Discussione:Tenda (Francia)

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Amministrazioni

Errori ed imprecisioni[modifica wikitesto]

Mi permetto di osservare che la voce contiene vari errori e imprecisioni. Si presenta anche incompleta e confonde con i Territori di caccia della Casa Reale.
Suggerirei di modificarla come segue.
Per quanto riguarda la storia metterei così:
"La storia di Tenda non può essere disgiunta da quella della Contea di Tenda di cui fu per secoli la capitale. Dal XIII al al XVI secolo appartenne alla famiglia Balbo-Lascaris. Nel 1501 passò, per matrimonio, ad un principe di Savoia, Renato di Savoia-Lascaris il cui ramo si estinse nel 1754, perciò la Contea passò ai Savoia del ramo principale ai quale rimase, tranne il periodo rivoluzionario e napoleonico, fino al 1947. A seguito degli accordi fra Napoleone III e Cavour per la II guerra d'indipendenza, ne fu prevista la cessione alla Francia, assieme a Nizza e Briga. Dopo la guerra vittoriosa per le armate franco-piemontesi, fu tenuto un plebiscito che confermasse gli accordi e che risultò favorevole alla Francia, ma sul cui esito bisogna fare le più ampie riserve. Basti pensare che in tutta la Contea si sarebbero avuti 24.228 voti favorevoli alla cessione alla Francia e 160 no.
Sia come sia, le alte gerarchie dell'esercito piemontese fecero pressioni, per motivi strategici, contro la cessione, e Napoleone III rinunciò all'annessione di Tenda (e Briga). Per giustificare la rinuncia si disse che quei paesi facevano parte dei Territori di caccia della Corona sabauda, mentre in effetti questi si trovavano molto più a nord (Mollières)e nelle Valli Tinea e Vesubia. Dopo la II Guerra mondiale, la Francia vincitrice,contrariamente alle promesse di De Gaulle,pretese l'annessione di Tenda (e di Briga). Dopo alterne vicende si giunse alle elezioni per l'Assemblea Costituente il 2 giugno 1946. Facendo il calcolo dei voti delle liste contrarie all'annessione alla Francia, si ricavano 783 voti, cioè una maggioranza di almeno 100 voti rispetto ai risultati del partito filo francese. Votò l'86,2 % degli aventi diritto. Ciò nonostante la Francia ottenne l'annessione con il Trattato di pace firmato dall'Italia il 10 febbraio 1947. Il 12 ottobre successivo, quando ormai l'annessione era materialmente avvenuta, l'esercito francese e la gendarmeria francese erano ormai sul territorio e così pure l'amministrazione comunale era francese, la Francia tenne un plebiscito che dava un'ampia maggioranza a suo favore. Numerose famiglie era però nel frattempo esulate in Italia e a circa mille brigaschi (e tendaschi) che premevano all'imboccatura del colle di Tenda, fu proibito dai francesi di rientrare per esercitare il diritto di voto".
Bibliografia:

  • E. Amicucci, "Nizza e l'Italia", Mondadori, Milano, 1939.
  • G. Beltrutti, "Briga e Tenda", Cappelli, Bologna, 1952.
  • M. Giovana, "Frontiere, nazionalismi e realtà locali - Briga e Tenda (1943-1947)", Abele, Torino, 1996.
  • Vignoli, "Gli Italiani dimenticati", Giuffrè, Milano, 2000.

Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Giulio vignoli (discussioni · contributi) 16:00, 26 nov 2007 (CET).[rispondi]

Revanscismo e giornalai[modifica wikitesto]

Ho eliminato al parte inserita da un autore che auto-portava un suo libro come fonte (con sospetti fini pubblicitari). Il pezzo si presentava discutibile se non errato in varie parti, e palesemente revanscista. L'autore si permetteva si sommare a suo piacere i voti dei tendaschi per l'Assemblea Costituente (dimenticando tra l'altro che i tedeschi in Alto Adige e gli slavi in Venezia Giulia neanche permisero tali elezioni) e inventandosi di sana pianta un inesistente "partito locale filofrancese". Si votò in realtà sulle normali liste della circoscrizione Piemonte 2, ed è arbitrario interpretare il responso degli elettori sull'A.C. italian come un loro non gradimento alla Francia: il risultato nulla dimostra se non la maggioranza politico-sociale moderata di Tenda rispetto ai marxisti, anzi è da notare un picco della lista del PSI su Tenda rispetto alle omogenee realtà limitrofe (Limone e Vernante). Nè il dato astensionistico fu più alto che nei paraggi. E anche la storia del presunto blocco del passo di Tenda (semmai del tunnel!) è inverosimile, data la mole di percorsi alpini alternativi disponibili per attraversare l'attuale confine. Per altro, non si ha notizia del benchè minimo accenno di protesta o desiderio di ritorno all'Italia da parte della popolazione locale negli anni successivi. --Lochness (msg) 02:18, 10 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Stupidaggini[modifica wikitesto]

Poche osservazioni sulla eliminazione da parte dell'utente Lochness di dati e notizie non smentibili.
Lochnes, che accusa di revanscismo (parola, guarda caso, d'origine francese), fa delle affermazioni (espresse fra l'altro in un italiano stentato e incerto, che fa pensare a una sua scarsa conoscenza della lingua italiana e appartenenza nazionale diversa da quella italiana), prive di ogni supporto e documentazione. La situazione a Tenda al momento del pseudo plebiscito, e prima, è stata descritta mirabilmente da Giovana nel suo libro sopra indicato. Giovana fu un noto comandante partigiano della zona e notissimo scrittore. Le elezioni del 2 giugno stridono con il plebiscito dell'anno dopo tenuto in condizioni risibili, col territorio già occupato dai francesi e con il trattato di pace già firmato. L'insussistenza delle affermazioni di Lochness, la sua ignoranza e forse la sua malafede risultano anche dall'accenno ai "tedeschi in Alto Adige" e agli "slavi in Venezia Giulia". A costoro (ma forse in quelle zone c'erano anche degli italiani?!) non fu permesso votare per motivi e condizioni del tutto diversi da quelle di Tenda. Il Lochness ha compiuto un vero atto di vandalismo restato, purtroppo, senza seguito (az). Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.21.174.73 (discussioni · contributi) 08:40, 31 lug 2009 (CEST). La Francia, subito dopo l'annessione, ha svolto una accanita e capillare opera di snazionalizzazione e di controllo del territorio. Si pensi che al Giovana, e la sua opera è del 1996, fu impedito di consultare gli archivi comunali, come deplora egli stesso nella Prefazione. Il Giovana era di idee di sinistra. (az) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.21.174.73 (discussioni · contributi) 08:49, 31 lug 2009 (CEST).[rispondi]

Sono state rimosse le affermazioni fasciste del di cui sopra. Tanto la Francia ha fatto "una accanita e capillare opera di snazionalizzazione e di controllo del territorio", che sul municipio di Briga ancora campeggia la targa in italiano commemorativa della vittoria del Piave, mentre a Tenda c'è il monumento ai caduti italiani della Prima guerra mondiale.
Diciamocelo schiettamente: dopo la guerra agli abitanti della zona fu posta l'alternativa far due paesi di cultura e sistema politico affine (tutt'altra situazione rispetto alla contemporanea tragedia in atto in Istria), di cui uno era distrutto e senza una lira, e l'altro era tra i vincitori e soprattutto tradizionalmente molto più ricco. Anche per la lingua non c'erano problemi, dato che il loro dialetto era un ibrido a cavallo far francese e italiano (lo è anche oggi tutto il dialetto piemontese). Hanno fatto due più due e hanno scelto l'alternativa che fornire maggiori garanzie economiche e il collegamento stradale col capoluogo storico (Nizza), molto semplicemente. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 95.236.139.252 (discussioni · contributi) 09:56, 15 mar 2010 (CET).[rispondi]

