Discussione:Ducato di Parma e Piacenza

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Questa è la pagina di discussione per discutere dei miglioramenti che riguardano la voce Ducato di Parma e Piacenza

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Ora ho sistemato: nel rollback, insime alla modifica vandalica, avevo fatto sparire anche una modifica corretta.--Salkaner il Nero 10:56, 2 dic 2010 (CET)[rispondi]

quale modifica sarebbe stata vandalica, fra le mie intendo? 178.66.169.72 (msg) 11:10, 2 dic 2010 (CET)[rispondi]
[questa qui]. Anche se, alla luce delle altre, probabilmente è stata solo una distrazione. Ciao--Salkaner il Nero 11:14, 2 dic 2010 (CET)[rispondi]
ah, ecco, non m'ero nemmeno accorto. Certo, probabilmente ho sfiorato il touchpad senza volerlo. Capita. Ciao. 178.66.169.72 (msg) 11:20, 2 dic 2010 (CET)[rispondi]
La fonte scritta del testo da trasferire a wikisource la si trova qui--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 11:37, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Rimozione lettera[modifica wikitesto]

Ho rimosso la lettera che era stata inserita e che riporto qua sotto:

Lettera di Luisa Maria di Borbone

Noi Luisa Maria di Borbone, Reggente, pel Duca Roberto I, gli Stati Parmensi, ecc. Egli è col più vivo dispiacere che, allontanata dal paese, che Noi reggevamo con vero affetto in nome dell'orfano nostro Figlio, veniamo a sapere i più gravi cangiamenti politici avvenuti contro le disposizioni da Noi lasciate, e contro i diritti e gli interessi del Duca di Parma. Noi dobbiamo dunque, a nostro malgrado, volgere lagnanze verso una parte dei sudditi nostri, e verso un Governo vicino che intese a soppiantarci, e, senza giusti motivi, considerarci come nemici. Per vero Noi dovevamo attenderci a simili avvenimenti. Nell'interno avevamo avuto, nella restaurazione spontanea del 3 di maggio ultimo, un pegno rassicurante dei buoni sentimenti dei nostri sudditi. Quanto all'esterno erano incessanti le dimostrazioni di una cordiale amicizia da parte di tutte le Potenze, comprese le belligeranti, la quale amicizia rispondeva perfettamente alla politica da Noi costantemente seguita. Eppure gli avvenimenti succedutisi nei dominî di nostra famiglia, prima in Pontremoli, poi nella capitale, indi a Piacenza ci presentano lesioni recate ai diritti di nostro figlio, il Duca di Parma Roberto I; e però non possiamo ristarci di protestare pubblicamente e solennemente, come pel presente atto protestiamo: contro gli atti di ribellione coi quali i Municipî di Parma, di Piacenza e di Pontremoli, erigendosi ad interpreti delle popolazioni, hanno preteso di scioglierle dalla sudditanza ducale, ed hanno proclamata l'annessione del paese al Regno sardo; contro il procedere del Governo piemontese prima verso la provincia di Pontremoli, poscia verso altre parti dei Ducati, sia fomentando e appoggiando la rivoluzione, sia occupandole a mano a mano colle sue truppe, sia accogliendone la dedizione, contro ogni diritto, in onta alle stipulazioni dei Trattati europei e dei più speciali col Piemonte, e senza provocazione o causa giusta di guerra. E coerentemente rifiutiamo ogni argomento che voglia farsi valere come ragione, o pretesto di diritto o di fatto per renderci solidali coll'Austria negli atti di ostilità, che questa Potenza ha esercitati verso il Piemonte, partendo dalla fortezza di Piacenza; contro tutti coloro che nel corso delle vicissitudini politiche abbiano recato o recassero per qualunque modo lesione ai diritti di nostro Figlio; diritti che pel presente atto intendiamo di conservare in tutta la loro integrità. Protestiamo poi e dichiariamo di considerare tutti gli atti verificati e che si verificassero contrarî ai diritti dell'amatissimo nostro Figlio nei Ducati di Parma per ogni effetto irriti e come non avvenuti; protestiamo contro le loro conseguenze, e ci riserbiamo di far valere in qualsiasi tempo e in ogni modo che sia di ragione, i diritti tutti sopra enunziati. E queste proteste Noi facciamo davanti a Dio e agli uomini, non solo nell'interesse di nostro Figlio, ma in quello ancora de' sudditi di lui: e intendiamo che siano significate alle Potenze, sulle quali riposa il diritto pubblico europeo. Facciamo poi appello alle stesse Potenze, confidando che nella loro alta giustizia, nell'interesse dei Trattati, dell'inviolabilità dei diritti dei Sovrani e degli Stati, e nella loro magnanimità, vorranno prendere a cuore ed efficacemente sostenere la causa del giovinetto Sovrano di Parma.

Dato a San Gallo, in Svizzera, questo giorno 20 di giugno 1859. Luisa

--dega180 (msg) 21:14, 17 set 2013 (CEST)[rispondi]

Ducato di "Piacenza, Parma e Guastalla"[modifica wikitesto]

Perchè nessuno menziona che la sede del ducato agli inizi era a Piacenza , la moneta veniva coniata a Piacenza e il ducato si chiamava "Ducato di Piacenza, Parma e Guastalla" ?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 91.238.118.88 (discussioni · contributi) 14:25, 26 ago 2018 (CEST).[rispondi]

In realtà nel paragrafo sulla storia le vicissitudini delle capitali sono spiegate. Ci tengo però a sottolineare che non si è mai chiamato Ducato di Piacenza, Parma e Guastalla--Parma1983 13:22, 10 ott 2019 (CEST)[rispondi]

Nel sottotitolo geografica, nell'elenco delle Terre del Ducato, ho notato che per il territorio (o contado) di Parma c'è scritto "Parmigiano", in realtà sarebbe più corretto dire "Parmense", oltretutto il link alla pagina del formaggio Parmigiano e Reggiano. Chiedevo se potevo modificare.Pietro Bosi (msg) 12:25, 15 lug 2019 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Ducato di Parma e Piacenza. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 07:52, 8 feb 2020 (CET)[rispondi]