Domenico II di Sutri

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Domenico
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Sutri
 
DecedutoXI secolo
 

Domenico (... – ...; fl. XI secolo) è stato vescovo di Sutri, storicamente documentato nel 1027.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Non si conosce nulla della vita e dell'operato del vescovo Domenico, noto solamente[1] per la sua partecipazione al concilio di Roma indetto da papa Giovanni XIX il 6 aprile 1027[2] e celebrato nella basilica di San Giovanni in Laterano, qualche giorno dopo l'incoronazione dell'imperatore Corrado II.[3]

Di questo concilio non sono stati conservati gli atti, ma solo il protocollo iniziale e la decisione con cui l'assise conciliare accolse le richieste di Poppone di Aquileia e dell'imperatore a favore del patriarcato di Aquileia e contro il patriarcato di Grado. Giovanni XIX, ribaltando una decisione che aveva già preso nel 1024 a favore di Grado, sottomise a Poppone la città di Grado e il suo titolo patriarcale, sopprimendo di fatto il patriarcato gradese.[3][4][5] Questa sentenza fu nuovamente ribaltata dal papa nel 1029.[6]

Nel protocollo conciliare sono elencati tutti i vescovi, gli abati e i cardinali presenti al concilio. Sui 48 vescovi menzionati, Dominico Sutriense compare al 22º posto, tra Teobaldo di Albano e Liotulfo di Trevi.[7]

Nella vita di papa Leone IX (1049-1054), attribuita all'arcidiacono Wiberto di Toul,[8][9], si racconta che, durante il concilio celebrato dal papa a Roma nel mese di aprile del 1049, furono deposti tutti i vescovi simoniaci, tra cui anche un anonimo episcopus de Sutria, il quale cercò di produrre falsi testimoni per evitare la condanna. Secondo l'autore della vita del pontefice, il vescovo fu colpito da un male improvviso e morì poco dopo.[10][11][12] Secondo Schwartz[1], quest'anonimo vescovo potrebbe essere o Domenico o un altro vescovo, suo successore, di cui però non si conosce il nome.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Gerhard Schwartz, Die besetzung der bistümer Reichsitaliens unter den sächsischen und salischen kaisern : mit den listen der bischöfe, 951-1122, Lepizig-Berlin, 1913, pp. 264.
  2. ^ (DELA) Die Konzilien Deutschlands und Reichsitaliens 1023-1059, a cura di Detlev Jasper, Hannover, 2010, pp. 85-95.
  3. ^ a b Antonio Sennis, Giovanni XIX, Enciclopedia dei papi, 2000.
  4. ^ Andrea Tilatti, Poppone, Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, 2016.
  5. ^ (FR) Karl Josef von Hefele, Histoire des Conciles d'après les documents originaux, Nouvelle traduction française faite sur la deuxième édition allemande par Dom H. Leclercq, Tome IV, deuxième partie, Paris, 1911, pp. 944-945.
  6. ^ Giuseppe Cappelletti, Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, volume VIII, Venezia, 1851, pp. 157-161.
  7. ^ (DELA) Die Konzilien Deutschlands und Reichsitaliens 1023-1059, p. 93,2.
  8. ^ (LA) Wibertus (Tullensis), Vita S. Leonis IX. Papae, Lutetiae Parisiorum, 1615.
  9. ^ (LADE) Die Touler Vita Leos IX, Herausgegeben und übersetzt von Hans-Georg Krause, unter Mitwirkung von Detlev Jasper und Veronika Lukas, Hannover, 2007 (Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi, vol. 70).
  10. ^ (LADE) Die Touler Vita Leos IX, pp. 192-195.
  11. ^ (FR) Karl Josef von Hefele, Histoire des Conciles d'après les documents originaux, Nouvelle traduction française faite sur la deuxième édition allemande par Dom H. Leclercq, Tome IV, deuxième partie, Paris, 1911, p. 1004.
  12. ^ Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. VI, Venezia, 1847, pp. 228.
  13. ^ La stessa indicazione è riportata dagli editori della vita di Leone IX. (LADE) Die Touler Vita Leos IX, p. 195, nota 45.
Predecessore Vescovo di Sutri Successore
Pietro 1027 – (1049?) … Kilino