Discussioni Wikipedia:Amministratori/Sistema di voto/Archivio02

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Attualmente la durata delle votazioni per l'elezione di un nuovo amministratore è di 2 settimane. In tutte le passate elezioni, la stragrande maggioranza degli intervenuti si è espressa nella prima settimana. Nell'ultima decina di elezioni la percentuale è stata di circa il 90%. Penso che si potrebbe modificare la durata portandola ad 1 settimana, per permetterci di essere più snelli. Gac 09:23, Mag 13, 2005 (CEST)

Credo vi siano elementi che giochino a favore di una riduzione del tempo di voto, ma anche alcuni che indurrebbero a mantenerlo di due settimane. Quando si ha a che fare con votazioni plebiscitarie, che finora si sono verificate quasi sempre, appare effettivamente una perdita di tempo attendere due settimane.
Ma nei casi in cui:

  • già dai primi voti si possa intuire una espressione non nettissima.
  • il periodo dell'elezione si sovrapponga in parte o totalmente con un periodo di scarsa presenza degli utenti su it.wiki, che magari non era prevedibile al momento dell'inizio della votazione.

credo che due settimane sarebbero un tempo adeguato, per permettere - a chi volesse riflettere - di prendere la propria decisione con tutta calma e per permettere di raggiungere il quorum se la prima settimana di votazione dovesse cadere in un inatteso periodo di wiki-astinenza. La minor larghezza temporale dell'intervallo di voto potrebbe anche comportare una oscillazione maggiore dell'affluenza, che si ripercuoterebbe sulla stabilità del valore del quorum. Per compensare questo effetto, nel caso in cui si volesse portare a una sola settimana la durata della votazione, si potrebbe calcolare il valore del quorum non più in base alla media delle ultime 4 votazioni, ma considerando le ultime 6 (o anche 8, per esser precisi sarebbe utile far dei conti sui casi passati).
Una soluzione di compromesso, che renderebbe però il sistema di voto leggermente più complesso, sarebbe quella di mantenere come durata standard due settimane, che potrebbero però esser ridotte a una se, al termine di questa, si verificassero le seguenti condizioni:

  1. Quorum raggiunto o superato.
  2. Nessun voto contrario.

Quindi quando tutto fila liscio la durata sarebbe di una settimana, per i casi meno netti la votazione si prolungherebbe per una seconda settimana. Questo sistema, seppur più rigido, ricalcherebbe la convenzione adottata in en.wiki, dove la votazione ha una durata standard di 7 giorni ma può protrarsi (ma anche ridursi), a discrezione dei burocrati, fino a quando non si risconosca di aver raggiunto un risultato ampiamente condiviso. Volendo si potrebbero individuare altre condizioni in cui sarebbe opportuno interrompere la votazione dopo una settimana (p.e. quando il numero dei voti contrari sia maggiore di quelli a favore) o rendere meno esigenti quelle che ho posto sopra.
Se invece si volesse adottare un sistema più agile si potrebbe stabilire: "la votazione ha durata massima di due settimane, ma può essere interrotta a discrezione del burocrate/i nei casi in cui l'espressione dei votanti sia chiara già prima del termine fissato". Svante T 17:34, Mag 13, 2005 (CEST)

Manterrei 2 settimane e otterrei maggiore snellezza facendo partire, se serve, un'eventuale nuova elezione prima che la precedente sia conclusa. Marius @ 17:45, Mag 13, 2005 (CEST)

Già adesso funziona così :-) Gac
... però non è mai successo ... @ :-\
Se vai a vedere qui, vedrai che è successo più di una volta :-) Gac

Riassumendo:

  • Soluzione A - Due settimane (attuale)
  • Soluzione B - Una settimana (proposta bruta)
  • Soluzione C - Una settimana con quorum su 6 elezioni
  • Soluzione D - Una settimana con prolungamento se non raggiunto il quorum
  • Soluzione E - Una settimana con prolungamento se voti contrari
  • Soluzione F - Due settimane con interruzione admin a risultato condiviso

Mi trovo d'accordo con la B, C, D, F - Gac 17:50, Mag 13, 2005 (CEST)

La soluzione D è quella che preferisco. Ammesso che la votazione prosegua in caso di quorum raggiunto ma maggioranza inferiore all'80%. Quindi si potrebbe proporre: "la votazione dura due settimane, ma se al termine della prima il quorum è stato raggiunto e la maggioranza dell'80% soddisfatta, viene interrotta". Svante T 18:51, Mag 13, 2005 (CEST)

