Discussione:Rabindranath Tagore

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Non sono esperto e quindi non prendo posizione. Segnalo solo che tempo fa ho tradotto Jana Gana Mana da en:wiki e le affermazioni su Tagore e i suoi sentimenti verso i britanni sono diverse. Inoltre sarebbe interessante aggiungere nella voce che è l'autore dell'Inno nazionale indiano. Si lo so lo posso fare io ma ho sonno... Vale!--Horatius - E-pistulae 18:13, 7 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Ravindranath Tagore[modifica wikitesto]

Ravindranath Tagore nacque a Kolkotta nel 7 maggio,18961.I suoi genitori furono bramini Pirali,di Kolkotta.Furono ricchi.Tagore fu poeta,musicista, filosofo indiano,romanziere,scrittore e drammaturgo.'Gitanjali' è una collezione di poesia.Per questo, Tagore ricevette il premio Nobel nel 1913 e diventò la prima origine asiatica l'che aveva vinto. Tagore cominciò a scrivere le poesie quando aveva 8 anni. All'età di sedici anni,pubblicò la sua prima poesia con il nome fittizio. Anche,Tagore fu un personaggio storico e importante per la letteratura bengalese e per la cultura indiana. Trasformò la letteratura bengalese, la musica e la arte bengalese. I suoi romanzi famosi sono:Gitanjali,Chaturanga e Chokher Bali ecc.Tagore scrisse anche le opere'Valmiki Pratibha'(The genius of Valmiki) e 'Ramayana'.I suoi lavori famosi parlano di soggetti politici e personali.

Tagore denunciò il Raj britannico e aveva sostenuto l'indipendenza indiana.Egli costruì un'università "Visva Bharti" in Bengala.Era possibile che Tagore potesse paragonare a Gandhi ji perché anche Tagore fu molto famoso e popolare al mondo. Tagore chiamò a Gandhi ji "Mahatma" perché aveva un gran rispetto per lui.

Tagore morì il 7 agosto,1941.

Rabindranath Tagore, conosciuto anche con il nome di Gurudev, Nacque a Calcutta il 6 maggio 1861, da una famiglia nobile e ricca, illustre anche per tradizioni culturali e spirituali. Da ragazzo aveva studiato in casa il bengali con lezioni di inglese nel pomeriggio. Sin da bambino aveva letto i poeti bengalesi e cominciò a comporre poesie all’età di otto anni e, crescendo, la passione di scrittore e poeta si sviluppò in lui sempre più. La sua straordinaria creatività artistica lo indirizzò anche verso la musica, la danza e la pittura. Compose liriche che musicò lui stesso e tradusse in inglese, e dipinse quadri che l’Occidente conobbe nelle esposizioni che vi fece. Con la sua attività artistica, di poeta musicista scrittore drammaturgo pittore, e la sua visione filosofico -religiosa, nel tempo divenne molto noto e fu apprezzato in tutto il mondo. Aveva anglicizzato il suo cognome quando, nel 1877, era stato inviato a studiare Diritto nel Regno Unito dal padre, un noto riformatore indù e mistico, che lo avrebbe voluto avvocato. Era rimasto in Inghilterra per tre anni e vi aveva conosciuta ed apprezzata la cultura occidentale. Nel 1879 si era iscritto alla University College, a Londra, ma nel 1880 era stato richiamato in India dal padre e, tornato con la convinzione che gli inglesi “sanno ben proteggere un’India bisognosa di protezione”, si era dedicato all’amministrazione delle sue terre e all’arte. Contrariamente a Gandhi che, con la disobbedienza civile, organizzò il nazionalismo indiano sino a scacciare gli inglesi, Tagore si propose di conciliare e integrare Oriente ed Occidente. Era un’opera difficile, cui però egli era preparato dall'esempio di suo nonno che, nel 1928, fondando il “Sodalizio dei credenti in Dio”, integrò il monoteismo cristiano ed il politeismo induista. Tagore tenne numerose conferenze in Oriente e in Occidente portando la sua filosofia. Nel 1901 creò a Santiniketan -presso Bolpur, a 100 chilometri da Calcutta, una scuola dove attuare concretamente i propri ideali pedagogici: gli alunni vi vivevano liberamente, a immediato contatto con la natura, e le lezioni consistevano in conversazioni all'aperto, secondo l'uso dell'antica India. Lo stesso Tagore vi tenne conferenze di natura filosofica -religiosa. La scuola si fondava sugli antichi ideali dello Ashram (Santuario della foresta), affinché, come diceva, «gli uomini possano riunirsi per il supremo fine della vita, nella pace della natura, dove la vita non sia solo meditativa, ma anche attiva». Il pensiero religioso-filosofico che sta alla base di tutta l'opera di Tagore. Esso si fonda su un panteismo mistico che ha le sue radici nelle "Upanisad", anche se è aperto ad altre tradizioni culturali. Partendo dalla contemplazione della natura, Tagore vede in ogni sua manifestazione la permanenza immutabile di Dio e quindi l'identità tra l'assoluto e il particolare, tra l'essenza di ogni uomo e quella dell'universo. L'invito a cercare il significato dell'esistenza nella riconciliazione con l'universale e con l'essere supremo percorre tutta la filosofia indiana, e Tagore ne è stato uno dei maggiori maestri nel XX secolo. Nelle sue liriche, come nella sua vita, espresse la sua ricerca convinta dell’armonia e della bellezza, nonostante ogni cosa, anche il dolore dei numerosi lutti che dovette soffrire.. Come si è detto, nel 1913 fu insignito del prestigioso premio Nobel per la letteratura ed egli devolse la somma di tale premio a favore della scuola di Santiniketan,dove morì il 7 agosto 1941, lasciando di sé la divulgazione del suo pensiero, l’attività politica, la grande produzione artistica.