Il tentativo di demonizzare dando del fascista da chi neppure si firma, qualifica costui. I risultati del plebiscito risultano da se medesimi "bulgari", del resto cosa aspettarci da un plebiscito tenutosi sotto l'occupazione francese e a Trattato di pace concluso? A Tenda nelle libere lezioni del 1946, sotto amministrazione italofrancese (parità di consiglieri) vinsero i partiti filoitaliani (DC, PCI, PLI, PRI, Blocco nazionale) con ampio margine. Mi pare di ricordare che nel monumento a Pastorelli, morto nella guerra di Libia (1911) è stato francesizzato il nome e la scritta con cui si ricordava la sua morte in Libia, è stata sostituita con un'altra in cui si dice IN FRANCESE che è morto su un imprecisato campo dell'onore (sic!). Nella strada per la stazione alla lapide della Fondazione Arnaldi sono stati francesizzati i nomi dei soci morti persino nell'Ottocento. Per fare qualche esempio. Si vede che il di cui sopra ha girato poco. Ma leggi un po' il Giovana invece di parlare e scrivere (!) a vanvera. Beata simplicitas...--151.21.170.71 (msg) 23:26, 25 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Caro amico, la Francia è un paese democratico quanto e più dell'Italia. Il discorso fascista che fai "votato per il centrodestra=votato per l'Italia; votato per la sinistra=votato per la Francia" te l'ho confutato e, essendo assai offensivo oltre che sciocco, non è da prendersi neanche più in considerazione. Sulle scritte in italiano, oltre all'elogio a Diaz sul municipio della Briga (un posto dove passa proprio inosservato!), per rimanere solo in zona c'è la scritta sacra sopra la porta della chiesa, c'è la grida piemontese sotto i portici lungo il ruscello, ci sono i monumenti ai caduti nella prima guerra mondiale, c'è questa lapide [1]. Insomma, piuttosto lacunosa questa "pulizia linguistica"..... Gira un pò e guardale le cose, amico mio, piuttosto che leggerle soltanto...--95.236.154.112 (msg) 04:03, 9 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Preferisco non avere amici come te. Discorsi sciocchi e offensivi li fai solo tu. A favore della cessione alla Francia si pronunciò solo il partito socialista locale, non il PCI, quindi le tue affermazioni sono ridicole. Posizione fascista mi sembra solo la tua che dai del fascista a chi non ti segue nelle tue opinioni. Il trucco è vecchio, proprio di quelli che un tempo venivano definiti "trinariciuti". Non tutto fu cancellato è vero (a Briga però il monumento ai caduti fu epurato, confondi fra Briga e Tenda dove l'epurazione fu minore) ma molto fu fatto per cancellare ogni segno di un passato italiano. Come mutare la lingua d'insegnamento nelle scuole dalla sera alla mattina. Comunque i miei discorsi son tanto fascisti che ripetono pari pari le affermazioni del libro del Giovana, capo partigiano della zona e notoriamente di sinistra. Prima di parlare e scrivere, leggi. L'Italia, purtroppo è il paese dove molti scrivono e pochi leggono. Fatti raccontare dalla Liliana Pastorelli di quando gli spararono contro la porta di casa. Se poi pensi che non sia mai stato in zona ti sbagli e di molto. Parli a vanvera senza sapere, ovviamente, con chi corrispondi. Non sarai spero quel tale che si laureò in argomento a Genova ed era figlio del capostazione di Ventimiglia.--151.21.173.122 (msg) 21:14, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Uno dei tanti problemi dell'Italia è la gente che si vende e si prostituisce intellettualmente per denaro, sia chi va da sinistra a destra sia chi, sia ben chiaro, va da destra a sinistra. Francia o Spagna basta che se magna, dicevano, e poi saltano fuori questi personaggi in vendita all'altra parte politica.
Tanto fu fatto a Briga per epurare, per cancellare il passato italiano, che i malvagi francesi si dimenticarono di una lapide in italiano grossa mezza parete in un posto proprio poco frequentato: la facciata principale del municipio!!! E non vado a ricordarti (anzi, ad informarti, visto che è evidente che tu a Briga non ci sei mai stato) le grida sabaude ancor presenti nei portici lungo la riviera o le dedicazioni mariane sopra la porta della chiesa. Sei fuori dal mondo e fuori dal tempo.--95.244.147.175 (msg) 18:27, 5 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Rispondo un'ultima volta. E' inutile farti ragionare. Sragioni e basta, senza fonti, senza prove, senza citare uno straccio d'evento. Per partito preso. A lavar la testa all'asino ci si rimette il ranno e il sapone. Le modalità della cessione e annessione di Briga e Tenda alla Francia non hanno nulla di democratico per le modalità con cui si svolsero. Basta leggere Giovana, Ugo, Vignoli, ecc., vari numeri del Pensiero di Nizza, Achille Ragazzoni, il maggior esperto in materia, ecc, sentire cosa dice la Pastorelli. Tutto il resto che affermi sono mere scempiaggini e per di più maleducate. Ti basta una lapide. Accontentati. Dici che gli asini volano? Ebbene gli asini volano. Sei contento? Voli anche tu? Fui a Briga anche con Massajoli, chiedi anche alla Vastera. Ma tu queste persone le conosci? O sei solo uno sbarbatello che parla per parlare? Quanto alla prostituzione, chiarisci meglio. Forse ti ha dato alla testa andare con qualche battona. Povero! Ma non in senso evangelico, ma in senso toscano.--151.21.171.211 (msg) 22:34, 17 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Inserisco in bibliografia 4 nuove pubblicazioni di Gismondi, Ragazzoni, Ugo e Vignoli che ti danno ragione (Veritas). Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.21.168.21 (discussioni · contributi) 14:58, 20 giu 2010 (CEST).[rispondi]