+1 - Gac 19:01, Mag 13, 2005 (CEST)
-1 per questo motivo: inquinerebbe il calcolo dei quorum delle elezioni successive. Marius @ 19:05, Mag 13, 2005 (CEST)
Osservazione giusta. Soluzione semplice: basta calcolare sempre il quorum sulla prima settimana. - Gac 19:09, Mag 13, 2005 (CEST)
-1 si penalizzerebbero i wiki-saltuari a favore dei wiki-assidui (e se vado a fare una settimana bianca?). @
Più che altro penso vada un attimo risistemato il sistema del quorum. Dando un'occhiata all'ultima votazione, che quorum necessiterebbe il prossimo? E nei casi di voto ultra-plebiscitario, come mai potrebbe fare un utente valido ma poco conosciuto/votato a diventare admin? --Gatto Nero - (ho bisogno di una vacanza...) 19:28, Mag 13, 2005 (CEST)
Ammesso che la votazione per Cruccone si concluda con 42 voti, il quorum per la prossima elezione sarà di 23 voti favorevoli, uno in più rispetto al valore attuale. Se anche le prossime tre votazioni dovessero essere come questa (sempre 42 voti), il quorum per la successiva salirebbe a 28. Se si pensa che 2/3×M4 dia valori troppo alti si può sempre proporre la modifica a 1/2×M4, oppure 2/3×M6 o 1/2×M6 (dove Mn è la media dei votanti, favorevoli + contrari, delle n precedenti votazioni valide al fine del calcolo). Svante T 19:58, Mag 13, 2005 (CEST)
0 - non vedo una grande utilità nell'introdurre questa modifica (che complica ulteriormente la procedura); se proprio riteniamo necessario farlo, opto anch'io per la soluzione D. -- Paginazero - Ф 19:23, Mag 13, 2005 (CEST)

Ci sarebbe effettivamente un inquinamento del quorum, ma sarebbe al ribasso. Il mio timore maggiore è che possa divenire troppo alto; interrompendo le votazioni "lisce" dopo una settimana il quorum più che inquinato risulterebbe "calmierato". Le votazioni da due settimane, le più contrastate e forse anche disertate, non credo potrebbero incidere molto. Se poi dovessero far alzare il valore del quorum ci sarebbe sempre la possibilità di prolungare per la seconda settimana le votazioni in cui non verrà raggiunto durante la prima. Svante T 19:58, Mag 13, 2005 (CEST)


La soluzione D, imho, con i dovuti correttivi, è più che accettabile. Però penso che i vantaggi in termini di riduzione dei tempi di elezione che ne conseguirebbero non siano così grandi, e che quindi, non valga la pena di far partire altre laboriose votazioni, che si preannunciano lunghe e complesse, col rischio di creare nei wikipediani una saturazione e una disaffezione verso le discussioni che riguardano gli admin, come se tutta wikipedia ruotasse intorno a questo topic. Inoltre, penso che qualcuno si chiederebbe che motivo c'è di creare corsie preferenziali, o di inaugurare la pratica delle elezioni per acclamazione a furor di popolo per alcuni utenti dotati di maggior appeal. Tutto sommato lascerei le cose come sono, mi sembra che le ultime discussioni-sondaggi-votazioni abbiano fatto coagulare un buon consenso intorno ad alcune linee guida essenziali, e che insistere oltre rischia di generare più che altro noia e confusione. Almeno per un po', ci possiamo dedicare ad altro. Marius @ 09:38, Mag 14, 2005 (CEST)

-1 sulla proposta di modificare l'attuale durata di 15 giorni. Condivido appieno due commenti di Marius: "penso che qualcuno si chiederebbe che motivo c'è di creare corsie preferenziali, o di inaugurare la pratica delle elezioni per acclamazione a furor di popolo per alcuni utenti dotati di maggior appeal" e "insistere oltre rischia di generare più che altro noia e confusione". ary29 12:59, Mag 14, 2005 (CEST)

Sulle votazioni in corso

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(Discussione spostata da Discussioni Wikipedia:Quando viene revocata la carica di amministratore)

Mi riferisco ad una delle votazioni attualmente in corso: siamo quasi tutti d'accordo che "più admin bravi ed attivi ci sono, meglio è". E allora mi domando e vi domando: vi sembra giusto porre il veto (con l'attuale quorum all' 80% di fatto è così) all'elezione di un wikipediano che, a quanto mi risulta, ha dimostrato di avere capacità, volontà ed entusiasmo da vendere per essere un buon admin? E votargli contro, udite - udite, senza dare motivazioni? So che le motivazioni sono optional, ma, francamente e imho, chi agisce così non potrà più dire, in coerenza, di far parte di un gruppo aperto. E, per favore, basta con il solito ritornello ipocrita - scusate ma non trovo un termine più "soft" - del: "in fondo sono solo quattro bottoncini in più". Rispetto le opinioni di tutti, ma questa è la mia opinione. -- @ marius 22:12, Set 14, 2005 (CEST)

