Discussione:Notaio/Critiche

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Critiche[modifica wikitesto]

Critiche alla funzione del notaio in Italia sono state mosse da più parti, ad esempio da parte di associazioni di consumatori che più volte si sono scagliate contro quelle che ritengono le "angherie" e i "privilegi" di quella che considerano una "casta" o una "lobby"[1][2][3][4].

Le critiche vertono

  • sulla necessità di intervento dei notai in alcune transazioni [5];
  • Il basso numero di notai (minore di 5000) [6];
  • accuse ai notai di costituire una "casta" o una "lobby"[7].
Obbligo del ricorso al notaio[modifica wikitesto]

La legislazione italiana, a differenza di quella di altri paesi in cui pure esiste il notaio "latino", prevede l'obbligo del ricorso al notaio in svariati casi, dalle transazioni immobiliari alla pubblicazione dei testamenti.

In Austria, per esempio, la figura del notaio ha un ruolo simile a quello italiano (può fungere anche da giudice di pace) ma, nelle transazioni immobiliari, l'obbligo di rivolgervisi si limita all'autenticazione della firma il cui costo, a seconda del valore catastale dell'immobile, varia da EUR 30,00 a EUR 170,00 (dati 2006)[8].

Per gli atti relativi ad immobili posti in provincia di Bolzano, in seguito ad una sentenza della Corte d'Appello di Bolzano del 2004[9], il giudice tavolare deveoperare l'intavolazione anche se la firma è autenticata da un notaio austriaco. In sostanza, una volta compilato il contratto, si recano presso un notaio austriaco il quale si limita a verificare l'identità dei contraenti e ad autenticare le loro firme, dopodiché saranno loro stessi a recarsi negli uffici pubblici per la registrazione del contratto ed il pagamento delle relative imposte. Il settimanale l'Espresso ha commentato la notizia affermando che in tal caso, anche rivolgendosi a professionisti qualificati (studi legali, agenzie immobiliari, etc), per l'intera pratica, gli utenti risparmiano il 70% (dati 2006)[10] rispetto all'onorario che per gli atti relativi ad immobili delle altre province italiani sono obbligati a pagare ad un notaio italiano.

Numero ristretto e chiuso[modifica wikitesto]

Critiche sono state rivolte al numero chiuso, ritenuto troppo esiguo, di tali professionisti, stabilito dalla pianta organica prevista dal Ministero della Giustizia, che è fissato in 5312 posti. Il criterio che porta a stabilire questo numero è improntato al duplice "intento di conciliare due interessi, quello pubblico a che il servizio sia offerto in termini di comodità per la popolazione, e quello professionale del notaio a conseguire una sede che gli assicuri un reddito adeguato" [11]. Non esiste in Italia un limite al numero dei componenti delle altre categorie professionali. Per esempio, nel 2009, a fronte di 4.723 Notai, si contavano circa 366.000 Medici[12], 213.000 Ingegneri[13], 210.000 Avvocati[14], 136.000 Architetti[15], etc.

Nel saggio La Casta di Sergio Rizzo e Gianantonio Stella[16], gli autori scrivono "[...] pesa su tutta la nostra società la carenza a volte drammatica di notai. La pianta organica fissata dal ministero è di 5312 posti. Pochi, se è vero che che ne servirebbero almeno 6000. Ma quelli in attività sono ancora meno: 4645. Eppure non solo i criteri della pianta organica non sono mai stati aggiornati dal 1966 ma il ricambio è un calvario. [...]". Considerazione, questa, non del tutto esatta, perché i menzionati “criteri della pianta organica” previsti all’art. 4 della Legge 16 febbraio 1913, n. 89 sono stati modificati nel 2005 dalla Legge 14 maggio 2005, n. 80. Occorre rilevare inoltre che, secondo il disposto di questo stesso articolo, è previsto che il Ministero della Giustizia debba rivedere ogni sette anni (prima della riforma del 2005 ogni dieci anni) il numero e la residenza dei notai utilizzando detti criteri, che, in quanto principi generali, tendono a rimanere relativamente stabili nel tempo. L'ultima revisione, infatti, è stata approvata con D.M. 2 aprile 2008 e quella precedente risale al 1996. Infine, viene comunque fatta salva la possibilità di modificare parzialmente il numero e la residenza dei notai entro un termine più breve quando ne sia dimostrata l'opportunità [senza fonte].

