Discussione:Denaro

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Economia
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Credo che potrebbe essere interessante inserire nella voce il processo di dollarizzazione che si è verificato negli ultimi anni, una nazione che rinuncia a battere moneta ma assegna valore legale alla valuta corrente di un'altra nazione. Mi sembra un processo importante e che viene in qualche modo evocato in tutta la voce. --Harlock81 22:19, 4 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Coerenza con la voce "moneta"[modifica wikitesto]

Questa voce mi sembra che sia una traduzione della voce inglese "money"; il problema è che nella letteratura economica italiana si parla di "moneta" e quasi mai di "denaro", intendendo come "moneta" sia la "moneta in senso stretto" (monete metalliche coniate e banconote) sia la "moneta in senso lato" (beni di scambio usati nelle economie primitive, strumenti di pagamento bancari usati nelle economie moderne); secondo me quindi la voce "denaro" dovrebbe essere ridotta, sottolineando semplicemente che per "denaro" si intende l'insieme degli strumenti di pagamento diffusi in una certa economia (e non solo la moneta in senso stretto), rimandando poi alla voce "moneta" tutte le discussioni su funzioni dei mezzi di pagamento, sistemi monetari e quant'altro.

Franko84

In effetti, giacché per motivi di studio sto affrontando lo studio (scusate il bisticcio!) della numismatica medievale, il denaro vero e proprio, in origine era una divisione del soldo, a sua volta divisione della lira, del peso d'una libbra (leggere, per quanto sia spiegato sommariamente, qui). Il termine generico "denaro" deriva proprio da questo taglio (anche sul taglio da un punto di vista numismatico c'è molto da scrivere) minuto e alla portata di tutti. pronto, nelle mie possibilità, a darvi altre delucidazioni.--87.18.90.153 (msg) 14:40, 17 mar 2008 (CET)[rispondi]


Il mito delle origini[modifica wikitesto]

La voce risente ancora, perfino dopo il mio intervento (già che non potevo fare di più), dell'impostazione mitologica dele origini del denaro proposta dall'economica neoclassica, che vede prima il baratto e poi l'uso della moneta.

L'evidenza antropologica non avalla tale descrizione.

Lo scambio di beni avviene in maniera diversificata all'interno delle comunità e al di fuori. Si tratta, inoltre, di beni diversi nei due casi.

All'interno della comunità primitiva i beni circolano sopra tutto in base a regole di mutualità o più spesso di obblighi non simmetrici. (Es. lo zio materno è tenuto a consegnare i prodotti del suo lavoro agricolo alla sorella per mantenere i di lei figli, mentre quelli che ha generato lui vengono mantenuti dal fratello della moglie.) Si tratta dei beni della vita quotidiana. Fra comunità diverse sono scambiati beni di importanza o prestigio maggiore, come oggetti metallici, sale, recipienti, gioielli. Gli scambi avvengono non solo mediante baratto, ma più ancora a credito.

L'oro monetato per secoli non viene usato per gli scambi, ma per fini religiosi. Solo più tardi comincia a essere utilizzato per il commercio, ma così come lo sono altri beni preziosi.

La vera svolta avviene quando Atene comincia a coniare gli oboli, monete di basso valore che hanno la vocazione di essere utilizzate per mediare piccoli scambi, anche di cibo. Grazie all'obolo i cittadini ateniesi possono comprarsi da mangiare durante le lunghe giornate passate nell'agorà a discutere di politica e di sport (le Olimpiadi o i Giochi Istmici). E' la nascita della democrazia ateniese e un passo avanti decisivo nei rapporti di mercato.

La descrizione contenuta nella voce è inadeguata. Ma l'intervento richiesto per correggerla a fondo supera le mie forze.

E' anche necessario parlare di "moneta" e non di "denaro", che è appunto una cattiva traduzione (la scienza economica usa il termine "moneta"). "Denaro" potrebbe rimandare a "moneta", però bisognerebbe anche sostituire il termine in tutto il corpo della voce e usare un linguaggio più enciclopedico. Io non ne ho il tempo. --Pan Brerus (msg) 11:34, 2 giu 2012 (CEST)[rispondi]

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