Apro e chiudo. Se si vota contro sicuramente le motivazioni ci sono. Andrebbero espresse? Non so. Se si esprimono si condizionerebbe il voto, se non si esprimono il voto potrebbe risuonare immotivato. Io spero che tutti i candidati attuali possano farcela. -- Ilario (0 0) - msg 23:15, Set 14, 2005 (CEST)

A dire il vero mi piacerebbe sapere per quale motivo una polemica sull'andamento di un'elezione per admin sia ritenuta pertinente in questa sezione, il cui titolo sembra indicare una discussione sui principi di revoca. Comunque visto che l'uovo è rotto facciamo la frittata. Vorrei sapere quale dovrebbe essere il corretto andamento di una votazione? Unanimità? Per la carità sarebbe un'elezione bulgara. Non mi pare che coloro che votano a favore motivino il loro voto ed allora perchè chiederlo a chi vota contro? Non capisco, nel precedente post il richiamo alla coerenza ed all'appartenenza ad un gruppo aperto. Ovviamente queste sono le mie opinioni, rispettabili, ritengo quanto quelle degli altri.--Madaki 23:15, Set 14, 2005 (CEST)

Ho messo un titolo al paragrafo ^_^. Come detto sopra, ci sono voti che pesano più di altri, imho, dipendendo da chi vota e da cosa vota. Ritengo che i voti a favore abbiano come motivazione una simile a quella della candidatura. Se io votassi contro personalmente riterrei corretto spiegarmi con l'interessato, per lo meno, soprattutto se ho una "posizione di responsabilità" all'interno della comunità. Un gruppo aperto è un gruppo in cui la trasparenza nei gesti e nelle affermazioni e la serenità nei rapporti vengono perseguiti da tutti; questo penso sia il senso del richiamo di Marius, che condivido (a parte la prima domanda) Amon(☎telefono-casa...) 23:30, Set 14, 2005 (CEST)
A Madaki: polemica sarebbe accusare qualcuno: io non ho nè il diritto nè la volontà di farlo. Esprimo solo il mio dissenso su una certa linea di condotta che, secondo me, non porta acqua al mulino di wikipedia. Il mio post mi sembra on topic perchè qui si è anche parlato di numero di admin che deve crescere per una comunità che cresce. Motivare il voto (pro o contro) mi sembra giusto: qui non siamo un'associazione segreta dove si infila una scheda anonima in un'urna, ma una compagnia di amici che dedicano spontaneamente il proprio tempo ad un bel progetto e che si dicono apertamente e serenamente quello che pensano. Che poi il voto di qualcuno sia più pesante ed influente è una realtà sotto gli occhi di tutti, ma secondo me, assurda, anti-wikipediana e comprensibile solo in un'ottica paternalistica. Chi sa che il proprio voto è pesante dovrebbe fare di tutto per non condizionare oltre misura la comunità, dovrebbe fare l'arbitro non il presidente. Ma forse questo non è il mondo reale, e nemmeno quello virtuale di una comunità on-line. -- @ 23:50, Set 14, 2005 (CEST)
Il peso maggiore di alcune opinioni si chiama IMHO autorevolezza, ossia il riconoscimento da parte di molte persone che quel nick esprime di solito opinioni sensate, si comporta correttamente, offre contribuiti utili, ecc., ecc. Non è affatto strettamente dipendente da un ruolo di amministratore (anche se mi pare abbastanza ovvio che si tenda ad eleggere a questo ruolo persone che abbiano autorevolezza). Per quale motivo questa autorevolezza sarebbe antiwikipediana o antidemocratica? per quale motivo per esempio la mia opinione su una questione di informatica dovrebbe essere parificata a forza a quella di un esperto del settore? Le condizioni di partenza sono uguali per tutti (e il non sapere chi sia in RL il nostro interlocutore rende questa condizione particolarmente vera in rete, priva persino dei "condizionamenti" dati nella RL dall'età, dal genere, del ruolo sociale, ecc.), ma poi ciascuno, o, meglio, quanto dice, viene valutato da tutti gli altri: perchè mai ciò non dovrebbe avvenire? --MM (msg) 22:44, Set 15, 2005 (CEST)
capisco quello che vuoi dire, e cerco di spiegarmi meglio. Sull'autoverolezza che deriva dalla competenza dimostrata in campi specifici sono d'accordo con te, e i tuoi esempi mi stanno benissimo. Però ho l'impressione che qui, invece, esista un condizionamento e una forma di timore reverenziale che qualcuno percepisce nei confronti di una - vera o presunta - autorità, che è cosa ben diversa dall'autorevolezza. Se guardi l'andamento delle votazioni ti accorgi che il modo in cui alcune figure di riferimento scandiscono il loro voto, ne influenza pesantemente l'esito. Il ragionamento che spesso si intuisce è: "se Tizio ha votato contro, avrà i suoi motivi, quindi io, che voglio essere omologato dal gruppo di cui Tizio è leader, voto contro anche se non ho capito i motivi per cui Tizio vota contro.". Sono normali dinamiche di gruppo, non sto scoprendo l'America. Che i gruppi abbiano le loro dinamiche è naturale, quello che non mi piace è vedere che a volte i gruppi diventano branchi. Non mi piace perché la logica del branco è antitetica rispetto alla logica dell'apertura e della collaborazione, che è il fondamento stesso di una comunità volontaristica come wikipedia, è una logica che porta alla formazione di altri branchi che alla fine si contrappongono, quindi è una logica di guerra non di pace. Se non sei d'accordo su