Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti

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Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1985
Durata52 min
Dati tecniciB/N
Generedocumentario
RegiaMaya Deren
SceneggiaturaMaya Deren, Chere Ito, Teiji Ito
MontaggioChere Ito, Teiji Ito
MusicheTeiji Ito
Interpreti e personaggi

Divine Horsemen: The Living Gods of Haiti è un film documentario di Maya Deren, girato tra il 1947 e il 1955 e successivamente montato e sonorizzato da Chere Ito e Teiji Ito nel 1985[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Haiti è il luogo dove si concentra un sistema di culti giunti dagli schiavi africani del Dahomey e dagli Yoruba della Nigeria, sincronizzati con aspetti del cattolicesimo popolare per divenire la religione principale dell'isola. Nel vudù haitiano un pantheon di spiriti detti "Ioa" prendono possesso degli adepti nel corso di rituali sacri guidati da preti tradizionali, gli "houngan".

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario raccoglie le riprese realizzate realizzate da Maya Deren ad Haiti a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta, dopo il finanziamento ricevuto dalla fondazione Guggenheim per lo studio dei rituali di possessione e del Vudù haitiano. Impossibilitata a montare le riprese, Deren pubblica un libro con lo stesso titolo, tuttora considerato un testo fondamentale sull'argomento[2].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

«È un film che veicola, forse per la prima volta, il potere e la bellezza dei riti vudù, libero dalle artefatte fantasie hollywoodiane e dal distacco decontestualizzato degli etnografi.»[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Divine Horseman: The Living Gods of Haiti (1947-51), su New York Women in Film & Television. URL consultato il 1º marzo 2024.
  2. ^ (EN) Wieland Rambke, Divine Horsemen: Maya Deren and Haitian Vodou, su Artland Magazine, 11 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024.
  3. ^ (EN) B. Ruby Rich, Chick Flicks - Theories and Memories of the Feminist Film Movement, Duke University Press, 1998, p. 52, ISBN 9780822321217.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]