Discussione:Gianfranco Funari

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Dichiarazioni su fumo[modifica wikitesto]

".Morì il 12 Luglio del 2008 per seri problemi cardiaci. Nonostante sia stato un accanito fumatore per molto tempo,in seguito a problemi di salute legati proprio a questo vizio,ha incitato pubblicamente i fumatori a smettere per tutelare la salute." - senza fonti, parcheggio --Borgolibero (msg) 15:08, 12 lug 2008 (CEST)[rispondi]

personalmente ho trovato solo affermazioni su blog per ora, e questo articolo [1] in cui si cita una polemica in cui Funari anzi difende il suo diritto di fumare anche in televisione --Borgolibero (msg) 15:33, 12 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Non vedo in ogni caso che rilevanza enciclopedica abbia se un presentatore televisivo ha parlato male o bene del fumo. --Cotton Segnali di fumo 15:36, 12 lug 2008 (CEST) L'invito a non fumare l'ha fatto nel 2005 intervistato da Bonolis durante "Il senso della Vita". Credo che come fonte sia più che sufficiente.[rispondi]

PS Ciao, Gianfranco--87.10.81.205 (msg) 15:59, 12 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Trasmissioni radio e televisive, elenco[modifica wikitesto]

Dalla voce Annamaria Baratta si ricaverebbe che : "Nel 1971 Funari conduce "Cominciamo subito" trasmesso da Radio Milano, ideato da Giorgio Calabrese.". Trovo pochi riscontri.. --Borgolibero (msg) 16:34, 12 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Paternità di Funari[modifica wikitesto]

Ho ormai visto il padre di Funari diventare almeno tre volte vetturino da tipografo e viceversa.

Nessuno che citi fonti? I contributori di wikinews possono interessarsi? La loro voce bio è molto ben fatta, se utilizzabile secondo le linee guida di wikipedia andrebbe fatto un merge parziale --Borgolibero (msg) 11:33, 13 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Funari sposava i prodotti che pubblicizzava?[modifica wikitesto]

Cosa vuol dire questa frase?

Inventò un nuovo modo di fare pubblicità, "sposando" letteralmente il prodotto (mortadella, pigiami), che Funari portava in trasmissione all'interno dei programmi.

  • Si potrebbe pensare che il verbo "sposare" sia usato in senso metaforico, ma è seguito dalla parola letteralmente, a indicare che l'espressione non è usata in senso metaforico ma letterale. Allora cosa faceva? Inscenava una cerimonia in cui lui e il prodotto venivano uniti in matrimonio? Se la realtà dei fatti non è quella, la frase non è una metafora ma una menzogna e va soppressa, indicando invece il modo esatto in cui faceva pubblicità ai prodotti. E' anche specificato che il suo metodo di fare pubblicità è stato vietato nel 1995, ma qual era questo metodo? Devil Master (msg) 13:06, 13 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  • Fino al 1995 le televendite potevano essere "affogate" all'interno di un contenitore televisivo. Funari fino a quell'anno poteva parlare, ad esempio, di una mortadella all'interno della stessa trasmissione in cui faceva dibattito politico. Poi non piu: se vedi ad esempio Striscia la notizia noterai che esiste un preciso richiamo evidente ogni qual volta si apre un siparietto promozionale. A me dalla voce sembrava chiaro --Borgolibero (msg) 14:08, 13 lug 2008 (CEST)[rispondi]
  • Non capisco tanta ironia da parte dell'Utente:Devil Master. Se in quella frase, ripresa da un'intervista di Pippo Baudo, citata, non sono stato chiaro, la frase va senz'altro corretta, ma credo di essermi comportato da buon wikipediano. Nel 1995 fu approvata (e negli anni seguenti fu integrata) una prima normativa sull'affollamento pubblicitario, che distingueva tra spot (mandati in onda tra un programma e l'altro), promozioni (interne a un programma), e altre tipologie di pubblicità. In particolare veniva regolato l'obbligo di riconoscibilità e separazione del messaggio pubblicitario rispetto al resto del programma, con particolare riferimento ai fenomeni cosiddetti di "split-screen", alla pubblicità virtuale, alle sovrimpressioni di marchi/logo, alle tele/radiopromozioni. Funari, estremizzando una tecnica parzialmente introdotta nei programmi Mediaset da Mike Bongiorno, parlava del prodotto all'interno di un programma, senza distinguere esattamente tra messaggio pubblicitario e trasmissione; ad esempio, indossava improvvisamente un pigiama e continuava a parlare con il suo pubblico del più o del meno, intervallando il discorso con frasi che decantavano le qualità del pigiama. Era una pubblicità di straordinaria efficacia, ma il metodo rendeva impossibile valutare, in termini di minutaggio, l'affollamento pubblicitario. Si veda, a maggior dettaglio, la "Sintesi delle risultanze della consultazione pubblica per un'indagine conoscitiva in materia di pubblicità radiotelevisiva" pubblicata dall'Autorità Garante nel 1998. --duccio55 (msg) 18:17, 13 lug 2008 (CEST)[rispondi]

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