Tenda e Briga sono sempre state italofone, come lo era la Contea di Nizza, francesizzata dopo 1860, il dialetto tendasco e brigasco non ha nulla in comune con il francese, io parlando il dialetto lombardo l'ho trovato incredibilmente comprensibile con forti similitudini, il fatto che chi difenda l'italianità di quella valle venga taggato come "fascista" mi fa sorridere, sono i soliti guardini del tempio laico comunista, che vedono ogni nazionalismo come propaganda fascista. Non vi è dubbio che il regime fascista abbia causato tanti lutti e dolori, e la perdita di quella valle con tanta storia legata all'Italia, spero tanto che dopo decenni dalla cessione, vi sia rimasto ancora qualcosa che leghi l'appartenenza di quella valle all'Italia, le comuni tradizioni folcloristiche, il dialetto Tendasco e Brigasco, e che la lingua di Dante sia ancora compresa dalle genti della valle e che vedano l'Italia come seconda madre. Tempo fa ho visto su youtube un vecchio filmato in cui un tendasco parlava della cessione alla Francia, e del suo dispiacere del fatto che furono i suoi genitori a decidere per lui per la nazionalità francese, dicendo "la Francia è una madre, ma il legame con la prima madre "l'Italia" non può essere dimenticata." Alcuni italiani optarono per la cittadinanza francese per non abbandonare la loro terra, dicendo "comunque sia rimarremo italiani fino a quando vivremo"

Balbo, Candida-Candia...ecc. ecc.[modifica wikitesto]

I Balbo sono un ramo dei Ventimiglia della baronia di Beuil/Boglio, non c'entrano molto con Tenda, come si può compulsare nel lemma "Lascaris di Ventimiglia"; Candia-Candida ecc. ecc.: dove sono le fonti attendibili?--Carlo F. Polizzi (msg) 18:44, 9 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Maurice Mauviel[modifica wikitesto]

