Disfagia orofaringea

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Disfagia (orofaringea)
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM787.22
ICD-10R13
MedlinePlus003115
eMedicine2212409

Per disfagia orofaringea in campo medico, si intende una forma di disfagia, un disturbo dovuto all'alterazione del meccanismo della deglutizione, dove si riscontra la difficoltà del cibo (sia solido che liquido) di passare dall'orofaringe all'esofago.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Anche se non sono molte le casistiche al riguardo si sta riscontrando maggiormente negli anziani e l'incidenza del disturbo sta aumentando anche per via del relativo aumento dell'età media mondiale.

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita di tale patologia è di carattere neurologico-muscolo-scheletrico. Fra le varie malattie vi è la malattia di Parkinson, la sclerosi multipla e l'ictus, ma può anche essere dovuto alla presenza di masse tumorali alla testa o al collo.

Sintomatologia[modifica | modifica wikitesto]

Fra i sintomi e i segni clinici si riscontrano: difficoltà di deglutizione, tosse, rigurgito nasale e più generalmente dolore toracico.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Fra i vari esami che sono necessari per una diagnosi vi sono:

che permettono una valutazione dinamica della fase faringea della deglutizione; si ricercano ristagni di bolo o saliva in laringe, aspirazione di bolo o saliva in trachea, alterato funzionamento del riflesso di deglutizione o dei muscoli interessati, reflusso gastroesofageo.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Farmacologica o chirurgica, a seconda della causa primaria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cappabianca S, Reginelli A, Monaco L, Del Vecchio L, Di Martino N, Grassi R., Combined videofluoroscopy and manometry in the diagnosis of oropharyngeal dysphagia: examination technique and preliminary experience., in Radiol Med (Torino)., luglio 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuale Merck online, su msd-italia.it. URL consultato il 4 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2008).
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