Dominante (traduzione)

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La dominante è la componente attorno alla quale si focalizza un testo e che ne garantisce l'integrità. Concetto alla base del processo traduttivo, è stato introdotto dai formalisti russi, dagli strutturalisti e da Roman Jakobson. La presenza di una dominante principale non esclude che esistano anche altre sottodominanti, subordinate rispetto alla dominante assoluta ma da tenere ugualmente in considerazione.

Funzione informativa e funzione estetica[modifica | modifica wikitesto]

Un testo può avere una funzione informativa e/o una funzione estetica. La funzione informativa può essere espressa in modo più o meno diretto: se in Manuale di statistica l'intento è chiaro fin dal titolo, un saggio intitolato Istruzioni per rendersi infelici è senz'altro ermetico, meno diretto e più ironico. La funzione estetica si può riscontrare in caratteristiche legate al suono (ritmo, rima, assonanza, allitterazione), a marche sintattiche (costruzioni anomale, dislocazioni), grammaticali (usi desueti, usi non normativi), di registro, ecc. Non è detto che la dominante per l'autore coincida con quella del lettore: un romanzo storico, per esempio, può essere apprezzato come thriller anche se l'autore ha scelto come dominante la ricostruzione di una cultura passata.[1].

La dominante nella traduzione interlinguistica[modifica | modifica wikitesto]

Il processo traduttivo non può prescindere, tra le altre cose, dall'individuazione della dominante del prototesto. Essa può comunque differire da quella del metatesto, sulla base di una manipolazione consapevole o inconsapevole. Nel primo caso la dominante del metatesto viene dettata dalla cultura ricevente e dalle sue norme culturali: ciò avviene, per esempio, quando le considerazioni di carattere letterario passano in secondo piano a vantaggio dell'importanza politica di un fenomeno. Nel secondo caso, invece, può trattarsi di una comprensione difettosa del prototesto da parte del traduttore, che quindi ne fraintende la dominante.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Osimo, Propedeutica della traduzione. Corso introduttivo con tabelle sinottiche, Hoepli, 2010, ISBN 978-88-203-4486-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roman Jakobson, On Linguistic Aspects of Translation, a cura di Krystyna Pomorska; Stephen Rudy, in «Language in Literature», Cambridge (Massachusetts), Belknap Press, 1987.
  • Louis Trolle Hjelmslev, Omkring Sprogteoriens Grundlæggelse, København, Festskrift udg. af Københavns Universitet, 1973. Traduzione italiana: Giulio C. Lepschy (a cura di), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino, Einaudi, 1975.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]