Discussione:Universo espanso (Guerre stellari)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Guerre stellari
La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo.
Ha ottenuto una valutazione di livello buono (settembre 2020).
BLievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
BLievi problemi di scrittura. Qualche inciampo nello stile. Linguaggio non sempre scorrevole. Strutturazione in paragrafi adeguata, ma ancora migliorabile sotto alcuni aspetti. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla verificabilità della voce. Un aspetto del tema non è adeguatamente supportato da fonti attendibili. Alcune fonti andrebbero sostituite con altre più autorevoli. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file o altri sono inadeguati. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel settembre 2020

Necessità del disambiguante[modifica wikitesto]

Che bisogno c'è di chiamare questa voce Universo espanso (Guerre Stellari)? Non basta solamente Universo espanso, tanto la voce Universo espanso non esiste. Se nessuno obbietta procedo. -- Lumage-Talk 00:44, 22 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Rimozione parte sulla storia editoriale del GdR[modifica wikitesto]

[@ WalrusMichele] Non capisco l'ennesima rimozione delle informazioni sulle varie versioni ed edizioni dei Gdr [1]. E' vero che nelle singole voci queste informazioni possono trovare maggiore approfondimento nelle singole voci, ma questo non vuol dire che non dobbiamo dare di conto di come i prodotti si siano evoluti editorialmente anche qui, sopratutto considerando che alcune nuove edizioni (es la Saga della WotC), per le grandi differenze di meccanica, sono di fatto giochi nuovi e non semplici revisioni. Un'edizione nuova di un GdR è come un reboot del gioco, è come se parlando delle serie animate dicessimo genericamente che ce ne sono state, senza dire che si trattava di 4 serie diverse...

Idem le informazioni sul GdR di Ghostbuster, quando la WEG si propose alla Lucasfilm per avere la licenza del mercato gdr si presentò non a digiuno di giochi di ruolo, ma con un sistema (il D6 System) che aveva appena vinto uno dei principali premi di settore, e proprio dopo essere stato applicato alla trasposizione in gioco di un'altro film di successo. E' un'informazione che ha un certo peso per far capire al lettore perchè, dopo 9 anni in cui aveva ignorato il settore dei giochi di ruolo (allora in forte crescita), la Lucasfilm diede quasi completamente carta bianca proprio alla WEG.--Yoggysot (msg) 04:25, 31 dic 2015 (CET)[rispondi]