Gurudev è un titolo molto usato in India (letteralmente "maestro divino"), un po' come Mahatma, e non è un nome identificativo del solo Tagore... tant'è che cercando su google Gurudev appaiono numerosissimi altri personaggi prima di Tagore.--Manusha (msg) 21:43, 21 nov 2011 (CET)[rispondi]

Neutralità[modifica wikitesto]

Con tutto rispetto per chi si permette di indicare la "non rimovibilità" della nota di infrazione alla neutralità della voce: non si comprende dove mai la voce indichi che Tagore fosse (o NON fosse) particolarmente indipendentista o nazionalista.

Si nota invece che la nota stessa risulta essere di fatto una forte infrazione al POV, dato che implicitamente invita ad una discussione che deve rimanere aperta, e più precisamente in un senso preciso: appunto quella del suo "nazionalismo"; discussione che di fatto invece dopo anni NON esiste. E data la neutralità oggettiva della voce non potrebbe neppure esistere.

In realtà Tagore è un poeta che ama il proprio paese (se questo può essere chiamato nazionalismo...., in un territorio che di nazionalità ne ha cento), e ne vuole un sereno sviluppo, conoscendone profondamente le caratteristiche, e riconoscendone le terribili debolezze, e cerca di conciliare la propria cultura con i lati positivi della cultura inglese ed occidentale, che tra l'altro apprezza e conosce molto bene.

Proprio il contatto della sua cultura con quella occidentale ne fa un fortissimo ambasciatore poetico e culturale, (e la poesia ha appunto questa funzione...), e questo fatto produce l'enorme apprezzamento che lui e la sua cultura ricevono in occidente.

Questo dimostra tra l'altro la sua onestà culturale, e la sua intelligenza.

Salvo aneddoti episodici, che sono ben annotati in Wiki nella descrizione delle sue opere, ed in particolare quella da cui poi fu derivato l'Inno Nazionale Indiano, in cui confessa che nella invocazione al '"essere superiore" lui intendeva Dio, e non il Re Giorgio, ... e neppure alcun altro Giorgio, come qualcuno poteva aver inteso, la sua posizione è sempre condivisibile, e mai politicamente "schierata", perlomeno non è schierata come si può descrivere cogli "ismi", che piaccia o non piaccia a chi mette note di questo tipo.--Scarlin2 (msg) 22:21, 23 ott 2014 (CEST)[rispondi]