Esclusività e privilegi[modifica wikitesto]

All'epoca dell'emissione del decreto Bersani sulle liberalizzazioni, il parlamentare Andrea Lulli aveva proposto di abolire l'esclusiva dei notai per i contratti di compravendita di immobili di valore catastale inferiore a € 100.000,00, proposta poi ritirata dallo stesso Lulli in seguito alle critiche da essa suscitate e al parere contrario del ministro della Giustizia. [17] [18]

Diverse esclusive sono state sottratte ai notai negli ultimi anni: la cessione di quote di srl, ora effettuabile anche dai dottori commercialisti [19], anche se, secondo la prima giurisprudenza formatasi in materia, queste cessioni, seppur trasmesse al registro delle imprese attraverso il commercialista, richiederebbero comunque l'autentica da parte del notaio[20]; la cancellazione dell'ipoteca, per la quale scatta ora automaticamente l'obbligo di comunicazione della banca dell'avvenuta estinzione del mutuo e a cui fa seguito la cancellazione senza alcun costo aggiuntivo (d.l. n. 7 del 31 gennaio 2007 cosiddetto Decreto Bersani convertito nella legge n. 40 del 2 aprile 2007); la modifica della sede legale di una s.p.a. o s.r.l. all'interno dello stesso comune, qualora l'indirizzo non sia stato indicato nell'atto costitutivo, in quanto il codice civile agli articoli 2328 e 2463 non prevede più l'obbligo di indicare l'indirizzo ma solo il comune, rendendo sufficiente una comunicazione al registro delle imprese del verbale dell'assemblea di modifica della sede legale; la compravendita di automobili (d.l 14 marzo 2005 n.35, conv. in legge n. 80/2005). Tale tendenza va in senso contrario a quella degli anni novanta del XX secolo, quando erano stati aggiunti atti che dovevano essere necessariamente autenticati dal notaio, come le cessioni e gli affitti di aziende e le cessioni di quote di srl [senza fonte].

Risposte alle critiche[modifica wikitesto]

A tali critiche, soprattutto a quella secondo cui i notai "guadagn[a]no troppo grazie al loro monopolio", un giurista ha risposto asserendo che "questo monopolio è in gran parte giustificato dalla funzione pubblica del notaio e dal fatto che questo tipo di funzione, se svolta male, finisce per travolgere un bene pubblico essenziale per la legalità quale la certezza del diritto. D'altra parte, se è vero che i notai guadagnano molto (proprio come giudici e avvocati nel mondo angloamericano), è anche vero che esiste una buona ragione istituzionale perché ciò avvenga. Il notaio deve essere incorruttibile, deve mantenere prestigio sociale e deve perciò avere molto, moltissimo da perdere qualora si faccia corrompere. Le indubbie difficoltà dell'accesso alla professione e l'utile attesa di un lungo periodo dallo svolgimento della stessa svolgono nella tradizione romanista questa funzione di 'assicurazione sociale' contro la corruzione".

Lo stesso autore sostiene, inoltre, che i ricorrenti attacchi contro la professione notarile provengano in realtà da potenti lobby multinazionali, interessate a indebolire il controllo di legalità sulle transazioni economiche e a trarre profitti dalla liberalizzazione del mercato dei servizi legali. "Della mancanza di monopolio del notaio [...] ne approfittano gli oligopoli di banche e compagnie di assicurazione, veri nemici della legalità e dei controlli pubblici, che già pregustano il ricco mercato della title insurance [sulla quale vedi infra, N.d.R.] che si apre di fronte a loro. Consegnare il controllo della legalità a questi soggetti è però come consegnare alla volpe il controllo del pollaio [...]. Del resto la battaglia contro il notariato è globale e viene condotta proprio in nome del libero mercato neo-liberista e sulle ali dell'americanizzazione del diritto dagli oligopoli transnazionali che godono per il crollo di un controllo professionale approfondito ex ante che in qualche modo ne limita la spregiudicatezza affaristica" [21].