Non sono d'accordo. Se il D6 System e il fatto che l'editore avesse già prodotto un adattamento di successo furono fattori decisivi affinché la "la Lucasfilm [desse] quasi completamente carta bianca proprio alla WEG", quest'informazione dovrebbe essere contenuta nella storia editoriale, dove già si esamina il ruolo dell'editore nella formazione dell'Universo espanso, corredata delle dovute fonti critiche. Le sezioni sui singoli medium devono offrire invece una breve panoramica, soprattutto in questo caso dove esistono anche le voci ancillari, che potrebbero in effetti necessitare di un po' di approfondimento sulle riedizioni e di una sistemata. L'impressione che ho è che l'aspetto GdR stia ottenendo ingiusto rilievo rispetto agli altri medium, nella cui sezione videogiochi, ad esempio, non mi verrebbe mai in mente di elencare anche tutti i porting dei diversi giochi. --WalrusMichele (msg) 09:50, 31 dic 2015 (CET)[rispondi]
E infatti l'informazione che la WEG si prensentava come neovincitrice del premio Origin con il gioco Ghostbuster da cui farà derivare il regolamento di StarWars, e che quest'ultimo bissò il premio, era presente nella sezione sulla storia editoriale, prima che proprio tu la rimuovessi a febbraio. E le diverse edizioni di un videogioco non hanno nessun parallelo con il porting dei giochi per vari sistemi, è proprio un concetto differente, citare la prima edizione di un gioco omettendo le successive, sarebbe come citare l'esistenza del simulatore Star Wars: X-Wing omettendo Star Wars: TIE Fighter o citare Dark Forces omettendo poi tutte le altre avventure e sparatutto in prima persona. --Yoggysot (msg) 15:09, 31 dic 2015 (CET)[rispondi]
Abbi pazienza, ma nella parte che avevo rimosso dove sarebbe la fonte e la contestualizzazione del fatto che il D6 System e che l'editore avesse già prodotto un adattamento di successo furono fattori decisivi affinché la Lucasfilm affidasse il gioco alla WEG? Tutto quello che è fontato è che l'editore effettivamente produsse un altro gioco simile in passato per cui vinse un premio; se questo collegamento esiste si producano le dovute fonti e l'informazione può essere reinserita, altrimenti è una info di cui si può fare a meno o ancora peggio una forma di RO "velata". Per le riedizioni dei giochi di ruolo continuo a pensarla come prima ma se insisti credo sia il caso di segnalare ai progetti competenti, giochi prima ancora che Guerre stellari. --WalrusMichele (msg) 10:44, 2 gen 2016 (CET)[rispondi]
Ma nessuno ha parlato di "fattore decisivo", ma bensi' di cointestualizzazione storica, e il fatto che si prensentassero con un sistema preesistente già noto e giocato (esattamente come la WotC si presentò con il suo d20), invece di dover fare tutto da zero, è un'informazione importante in questo senso, e questo è unf atto oggettivo. Peraltro spiega anche perchè partirono a razzo con le pubblicazioni di manuali e la conseguente necessità di avere altre informazioni sull'ambientazione, invece di impegnarsi a raffinare le regole (la Fantasy Flight, attuale licenziataria, per fare un parallelo, ci ha messo tre anni prima di andare a regime con il suo di GdR e pubblicare il trittico di manuali di regole previsti), dovendo quindi inventarle loro (e creare cosi' quello che diverrà l'Universo Espanso). A maggior ragione considerando il peso che ha avuto il GdR per Star Wars, in un momento in cui le possibilità di proseguire con il franchise sembravano quasi nulle (Marvel che abbandona dopo aver cancellato per scarse vendite le ultime miniserie come Droids, Kenner che abbandona, cartoni sui droidi e gli Ewoks cancellati per bassi ascolti, nessun nuovo film o romanzo all'orizzonte, radiodramma "esteso" del Ritorno dello Jedi neppure realizzato, ecc...).
Sul fatto poi che il D6 System si sia poi "stardardizzato" nei 10 anni in cui è andato a braccetto con Star Wars, influenzando quindi anche in senso inverso il mondo del GdR, è un'info che si trova tranquillamente in libri e siti che parlano del sistema di gioco (es dalle note della en.wiki "The Star Wars Roleplaying Game set the standard for the D6 System for almost 10 years before any new developments or settings appeared. ").
Peraltro, sensa indicazione delle edizioni, sembra che la Stratelibri abbia tradotto la versione del 1987, mentre invece l'edizione italiana fa riferimento al regolamento del 1992.
Comunque sentiamo anche il parere dei progetti... --Yoggysot (msg) 17:44, 2 gen 2016 (CET)[rispondi]
