberi. Ciascuna lassa prende un sottotitolo che si ricollega al titolo principale.

Le poesie[modifica | modifica wikitesto]

Le 11 poesie presenti (10 se si considera la prima edizione) sono in ordine cronologico. Esse coprono un arco temporale che va dalla fine del XVIII secolo fino agli anni '60 del XX secolo.

  • Il tedesco imperatore
  • Una terra
  • La raccolta del fieno
  • Pianura Padana
  • Le lupe dorate
  • Lo Stato della Chiesa
  • Zum Arbeitslager Treblinka
  • Il sogno di Costantino
  • La bomba di Hiroshima
  • Prima dell'autunno
  • Iconografia ufficiale

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Giovenale in La poesia fa il libro, introduzione del compendio "Tre poesie e alcune prose", Luca Sossella Editore, Roma, 2008, pag. 16/17/18
  2. ^ M. Giovenale riporta la citazione in La poesia fa il libro, introduzione del compendio "Tre poesie e alcune prose", Luca Sossella Editore, Roma, 2008, pag. 18

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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