Discussione:Natale in casa Cupiello

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	La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo. Ha ottenuto una valutazione di livello minimo (novembre 2009).
D Gravi problemi relativi all'accuratezza o alla neutralità dei contenuti. Molti aspetti del tema sono trattati solo superficialmente o per nulla. È assai probabile che siano presenti uno o più avvisi o che vadano inseriti. (che significa?) C Seri problemi di scrittura. Linguaggio comprensibile, ma con stile poco scorrevole. Strutturazione in paragrafi carente. (che significa?) D Gravi problemi relativi alla verificabilità della voce. Molti aspetti del tema sono completamente privi di fonti attendibili a supporto. Presenza o necessità del template {{F}}. (che significa?) C Seri problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file importanti per la comprensione del tema. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel novembre 2009

Periodo di composizione

Se nel 1936 Eduardo De Filippo in persona dichiarava su una rivista di aver aggiunto un terzo atto alla sua opera nel 1934, e per di più la definisce "parto trigemino con una gravidanza di quattro anni", è evidente che eventuali ipotesi di autori che fanno risalire tale atto al 1937 o al 1943 (sia pure "avallata più tardi dallo stesso autore") o sono errate o si tratta tutt'al più di rimaneggiamenti dell'opera. --ElfQrin (msg) 15:56, 28 apr 2015 (CEST)

La malattia di Luca Cupiello

Salve.

Rimango piuttosto perplesso quando leggo, sulla trama, che il protagonista del dramma, mostri dalle prime battute alcuni sintomi di smemoratezza o di carenze di tipo neurologico, che sarebbero poi delle spie di quanto gli succederà alla fine. Innanzitutto non ricordo delle battute dove venga messo in evidenza un suo stato di confusione mentale, anzi quando parla del presepe lo fa con dovizia di particolari. Inoltre la tragica scoperta dell'adulterio di sua figlia gli provoca un colpo apoplettico legato al forte dispiacere, e una perdita cognitiva che ne è solamente una conseguenza, perdita anch'essa relativa, poiché nel terzo atto racconta, pur parlando a stento, l'episodio della pasta e fagioli. Grazie per l'attenzione. Mario (utente registrato) --77.39.235.194 (msg) 03:23, 21 ago 2023 (CEST)