Riguardo all'ottenimento della licenza: stando ad Appelcline (autore di un testo in quattro volumi sulla storia delle case editrici), al 1986 la licenza di Star Wars era molto debole (niente film, la serie a fumetti era finita) e la Lucasfilm stava attivamente cercando un editore per un gioco di ruolo, aveva intervistato diverse case editrici di giochi, compresa la TSR, ma alla fine fu la WEG ad ottenere la licenza. Appelcline segnala che tra viene spesso riportato tra i motivi per cui la WEG ottenne la licenza il premio ricevuto per Ghostbusters, ma ritiene maggiormente significativo che la WEG fosse controllata dalla famiglia Palter che possedevano numerose compagnie tra cui la Bucci Imports e che le usavano per supportarsi a vicenda, cito l'ultima parte: "Bucci had helped West End when times were lean — getting a tax write-off in the process — and now they offered to advance $100,000 to Lucasfilm, which may well have been the highest advance for a roleplaying property to that date" in (EN) Shannon Appelcline, Designers & Dragons: The '80s, vol. 2, 2ª ed., Evil Hat Productions, 2014, pp. 251-252, ISBN 978-1-61317-081-6.--Moroboshi scrivimi 20:01, 2 gen 2016 (CET) PS: tra parentesi faccio notare che la Weg ottenne sì il premio Origins per Ghostbusters, ma che la scrittura era stata subapaltata alla Chaosium.--Moroboshi scrivimi 20:03, 2 gen 2016 (CET)[rispondi]
Quindi personalmente non starei a citare Ghostbusters. Indicherei però che c'è stata una seconda edizione e che questa è quella che tradusse la Stratelibri.--Moroboshi scrivimi 20:14, 2 gen 2016 (CET)[rispondi]
Rieccomi dopo un paio di giorni. Non ho il libri di Appelcline, ma a maggior ragione se anche lui riporta la presenza di GdR premiato come base del futuro sistema è spesso citata come motivazione, non vedo perchè non dovremmo riportarla anche noi (magari con anche la sua tesi e lui come fonte).
Del resto questa non è una generica pagina sul franchise (dove effettivamente avrebbe poco senso approfondire), ma quella sull'UE, che è nato proprio sulle basi di quel GdR e dei primi romanzi e fumetti usciti dopo di esso (addirittura su uno degli Star Wars Insider che ho citato nella voce ci sono le dischiaraizoni di Zahn che dice di essersi ispirato direttamente a quanto detto sul manuale di gioco sui dispositivi di occultamento, per la sua sottotrama relativa), per cui la storia editoriale dei vari prodotti e di come questi abbiano interagito tra di loro IMO è importante.
E la storia editoriale influenza anche la trama dell'UE e come questa si è sviluppata, si pensi per es alla sottotrama degli degli Yuuzhan Vong, da cui la Dark Horse (dopo aver seminato indizi in numerosi fumetti) si tenne poi lontana per quasi un decennio perchè i suoi sceneggiatori si erano scazzati del fatto che alla Del Rey gli avessero fregato l'idea dell'invasione, oppure al fatto che la WotC, pubblicando le versioni del suo gdr+miniature in contemporanea ai prequel e alle operazioni multimedialei "Clone Wars" e " Force Unleashed ", si concentrò sull'arco temporale dei 6 film, trattando solo di striscio (e spesso con mere riposizioni di quanto già scritto dalla WEG) quanto era lontano dal quel periodo temporale, senza produrre praticamente nulla di nuovo. Ecco che decisioni editoriali "da fuori" si ripercuotono anche sulle tematiche "da dentro", ma se noi non mettiamo le informazioni "da fuori", come possiamo poi spiegare la lettore perchè un certo argomento "da dentro" si è sviluppato in un certo modo? --Yoggysot (msg) 04:06, 6 gen 2016 (CET)[rispondi]
Appelcline riporta che viene citata ma dal contesto non gli da gran peso, sopratutto rispetto al sostanzioso anticipo pagato dalla WEG per avere i diritti di produrre il gioco di ruolo. Origin è un premio importante per i giochi di ruolo/tavolo/wargame/ccg, ma al di fuori della nicchia del gioco è praticamente sconosciuto. Può essere più interessante dal punto di vista dell'universo espanso, che Bill Slavicsek (che completò il regolamento dopo l'abbandono della WEG da parte di Costikyan) era un grande appassionato di guerre stellari (nell'estate in cui era uscito aveva visto 39 volte il film) e nello stesso periodo stava scrivendo The Star Wars Sourcebook, un dizionario dei nomi e luoghi della saga, una dei primi testi a dettagliarla esaustivamente.--Moroboshi scrivimi 15:45, 10 gen 2016 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Universo espanso (Guerre stellari). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:53, 17 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Universo espanso (Guerre stellari). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:54, 12 mag 2019 (CEST)[rispondi]