questa analisi sei libera di pensare che sia paranoico, non mi offendo :-) Concludo tornando alla fattispecie. Capisco perfettamente che anche i wiki-guru hanno diritto di esprimere il proprio voto ed il loro parere nei tempi e nei modi che ritengono più opportuni, ci mancherebbe! Però per essere autorevoli e non solo autoritari a volte è richiesto qualche piccolo sacrificio. Quello che chiedo al guru Tizio è di motivare il suo voto: se ci sono motivi validi per votare contro una candidatura, non devono restare un segreto a conoscenza sua e di un elite ristretta, tutta la comunità li deve conoscere. Se non ci sono motivi, ma non ritiene di appoggiare la candidatura, allora si astenga, anche questo ha un peso, perché c'è comunque un quorum da raggiungere. Se vota contro lo stesso sbaglia: si ricordi che per bilanciare il suo voto ce ne vorranno altri quattro pro. Tutto IMHO, naturalmente. Ciao. -- @ 23:36, Set 15, 2005 (CEST)
L'autorevolezza esiste anche in campo più generale, non solo per la competenza in campi più specifici. Personalmente se ho stima di qualcuno sicuramente considero con maggiore attenzione la sua opinione, senza necessariamente trovarmi sempre d'accordo con essa. Questo tuttavia non dipende affatto dall'oggetto della mia stima, ma da quanto io sia dotata di senso critico e della capacità di pensare con la mia testa. È quando questa capacità manchi che si viene a determinare il comportamento "da branco" a cui ti riferisci. Tuttavia a me parrebbe che la natura stessa di questo progetto tenda ad attirare persone sufficientemente dotate di pensiero proprio da rendere assai poco frequente, e direi trascurabile, la presenza di un tale comportamento. Inoltre, proprio perché sono gli altri, e non noi stessi, a riconoscere la nostra eventuale "autorevolezza", trovo poco sensato che le persone ritenute dai più sagge e affidabili debbano sentirsi in dovere di autocensurarsi. Quanto poi al voto contro che vale quattro voti a favore, questo vale per qualsiasi utente, non solo per quelli più autorevoli. In ogni caso, dal momento che tale sbarramento è stato appositamente creato per garantire che l'amministratore goda di una fiducia più che larga all'interno della comunità (almeno così mi parrebbe), non trovo neppure sensato sminuire questa scelta invitando ad esprimere solo con cautela il proprio parere contrario. Trovo infine inutile aggiungere, in un caso o nell'altro, il proprio parere quando capiti che questo sia stato già espresso in precedenza. Peraltro credo che un voto senza motivazioni abbia di per sé stesso meno influenza di un voto motivato e dunque un parere circostanziato credo che finirebbe con l'ampliare l'effetto "influenzante" di un nick considerato autorevole. --MM (msg) 00:00, Set 16, 2005 (CEST)
Ti porto un'altra ragione a favore del "voto motivato": dare al candidato l'opportunità di replicare per dimostrare di meritarsi la fiducia. Sarà che, a mio vedere, le votazioni sono anche un'occasione per conoscersi meglio. Molti wiki-elettori il nick del candidato lo vedono lì per la prima volta ... -- @ 13:30, Set 16, 2005 (CEST)
Una ragione per il voto senza motivazione: se veramente il voto di qualcuno pesa di più (cosa di cui dubito) allora la motivazione potrebbe divenire ulteriore influenza. Seconda riflessione: se veramente la maggior parte dei wiki-elettrori vede il nick del candidato per la prima volta durante l'elezione (cosa che spero non vera) allora votano in modo del tutto casuale e quindi è vero che il voto di chì è più presente, su wiki, potrebbe essere d'indirizzo ma in questo caso il problema sta a monte, se non conosco il candidato non voto e basta.--Madaki 11:39, Set 18, 2005 (CEST)
A mio parere non è così. Se il wikipediano influente motiva il voto, chi, potenzialmente, potrebbe essere influenzato, è in grado di ragionare sulle motivazioni addotte, e decidere se le condivide oppure no. Se invece le motivazioni mancano, il nostro elettore influenzabile può essere portato ad accodarsi "a prescindere". Nelle motivazioni possono essere citati fatti (oggettivi, quindi verificabili), oppure giudizi (soggettivi, ma anche questi, essendo sottoposti alla comunità, verificabili). A monte del problema - concordo con Madaki - sta il fatto che spesso si vota senza cognizione di causa, ma questo è un problema ineliminabile, perché se un utente ha i requisiti può votare, e nessuno è in grado di sapere quali elementi ha acquisito prima di farlo. Di sicuro, però, se un utente poco informato vede a fianco dei Contro (ma certamente anche a fianco dei Pro) le motivazioni, certamente qualche elemento in più per riflettere lo acquisisce. Insomma, io sono favorevole ad un elezione che sia anche una discussione, in cui l'interessato ha l'opportunità il diritto di farsi conoscere meglio dalla comunità -- @ 20:13, Set 18, 2005 (CEST)
aggiungo un ragionamento: chi vota Contro non dovrebbe mai vergognarsi di esprimere il proprio POV, oppure temere di offendere il candidato. Una critica, se espressa con educazione, non è mai offensiva. Se il candidato la prende come un'offesa, allora passa automaticamente dalla parte del torto, e, imho, convalida il voto Contro. -- @ 10:47, Set 19, 2005 (CEST)

