Discussione:Ironia

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Filosofia
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Non mi sembra che le spiegazioni nei punti 1,2,3 siano molto chiare... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.46.209.81 (discussioni · contributi) 12:29, 23 gen 2011‎ (CET).[rispondi]

Immagine non correlata[modifica wikitesto]

L'utente Superzen ha aggiunto questo file alla voce. Io non ci vedo nessun collegamento in relazione alla voce. Qualcuno può spiegarlo e renderlo chiaro, così da vedere se davvero l'immagine può avere un posto nella pagina, dato che Superzen vuole dei secondi pareri sulla questione? --Tartufo (msg) 16:24, 14 nov 2014 (CET)[rispondi]

Beh, in effetti sembrerebbe trattarsi di un modo ironico per usare gli elementi architettonici nella costruzione di un edificio... però è abbastanza criptica come cosa, qualche immagine più immediatamente comprensibile non c'è? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 15:45, 2 dic 2014 (CET)[rispondi]
Certo, ma non siamo mica su Nonciclopedia. Uscite del genere sarebbero da evitare secondo me. --Tartufo (msg) 17:56, 3 dic 2014 (CET)[rispondi]

Correggere l'introduzione?[modifica wikitesto]

L'introduzione iniziale dovrebbe essere una descrizione generale del termine e non uno particolare o addirittura le conseguenze a cui il vocabolo può portare; come:

[...] ha come base e scopo il comico, il riso e può finire nel sarcasmo, ma ha assunto anche significati più profondi. [...]

L'introduzione tradotta dalla versione tedesca mi sembra buona:


L'ironia (dal greco εἰρωνεία eirōneía, «dissimulazione») descrive una figura retorica (anche ironia retorica o ironia strumentale [1]). In cui l'interlocutore afferma qualcosa che non corrisponde alla sua vera intenzione o convinzione che però per un determinato pubblico è chiara totalmente o in parte. L'ironia può servire a distanziarsi dall'atteggiamento citato o a polemizzare verso il soggetto citato.

Dalla fine del 18 secolo, l'ironia descrive anche un atteggiamento letterario-filosofico (ironia romantica), in cui l'opera si descrive autoreferenzialmente nel suo stesso processo di stesura / scrittura.

In più l'ironia viene comunemente usata per descrivere le conseguenze di un evento, in cui l'intenzione e la casualità vengono messe in relazione in modo particolare (in modo anticipatorio o opposto). Per cui si parla anche di "ironia del destino", "ironia della vita" o "ironia della storia" (ironia obbiettiva)


[1] Norbert Groeben, Brigitte Schelen: Produktion und Rezeption von Ironie. Band 1, Narr, Tübingen 1984, ISBN 3-87808-863-9, S. 2.

Ironia non è sarcasmo[modifica wikitesto]

L'ironia non va confusa con il sarcasmo. L'ironia vuole fa sorridere o ridere, il sarcasmo vuol far sogghignare o sgnignazzare. Sia l'ironia che il sarcasmo implicano una critica, ma nel caso del sarcasmo si tratta di una critica astiosa e intrisa di disprezzo, mentre l'ironia non è mai sprezzante, e addirittura può essere bonaria. L'astio e il disprezzo presenti nel sarcasmo lo rendono qualitativamente diverso dall'ironia.

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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