Unicamente a fini di documentazione mi permetto segnalare il sito del prof. Maurice Mauviel dell'Università di Parigi Descartes: www.mauricemauviel.eu Sub "documenti" risulterà che i tendaschi che vollero mantenere la cittadinanza italiana dopo l'annessione alla Francia, furono espulsi. Bell'esempio di democrazia. --93.148.54.234 (msg) 18:14, 22 dic 2012 (CET)[rispondi]

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Bibliografia[modifica wikitesto]

Mi pare che sia stato cancellato una prima volta il libro di Ragazzoni e Reina su Giambattista Cotta. Forse chi l'ha fatto non lo aveva mai sentito nominare ma bastava andare su Wiki. Il libro edito dalla Dante Alighieri ha come sponsor la Città di Bolzano, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Fondazione Cassa di Risparmio. Mi pare inoltre che la voce debba riferire in una acconcia nota che un anno prima del plebiscito francese i Tendaschi votarono per i partiti filoitaliani. Solo quello socialista si dichiarò per la Francia.--2.32.186.50 (msg) 22:25, 15 mag 2019 (CEST)[rispondi]

Ciao, in bibliografia vanno messi solo libri direttamente attinenti all'oggetto della voce, quindi in questo caso al centro abitato di Tenda (v. Aiuto:Bibliografia). Inoltre essi devono essere stati possibilmente utilizzati per la stesura della voce. Il libro aggiunto è su Giambattista Cotta, quindi è corretto che sia inserito nella voce dedicata al personaggio, ma non qui. -- Gi87 (msg) 22:55, 15 mag 2019 (CEST)[rispondi]

. Va bene hai ragione, infatti lo avevo anche aggiunto nella voce Giambattista Cotta.--2.32.186.50 (msg) 11:08, 16 mag 2019 (CEST)[rispondi]

Personaggi di Tenda e voto del 2 giugno 1946[modifica wikitesto]

Ma perchè cancellare l'indicazione per i maggiori personaggi di Tenda e cioè Cotta e Beatrice? Cosa guastava.? Come avete affermato giustamente in nota che i plebisciti ottocenteschi sono assai dubbi, perchè non riferire che alle el|ezioni del 2 giugno 1946 la grande maggioranza dei Tendaschi votò per partiti italofili? Tanto è vero che solo il partito socialista era francofilo? Questo in contraddizione col voto dell'anno dopo quando Tenda era già occupata dai Francesi? La qualcosa rende assai dubbio il plebiscito francese. Questo non lo dico solo io, ma Ugo, Giovana, Ragazzoni, ecc. Perchè indicare autori nella bibliografia che affermano quanto sopra e poi negare loro di riportare il loro pensiero? I due maggiori studiosi viventi di Nizza, Briga e Tenda sono Ragazzoni e Mauviel. Ragazzoni ha dedicato la sua vita di s--2.32.186.50 (msg) 16:16, 16 mag 2019 (CEST)tudio a questi argomenti. Non dovrebbe essere completa, arricchita la voce? Perchè dedicare il 5 % ad una Enciclopedia che non dà spazio ai veri studiosi?[rispondi]

Ciao. Io posso solo rispondere relativamente al paragrafo sulle Persone legate: la sezione è stata rimossa da tutte le voci geografiche per decisione comunitaria di oltre un anno fa, perciò non va reinserita in nessuna voce. Grazie--Parma1983 16:21, 16 mag 2019 (CEST)[rispondi]
Ciao anche a te. Mi inchino alla decisione, che non conoscevo, anche se non la condivido, mi pare impoverisca le voci in generale. Per il resto (voto del 2 giugno), ribadisco le mie osservazioni. --2.32.186.50 (msg) 16:32, 16 mag 2019 (CEST)[rispondi]

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