introdurre l'obbligo di motivare i voti negativi

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In una discussione tra MM e Marius sulla revoca degli amministratori, si è parlato anche di questa possibilità. A me sembra effettivamente che - se si presume che l'admin sia una persona accettata dalla comunità - sia corretto che chi ritiene di non accettarlo spieghi il motivo. Tale spiegazione non sarà necessariamente "utile" - mi vedo già una sfilza di "è qui da troppo poco" e "non sembra interessato al lavoro sporco" - però può indubbiamente servire anche al candidato stesso per spiegarsi meglio. Che ne pensate? --.mau. 13:51, Set 16, 2005 (CEST)

Ho seguito la discussione. Personalmente vorrei che la motivazione del voto negativo fosse consigliata (e molti utenti non hanno bisogno dell'invito, già la danno di loro sponte), ma non obbligatoria.
Vedo l'obbligo come un'antipatica forzatura che tradisce una poca fiducia nell'altrui giudizio. Giudizio che merita rispetto anche quando non è conforme al proprio. --Paginazero - Ø 14:21, Set 16, 2005 (CEST)
se è per questo, non siamo nemmeno obbligati a votare per un admin, io ad esempio non lo faccio mai :-) --.mau. 14:33, Set 16, 2005 (CEST)
Concordo con P0 ed aggiungo: la discussione a cui ti riferisci mi sembra incoerente, perché da un canto si vuole porre rimedio ad una oggettiva autorevolezza degli amministratori, e dall'altro si vuole che questa autorevolezza risulti armata. Se io dicessi, ho visto la sua pagina personale e l'ho trovata puerile, non influenzerei maggiormente chi ancora deve votare?--ArchEnzo 14:38, Set 16, 2005 (CEST)

non ne sono certo. Se tu dici che la mia homepage è puerile, chi vuole decidere se votare o no per me può andare a vedere la mia homepage e decidere se la trova o no puerile, o può anche dire "uno può fare l'admin e scrivere pagine puerili, dov'è il problema?". Se voti semplicemente contro di me, io non posso sapere il perché. --.mau. 14:42, Set 16, 2005 (CEST)

Così come negli articoli da inserire in vetrina, i no motivati sono graditi, devono esserlo anche nelle votazioni per gli admin. Graditi ma non obbligati. E se pensassimo a qualcosa tipo equivalente ai suggerimenti per la vetrina? (che ovviamente non sarebbero suggerimenti ma commenti...) --SγωΩηΣ tαlk 15:04, Set 16, 2005 (CEST)

Per Archenzo: "autorevolezza armata?" e quando mai? Cosa ci può essere di meno "armato" e più "trasparente" che far sapere a tutti come la si pensa? Cosa ci può essere di più raggelante che dirti: "non sei all'altezza - piglia e porta a casa". -- @ 15:27, Set 16, 2005 (CEST)