Aggiunta a Libri di Guerre stellari che potrebbe confluire qui[modifica wikitesto]

Ciao [@ Yoggysot], ho visto la tua aggiunta alla storia editoriale di Libri di Guerre stellari ma mi è sembrato il caso di ridimensionarla in questo modo per le motivazioni espresse nel campo oggetto. In generale, al netto di inesattezze che forse mi sono sfuggite, mi sembra il caso di lasciare i libri ai libri e i Fumetti di Guerre stellari ai fumetti, anche considerato il loro numero in costante aumento e le conseguenti dimensioni delle voci. L'approfondimento invece mi sembra indicato per questa voce più generale e si può pensare di inserirlo nel testo. Spero che ne converrai con me. --WalrusMichele (msg) 09:41, 21 dic 2020 (CET)[rispondi]

Il problema e' che ora la voce Libri di Guerre stellari afferma delle cose imprecise:
  • Non è vero che non ci furono prodotti cartacei nella seconda metà degli anni 80: il GdR cartaceo fu quello che tenne in vita il franchise negli anni dopo il terzo film e lo stesso fumetto fu annunciato dalla Marvel prima che la Bantam rilevasse le licenze per i romanzi. Senza contare che a Zahn vennero proprio dati i manuali del GdR come riferimento per scrivere i romanzi.
  • La trilogia di Thrawn fu la diretta risposta alla sceneggiatura del fumetto già pronta (al contrario dei disegni), ma la cui lavorazione era in stand-by anche per il cambio di licenziatario. La trilogia avrebbe avuto giocoforza una trama differente senza di questa (o se il fumetto fosse stato pubblicato prima, come era nei piani della Marvel). Peraltro, come ricordano le fonti che avevo linkato, gli autori del fumetto e del romanzo passarono il tempo a scambiarsi pareri, portando avanti i due progetti insieme.
In generale in un prodotto crossmediale come il franchise di Star Wars, è impossibile non riportare le inflenze reciproche tra i vari media, a meno di non inserire appunto imprcisioni o approssimazioni eccessive.--Yoggysot (msg) 13:05, 21 dic 2020 (CET)[rispondi]
Sì beh la voce Libri di Guerre stellari mi è sempre parsa abbastanza imprecisa già a partire dal titolo e dal criterio di inclusione (non si capisce se si intendono effettivamente solo i romanzi o tutti i "libri"). Certo anche se fanno parte di un gioco di ruolo quei manuali rientrano nella definizione più ampia di libri, basta correggere il periodo per accogliere queste pubblicazioni. Imho l'ideale sarebbe scrivere una buona storia editoriale qui, che tenga conto di tutti i media e le loro interconnessioni, e poi, una volta soddisfatti del risultato, correggere o integrare le parti pertinenti nelle voci più specifiche, altrimenti ci ritroveremmo a ripetere le stesse informazioni inutilmente dettagliate in troppe voci diverse: per dire, mi sembra più rilevante parlare delle influenze reciproche delle due opere Trilogia di Thrawn e Dark Empire nelle rispettive voci, invece che approfondire queste informazioni in due voci che vogliono dare una panoramica di tutte le pubblicazioni, romanzi e fumetti della serie. Se vuoi posso recuperare il materiale che avevi aggiunto e fare una prova di come si potrebbe integrare efficacemente nel testo di questa voce. --WalrusMichele (msg) 15:29, 21 dic 2020 (CET)[rispondi]
[@ WalrusMichele]Ho provato a riassumere almeno le informazioni minime [2] (esistenza del GdR, il fatto che Lucas propose alla Bantam come prima opera di realizzare la trasposizione del fumetto) sulla pagina dei libri, mi sembra che così possa andare bene. I prox giorni provo ad ampliare anche qui.--Yoggysot (msg) 23:59, 21 dic 2020 (CET)[rispondi]
Tranquillo ho entrambe le voci negli osservati speciali. Grazie per il tentativo di sintesi, ma continuo purtroppo a ritenerla una modifica peggiorativa con quella formulazione, quelle informazioni, in quel contesto. Al netto dell'aggiunta dei manuali della West End Games non era sbagliato scrivere che non si ebbero altri romanzi in quel periodo, così come che la trilogia di Thrawn uscì nel 1990. Tutto può essere approfondito ma mi chiedo ha davvero senso parlare di questo contesto così nel dettaglio in quella voce? Di romanzi ce ne sono a dozzine, dovremmo parlare dei retroscena di ognuno? Non sarebbe fattibile. Anche il reinserimento di quella frase "Nella seconda metà degli ottanta Lucas aveva momentaneamente accantonato..." mi sembra peggiorativo, perché non si fa che parlare del franchise in generale senza menzionare proprio il motivo per cui sarebbe rilevante ai fini del soggetto della voce e cioè l'assenza di pubblicazioni cartacee (si parla di giocattoli, fumetti o serie animate ma non di libri). Tutto l'impianto di quella sezione si basa su un'unica fonte (http://www.guerrestellari.net/athenaeum/expa_menubantamaltri_tutto.html) che non sarà il massimo, ma almeno cerca di fare un discorso focalizzato e che infatti tira via veloce in quel punto (che sono d'accordo è fondamentale ai fini dell'Universo espanso o delle singole opere (dove pure è approfondito, vedi Star_Wars:_Il_lato_oscuro_della_Forza#Creazione_e_sviluppo) ma un po' meno in ottica solo libri/romanzi). Però mi viene in mente adesso che probabilmente non ci stiamo capendo proprio sul raggio d'azione di questa voce, per me è scontato che dai libri siano esclusi i fumetti, già trattati separatamente in Fumetti di Guerre stellari, forse per te non è così? --WalrusMichele (msg) 09:24, 22 dic 2020 (CET)[rispondi]
Il punto è che realmente tutto il franchise, con l'eslcusione del GdR, è stato in stad-by per alcuni anni, perchè Lucas&C da una lato non avevano progetti, ma dall'altro non volevano lasciare libertà di azione ai licenziatari. Citare solo i romanzi darebbe la falsa impressione che solo quelli si fossero fermati (ed erano una minima parte del tutto), invece si congelò proprio tutto. Addirittura (come ricorda già la voce su cui stiamo dsicutendo) la Kenner, che produceva le linee di giocattoli, rinunciò alla licenza proprio dopo che si vide rifiutare la possibilità di portare avanti tramite delle action figure la trama successiva al Ritorno dello Jedi (materiale che fu riciclato poi in parte nel GdR).
L'Ok dato alla Marvel per una miniserie che coprisse quel periodo temporale, seguito poi dai romanzi di Zahn (dalle premesse uguali a quelli del fumetto peraltro, come ricorda lo stesso sito che linki) quando la Bantam, fresca di licenza, si rifiutò di trasporre in romanzo quella, segna proprio il cambio di passo che porterà nuovamente alla ribalta l'universo narrativo ed aprirà la strada ai vari progetti crossmediali prima (Shadows of the Empire&C) e alla nuova trilogia dopo.--Yoggysot (msg) 01:01, 23 dic 2020 (CET)[rispondi]