Sempre sul problema dei costi, un altro autore ha confrontato il costo delle transazioni immobiliari negli Stati Uniti d'America e in Italia. Tale autore è partito dalla constatazione che "in America non c'è notaio e non c'è bisogno di intermediari qualificati per stipulare un atto di vendita", ma ha rilevato che tale assenza di intermediari vale solo in teoria, mentre "[n]ella pratica, le esigenze di garanzia, consulenza legale e fiscale, predisposizione di documenti e gestione di formalità che da noi sono soddisfatte dal notaio, non vengono certo meno, ma vengono ripartite tra una serie di figure professionali che occupano il 'vuoto notarile', fornendo servizi similari". Essenziale nel sistema americano è l'assicurazione contro i rischi dell'acquisto, o title insurance, "una assicurazione che garantisce l'acquirente in ordine alla titolarità in capo al venditore del bene venduto, all'inesistenza di ipoteche o altre formalità pregiudizievoli e così via" (tutte garanzie che in Italia vengono fornite dal notaio). Considerato il costo complessivo della transazione, al lordo della title insurance e delle varie consulenze e servizi legali ed al netto dei costi di agenzia immobiliare, tale autore afferma conclusivamente che "il sistema americano ha costi mediamente inferiori a quello italiano per le compravendite di minor valore (nell'ordine di circa il 20/25%), mentre ha costi superiori per le compravendite di maggior valore (quelle oltre $. 400.000)". Lo stesso autore rileva, inoltre, che "il mercato della title insurance è un mercato oligopolistico, perchè, sebbene le polizze vengano vendute sul territorio da una miriade di soggetti (le title companies), a rilasciare il 90% delle polizze sono non più di cinque compagnie di assicurazione" [22].

  1. ^ Federconsumatori: direttiva Bolkstein e poteri forti
  2. ^ Comunicato presidente Adusbef contro la casta dei notai: "E' invece "grave ed inaudito l'attacco al Presidente dell'Antitrust - afferma Elio Lannutti presidente Adusbef - da parte del presidente del Consiglio del notariato, vale a dire di una casta di intoccabili composta da 4.800 signori che si spartiscono - afferma in una nota - un milione di compravendite immobiliari l'anno, impermeabili a qualsiasi norma di corretta concorrenza e di liberalizzazione e che difende i propri privilegi con le unghie e con i denti, addossando ai cittadini consumatori costi enormi di surrogazione"
  3. ^ ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori: La Cassazione sancisce: notai, casta intoccabile
  4. ^ ADUSBEF, Prezzi e tariffe: "essendo intollerabile che 4.000 notai si possano spartire,sulla pelle dei consumatori,almeno 1 un milione di compravendite immobiliari l’anno,per un controvalore di 2 miliardi di euro di soli proventi notarili".
  5. ^ Federconsumatori: Decreto Bersani
  6. ^ ADUSBEF, Prezzi e tariffe: "essendo intollerabile che 4.000 notai si possano spartire,sulla pelle dei consumatori,almeno 1 un milione di compravendite immobiliari l’anno,per un controvalore di 2 miliardi di euro di soli proventi notarili".
  7. ^ ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori: La Cassazione sancisce: notai, casta intoccabile
  8. ^ Tariffario notaio austriaco anno 2006
  9. ^ Corte d'Appello di Bolzano, Sentenza RCC 38, 26/05/2004
  10. ^ Caro Notaio addio, L'Espresso, 20/10/2006
  11. ^ Marcello di Fabio, op. cit., p. 105.
  12. ^ http://www2.fnomceo.it/PortaleFnomceo/showItem.2puntOT?id=65712
  13. ^ http://www.ingegneri.info/Ingegneri-una-professione-in-crescita-almeno-nel-numero-degli-iscritti_news_x_3381.html
  14. ^ http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/06/avvocati-esubero-cancellazione-albi.shtml?uuid=4c2421e0-4500-11dd-b46d-36bc0e0262b3&DocRulesView=Libero
  15. ^ http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/8872/Sono-piu-di-136-000-gli-Architetti-in-Italia
  16. ^ Sergio Rizzo - Gian Antonio Stella, La casta - Così i politici italiani sono diventati intoccabili, Rizzoli, Milano 2007 ISBN 8817017145
  17. ^ Liberalizzazioni,
    lobby continua - Europa
  18. ^ Esperto immobiliare - Vincono i notai: manteranno l'esclusiva sugli acquisti di casa
  19. ^ http://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/eba8780c42cb832/082_Com%20st%20Cessione%20quote%20societarie%20200409.pdf
  20. ^ Quote di Srl, dal notaio la firma digitale - Il Sole 24 ORE
  21. ^ Ugo Mattei, I notai saranno pure ricchi, ma difendono la legalità, in "il manifesto", 15 giugno 2007, on line al seguente indirizzo: http://www.romoloromani.it/foro/index.php?/topic/17046-prof-ugo-mattei/ Ugo Mattei è ordinario di diritto civile all'Università di Torino e professore di diritto comparato presso l'Università della California.
  22. ^ Sabino Patruno, Caro notaio, ma quanto ci costi?, http://questionenotariato.blogspot.com/2008/11/caro-notaio-ma-quanto-ci-costi.html