  • -1 gli obblighi non rientrano nello spirito wiki Frieda (dillo a Ubi) 16:30, Set 16, 2005 (CEST)
  • -1 sono d'accordo con quanto detto sopra da P0 e Frieda. shaka 16:51, Set 16, 2005 (CEST)
  • +1 gli obblighi no, ma la cortesia sì, IMHO -- @ 16:53, Set 16, 2005 (CEST)
a questo punto anche la discussione sul togliere i gradi di admin a chi non fa l'admin non ha senso: non li si può obbligare a usare i bottoncini, no? Comunque se invece che scrivere "è obbligato" si scrive "è caldamente consigliato" cambia forse relativamente poco. Resto però dell'idea che l'obbligo che non c'è dovrebbe essere quello di votare, ma una volta votato si dovrebbe specificare perché, visto anche che un voto contrario conta come cinque a favore. --.mau. 17:00, Set 16, 2005 (CEST)
Infatti IMHO i gradi vanno tolti solo ad un admin che si mette a fare danni.. Frieda (dillo a Ubi) 17:54, Set 16, 2005 (CEST)
x .mau., quattro. Non sono d'accordo. In alcuni casi ci possono essere dei fatti oggettivi, in altri ci si ritroverebbe a mettere per iscritto delle sensazioni o si rinuncerebbe. --M/
sì, quattro a favore. Però qual è il problema di scrivere "voto no perché qualcosa non mi ispira nel candidato, anche se non so definirlo?" Ho fatto molto spesso cose simili. --.mau.
  • -1 in qualsiasi assemblea, parlamento, ecc..., "motivare" il proprio voto è un diritto, non un dovere... --Retaggio (msg) 18:11, Set 16, 2005 (CEST)
  • -1 mi accodo a P0, Frieda, Retaggio. Per me dovrebbero bastare un sì o un no, così come basta una X quando andiamo a votare nel mondo reale. Capisco che un voto negativo non motivato, in una comunicazione solo scritta come qui su it.wiki, a qualcuno può suonare un NO secco urlato in faccia, ma da qui a rendere obbligatorio chi vota no a giustificarsi mi sembra un appesantimento poco utile... e oltretutto razzista: perchè chi vota sì non deve motivare il suo voto? Lasciamo la libertà a chi vuole motivare il suo voto di farlo, ma non complichiamo troppo la vita agli altri, per favore :-) ary29 18:24, Set 16, 2005 (CEST)
  • capisco tutte le obiezioni, ma scusatemi tanto: perché volete privare gli interessati dell'opportunità di replicare ed esporre le proprie ragioni? Le elezioni non sono anche un'occasione per conoscersi meglio? -- @ 18:28, Set 16, 2005 (CEST)
  • -1 Scusate l'intromissione, visto che sono "parte in causa", ma ritengo di potermi esprimere ugualmente e nel farlo cercherò di essere obiettivo. Credo proprio che sia un diritto non esprimere la motivazione del voto così come esprimerla: deve essere una libera scelta. I motivi possono essere tanti (anche seguire l'autorevolezza degli amministratori, perché no) ma è comunque accettabile un voto a sfavore anche senza motivazione e senza bisogno di replicare. Perché si dovrebbe: per far cambiare il voto? È già un'espressione chiara di dissenso, che non credo necessiti, se non se ne sente la necessità, di una motivazione. Onestamente non sento personalmente il bisogno di replicare alcunché ai voti contrari (mi auguro non siano di antipatia, questo sì) perché è giusto sia così: se non mi si vuole (temporaneamente o permanentemente non cambia il discorso) amministratore mi sembra sacrosanto esprimerlo. In fondo l'essere eletti è (imho) sì una "promozione" ma anche un sottrarre tempo al proprio interesse specifico. Certo non mi dispiacerebbe essere eletto ma non è una tragedia il non esserlo. Resterò in ogni caso su wikipedia con piacere finché mi divertirò. Divertimento sia chiaro non in senso futile, ma di piacere di poter coltivare e condividere le proprie passioni su un progetto serio.
    Un unico appunto, ma potrei aver capito male, ero persuaso di aver fatto una buona percentuale di lavoro sporco (partecipazione al Festival della qualità agostano, wikificare, ripulire redirect tutt'altro che orfani, destubbare, "salvataggi" di articoli dalla cancellazione, ordinamento di categorie, ecc.) ma evidentemente ho dato un'altra impressione: mi spiace molto. Magari ho interpretato male le linee guida.
    Mi duole, inoltre, di aver urtato la sensibilità di Archenzo con la puerilità della mia pagina utente, su cui gli dò anche ragione (è scherzosamente infantile) sottolineando però che è un modo (uno dei tanti per la verità) per coltivare il fanciullino che è in me, che spero resti sempre vitale e gioioso come ora. Peraltro, senza offesa, io la sua pagina la trovo grigia, ma non per questo mi trovo in disaccordo con il suo operato né come wikipediano né come amministratore. Ma sono certo (e lo voglio sperare) che non sia questa la motivazione principale della sua votazione. --Kal-Elqui post! 19:07, Set 16, 2005 (CEST)