[ Rientro]Come fonte sulle condizioni del franchise e gioco di ruolo, potrebbe esservi d'aiuto questo ?

«While publishing Ghostbusters and The Price of Freedom, West End was also working on another license, this one for George Lucas’ Star Wars universe. At the time, it wasn’t seen as a huge license. After all, The Return of the Jedi (1983) was three years old and fiction production had since slowed to a trickle. Even Marvel Comics’ venerable Star Wars series (1977–1986) had ended after 107 issues. In 1986 or so, the Star Wars franchise was probably at its weakest. As a result, Lucasfilm was seeking a Star Wars roleplaying licensee: they thought it would help keep the franchise alive. They actively interviewed a number of roleplaying publishers and requested bids for the license. TSR was among those that Lucasfilm talked to … so it was surprising that the license went instead to the smaller West End.

West End’s experience with the licensed Ghostbusters has been listed as one reason for their successful bid. However, West End Games had another advantage not enjoyed by most RPG companies: it, Bucci Imports, and a variety of other companies were wholly owned by the Palter family who freely transferred money among them. Bucci had helped West End when times were lean — getting a tax write-off in the process — and now they offered to advance $100,000 to Lucasfilm, which may well have been the highest advance for a roleplaying property to that date.»

«As we’ll see, the Star Wars line was heavily supported for 10 years. Bill Slavicsek oversaw these releases for the first year, until he moved up to become West End’s creative director. The supplements were well-loved not just by roleplayers but also by non-gaming fans of Lucas’ films, who bought the game books just to read. Part of this appeal was that West End did a great job both in capturing the feel of the original movies while expanding their universe. At times, even LucasFilm referred to some of West End’s most detailed supplements, and when author Timothy Zahn started work on a new trilogy of Star Wars books, boxes of West End sourcebooks were delivered to him..»

--Moroboshi scrivimi 09:14, 23 dic 2020 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:15, 29 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:53, 29 mar 2022 (CEST)[rispondi]