Discussione:Livrea XMPR

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Trasporti
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Ciao. Sono critico verso l'affermazione "Non è mai stata accettata invece dalla quasi totalità della comunità di operatori, appassionati, conoscitori, modellisti e fotografi di treni...". Al di là della parzialità costituita dalle persone citate, la stessa non è assolutamente verificata. Mi spiego: frequento anch'io i vari forum ematici di discussione e l'impressione che se ne ricava è che esistano alcune persone fortemente critiche verso l'XMPR le quali aprono spesso topic in materia, ma che l'argomento non sia così condiviso dalla comunità degli appassionati. Gli stessi sondaggi condotti trovano l'interesse in genere dei soli "critici", rendendoli i fatto non significativi. Ad ogni modo in un'enciclopedia non metterei una voce così "sbilanciata": al fruitore la polemica interessa poco, e non hai messo le ragioni del "pro", che pur ci sono. Suggerisco dunque una maggiore freddezza sull'argomento, eliminando la parte interessata o accorciandola il più possibile. Se non ci sono obiezioni essenziali provvederò io stesso nei prossimi giorni. --Il genovese 09:34, 25 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Intendevo segnalare che la livrea ha un folto pubblico di detrattori (moltissimi, ti assicuro, tra gli addetti ai lavori, dato che il colore grigio chiaro non si presta all'uso sui treni, e che blu e verde mal si sposano con l'antinfortunistica). Cosa che IMHO andrebbe segnalata. Credo di aver scritto io il passaggio incriminato, che può senza dubbio essere sistemato ma non lo toglierei. --JollyRoger ۩ 15:34, 28 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Ok, ti chiedo quanto meno di stemperarlo. Tanto più che io sono uno dei cosiddetti "addetti ai lavori" e non ho proprio l'impressione che hai tu. A parte l'ambiente dei cosiddetti "appassionati" non mi risulta siano state mosse critiche significative ad una livrea che trova - anzi - vasti consensi. Bisognerebbe sentirle tutte le campane ;-) Sono certo che riuscirai a fare un buon lavoro e, se credi, potrei inserire al limite io qualche ragione del "pro", anche se il rischio è di finire per descrivere la voce alla luce di polemiche (scarsamente interessanti per l'utente medio), conferendo loro un'importanza che decisamente non hanno. --Il genovese 20:28, 28 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Ho dato una stemperatina, mantenedo però i motivi principali delle critiche (che credo siano piuttosto oggettivi) --JollyRoger ۩ 21:55, 28 ago 2006 (CEST)[rispondi]


Ho letto e ci siamo quasi. Non concordando però sull'oggettività delle critiche, ed anzi ritenendo che vi siano oggettive ragioni per il pro, considerato che l'interesse per la discussione è marginale, e visionata la Tua pagina di presentazione, propongo di continuare la discussione ad personam davanti un piatto di pasta al pesto. Offro io. --Il genovese 21:43, 29 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Aggiungi pure le ragioni pro. L'unica che conosco è la riduzione dei costi e l'antigraffito, che già sono inserite. vada per la pasta al pesto --JollyRoger ۩ 09:34, 30 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Mi inserisco nel discorso,a titolo puramente accademico. Dato che sono stato un addetto ai lavori,piuttosto "immerso" nell'ambiente , posso confermare che la livrea FS XMPR scelta in maniera non molto chiara con un esborso di, se non ricordo male, 12 miliardi di lire di allora, venne giudicata dagli "addetti ai lavori" il classico topolino partorito dalla montagna (di soldi). Anche se certe livree eran diventate "arlecchinate", nel complesso ogni locomotiva manteneva una propria "personalità" e c'erano carrozze come le Z e le Gran comfort che davano un'impressione di piacevole dignità estetica . La nuova livrea, di gusto tutto "inglese", (che dopo i grandi treni a vapore di una volta non ha piu' sfornato belle livree), ha appiattito e "monotonizzato" tutto, eliminando perfino le fasce bianche che rendevano possibile per i viaggiatori riconoscere a distanza le vetture di 1 e 2 classe. La scelta del colore base bianco è la piu' infelice; sporcizia e polvere rendono indecenti molte vetture viaggiatori e le tonalità verdi delle testate di molte locomotive le diluiscono cromaticamente nel paesaggio circostante, peggiorando la sicurezza di avvistamento a distanza dei convogli. L'inserimento forzato delle fasce rosse frontali, dimostra quanto dico, e fa risaltare l'infelicità della scelta. In ultimo la pellicolatura publicitaria sempre piu' spesso adottata dimostra quanto quella sia stata un inutile sperpero di denaro pubblico che, quantomeno, sarebbe potuto rimanere in Italia (leggi Giugiaro,Pininfarina,etc etc, --Anthos 19:43, 30 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Qualche obiezione alle aggiunte.
  • il ritorno all'uso verde - caratteristico delle ferrovie di tutta Europa - pur in una declinazione poco felice rispetto al precedente (anni '60) schema unificato basato sul "verde magnolia"
Ad oggi non mi sembrano molte le ferrovie europee che usano schemi a base di verde. E' molto più frequente il rosso o il blu.
  • l'accostamento di vede e blu risulta particolarmente felice, come dimostra il fatto che tale binomio di colori freddi compare in numerosi schemi e loghi pubblicitari
Tutt'altro che felice, i due colori sui mezzi non sono assolutamente distinguibili da distanza anche solo media. Dovrebbe essere reso più chiaro che si sta parlando di uso al di fuori dei veicoli.
  • lo schema scelto per le locomotive, in particolare, richiama quello precedente pur conferendo una maggiore uniformità e rappresenta dunque un compromesso ottimo fra le numerose precedenti livree e l'esigenza di uno schema unico che consenta di individuare un "brand" (Trenitalia) ben definito
In realtà gli schemi hanno snaturato gli schemi colore di alcuni veicoli, almeno nelle "stesure" iniziali. Le locomotive elettriche 646 e 655 ne hanno sofferto particolarmente, così come l'ETR401 portato in tinta di verde (da nero-argento).
--JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo 20:36, 4 set 2006 (CEST)[rispondi]