  • -1 Essendo stato a lungo lontano da un PC (quasi 2 mesi) avrei forse dovuto astenermi, ma le mie motivazioni le ha espresse assai bene lo stesso Kal-El che ringrazio per l'equlibrato e chiaro intervento. La pagina personale voleva essere solo un esempio, molto di più hanno influito sulla mia scelta gli autorevoli voti che mi hanno preceduto. Niente di personale.--ArchEnzo 19:35, Set 16, 2005 (CEST)
  • ... poi per oggi non vi rompo più i marroni: avete visto, discutendo, quanto ci si chiariscono le idee? Non era meglio cominciare prima? Passo e chiudo. -- @ 19:44, Set 16, 2005 (CEST)
Pensavo ad una cosa... Che problema ci sarebbe a spiegare un dissenso? Poi la risposta è venuta da sè: tante persone, tante sensibilità, tanti modi di percepire qualcosa. E il secondo dato (per me) è che abbiamo spesso un livello di comprensione (in tutti i suoi significati) basso. Mi è bastato rileggere le votazioni passate, ci si perdona davvero poco gli errori o presunti tali... Ci vorrebbe la serenità e poi si potrebbero motivare tutti i voti che si vuole. Se uno non riesce a farlo con gentilezza è meglio che non lo faccia, ma se non avete in contrario a me piacerebbe leggere, in cima alla pagina delle votazioni, "è gradito motivare con gentilezza il proprio voto". Banale? Infantile? Crea problemi a qualcuno? Imho sarebbe una semplice richiesta di trasparenza, responsabilità ed educazione. Aggiungo, per rispondere mi pare ad Ary, che è importante spiegare cosa a nostro avviso non rende utile quell'utente come amministratore (e vorrei che questa fosse la domanda che si fanno tutti, pro e contro, non altre ^^), è importante perchè per ogni voto di sfiducia ce ne vogliono 4 di fiducia, perciò presumo che se uno fa un passo così "pesante" abbia i suoi motivi, ma vorrei saperli, perchè se sono dei "wiki-motivi" sono utili. Anche Kal, sta presumendo delle motivazioni che forse non sono neanche quelle... e dire che siamo qui a 40 cm di distanza, eh... Mia madre dice sempre "a parlare non si sbaglia mai" (ed eccomi graforroico) Amon(☎telefono-casa...) 00:19, Set 20, 2005 (CEST)
Concordo completamente, e aggiungo una considerazione: le motivazioni di voto, e la conseguente possibilità del candidato di replicare, difficilmente sortiscono l'effetto di cambiare l'andamento di una votazione in corso: il caso di elettori che cambiano voto non è frequente. Secondo me cambiare idea - soprattutto in presenza di elementi nuovi - è una cosa normalissima, ma è umano che qualcuno, per principio, eviti di farlo. Al candidato, comunque finisca la vaotazione, sarà utilissimo sapere cosa la comunità pensa di lui, sia che in futuro si voglia ricandidare, sia che continui a collaborare come "wikipediano semplice". Se invece si vede sbattere la porta in faccia senza motivazioni, c'è il rischio che se ne vada -- @ 07:44, Set 20, 2005 (CEST)
Visto che a parlare non si sbaglia mai, scusate la nuova intromissione, ma mi interessa replicare alle vostre interessanti osservazioni. Amon: cosa ti ho dato modo di pensare io stia presumendo? Mi sembra di aver detto chiaro e tondo cosa penso dei voti contrari. Poi non ho capito i 40 cm. di distanza: mi sfugge la finezza dela figura retorica (metafora o similitudine? o nessuna delle due? boh) ;-).
Sull'ultima osservazione di Marius sono d'accordo solo in parte: quel che pensa la comunità emerge dalla votazione con sufficiente chiarezza anche senza i commenti e non credo che una bocciatura sia sbattere la porta in faccia. Sapere cosa pensa, pur tenendolo nella massima considerazione, d'altra parte non mi induce di certo a cambiare di una virgola il mio atteggiamento: dovrei scendere a compromessi con me stesso per essere eletto? Non credo proprio. E ci tengo a dire che il voto non cambierà certo il mio pensiero nei confronti degli altri utenti (tutti: pro, contro e astenuti): proprio per il rispetto che cerco di avere sempre per tutti ritengo ognuno sia libero di pensarla come gli pare (anche se sono libero di non condividere) sul mio conto. Come ho detto più sopra finché Wikipedia mi piace così tanto non c'è il "rischio" (per chi?) che me ne vada, fare anche l'admin può essere una cosa in più ma anche un po' di libertà in meno. Ultima osservazione: anche il voto "pesante" è un diritto liberamente esercitabile senza doverlo motivare, il suo peso è già di per sé una motivazione, imho.--Kal-Elqui post! 13:42, Set 20, 2005 (CEST)




Questa mattina, sfogliando la pagina della votazione di Kal-El, mi sono imbattuto in questo commento di Marrabbio2 al suo voto Pro :

"ma che hai combinato che hai il direttivo tutto contro?"

Imho spiega, meglio di qualsiasi ragionamento, perché è opportuno motivare il voto. Quanti elettori si sono posti la stessa domanda di Marrabbio2, ma, a differenza di lui, hanno votato Contro oppure si sono astenuti? -- @ 08:26, Set 21, 2005 (CEST)

Spiego a Kal, la sua frase ma evidentemente ho dato un'altra impressione: mi spiace molto. Magari ho interpretato male le linee guida, potrebbe essere facilmente confermata o smentita se chi non si fida del suo operato spiegasse il perchè: siamo infatti qui tutti a 40 cm di distanza (o poco più, quella che ci separa dal monitor), ma facciamo fatica a spiegarci serenamente; qualcuno accusa una mancanza di trasparenza, ma a me pare che manchi trasparenza perchè manca la capacità di spiegarsi serenamente. Perchè deve essere sempre tutto così difficile? Fumoso, come se si dovesse entrare negli Skulls & bones, o come caspita si chiamano... Spiegarsi, caro Kal, non serve a far cambiare un candidato, ma a fargli sapere come viene percepito, a porgli delle questioni positive o negative. Serve, in definitiva, a far sapere agli altri se la motivazione rientra tra i loro parametri per decidere se ci si può fidare o no di un utente. Perchè l'unico vero parametro perchè qualcuno faccia l'admin è che io mi possa fidare di lui quanto a razionalità nelle azioni, capacità di dialogo e rispetto per le persone. Il resto, POV che non condivido, amicizia con persone sospette, passione nelle discussioni, è solo fuffa. Amon(☎telefono-casa...) 16:38, Set 21, 2005 (CEST)
Cmq non ha senso motivare il voto perché non è detto che si raccontino le "reali" ragioni del voto negativo. -- Ilario (0 0) - msg 17:15, Set 21, 2005 (CEST)
Ad Amon: grazie per il chiarimento. Non ho capito del tutto lo stesso, ma forse non dipende da me (scherzo e sghignazzo ;-P)
Ad Ilario: proprio così. --Kal-Elqui post! 17:35, Set 21, 2005 (CEST)

Avvio della votazione

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Propongo di introdurre la seguente norma nel sistema di voto:

  • La votazione deve essere avviata da un burocrate entro 30 giorni dal momento in cui l'utente si candida o accetta la candidatura. I burocrati hanno anche la responsabilità di verificare che il candidato rispetti i criteri di eleggibilità.

Quindi in sostanza si vuol dare ai burocrati la possibilità, comunque limitata entro 30 giorni, di avviare la votazione nel momento che ritengono più opportuno. In linea di massima questo momento sarà due o tre giorni dopo che l'utente abbia accettato la candidatura, così che sia lasciato il tempo di rispondere al questionario, di verificare il corretto valore del quorum, etc. Finora è sempre stato così e presumibilmente continuerà in questo modo. Potrebbe però capitare che una candidatura venga presentata in un periodo in cui la frequentazione di it.wiki è inferiore rispetto al normale e che l'esito della votazione ne possa risultare "distorto", per esempio nel mese di agosto; allora il burocrate avrebbe la facoltà di attendere 10-20-30 giorni prima di avviare la votazione cadendo quindi in un periodo più opportuno. Trascorsi i 30 giorni senza che la votazione sia stata avviata, ogni utente potrebbe far partire l'elezione, sempre che il candidato rispetti i criteri di eleggibilità .
Nonostante si chieda di introdurre una maggiore responsabilizzazione dei burocrati (si tratterebbe comunque di poca cosa), sostanzialmente è già così ora, credo sia conveniente formalizzarlo per evitare che in futuro possano nascere contestazioni riguardo al momento di avvio delle votazioni. Mettendo in chiaro la cosa si eviterebbe anche che si riproponga il pasticcio verificatosi nell'elezione di Hellis. Che ne pensate? Svante T 21:02, ott 27, 2005 (CEST)

Discussioni in atto sulla definizione del regolamento sugli amministratori.