Discussione:Arconte

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Bisanzio
Antica Grecia
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quanti erano gli arconti della antica grecia

Chiedilo all'Oracolo. Col punto interrogativo, però. --Mau db 19:21, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Arconte polemarco[modifica wikitesto]

Mi risulta dal mio manuale di storia greca ("Storia greca", di Domenico Musti, editore Laterza) e anche dal mio professore (che ci ha tenuto a specificarlo) che l'arconte polemarco non ha mai avuto poteri in guerra (prerogativa dello stratega), contrariamente a come afferma Aristotele nella "Costituzione degli Ateniesi", bensì era l'equivalente dello "iudex peregrinus" a Roma, cioè un giudice che dirime le contese tra cittadini ateniesi e non, dal greco pólemos = lite, contesa, e, solo in seguito (al tempo di Aristotele, per la precisione), guerra.

Farfallinablu (msg) 15:59, 28 nov 2008 (CET)[rispondi]

Ciao, il tuo intevento (anche se datato) mi sembra interessante. Si potrebbe chiedere di più al tuo prof. riguardo alla sicurezza sul fatto che l'arconte polemarco non abbia mai avuto poteri militari. Cito dal Musti "un polemarco, che andrà progressivamente perdendo le funzioni militari che il suo titolo sta ad indicare, ma continuerà ad esercitare la gestione dell'esterno sul piano giudiziario" (cfr. D.Musti, Storia greca. Lineamenti.., Roma-Bari, Laterza, 2006, p. 154) che ho cercato di specificare aggiungendo il significato di quell'esterno (peraltro spiegato da Musti stesso in fondo alla pagina appena citata).
Potresti specificare meglio?--Sp1een (msg) 15:36, 10 gen 2010 (CET)[rispondi]

Appunti per migliorare la voce[modifica wikitesto]

  • Sul potere dell'arcontato.

Ho inserito una richiesta di citazione all'affemrazione "...e fino al 487 a.C. l'arconte fu di fatto il capo dello stato[senza fonte]." perché non viene meglio specificato perché il 487 sia periodizzante. Di certo lo è e specie in relazione a questa carica: nel periodo 487-457 a.C. infatti gli arconti ad Atene diventano sorteggiabili fra un gruppo di 500 eletti dai vari demi dell'Attica. Quello che va specificato è perché perderebbero il loro potere come capi dello Stato (affermazione quanto mai imprecisa per l'organizzazione statale antica, se non altro fuorviante per i moderni).

  • Sull'eforato a Sparta.

Bisogna precisare meglio la corrispondenza fra le cariche. Molto più simile, a mio avviso (e stando a conoscenze puramente manualistiche) il ruolo dell'Areopago (come custode delle leggi), almeno nella prima metà del V sec. a.C., in corrispondenza con una tendenza piuttosto conservatrice nella democrazia ateniese. Per il resto ci sono forti analogie: la presenza di un eponimo, i tesmoteti che sono custodi delle leggi (custodire/sorvegliare la "costituzione" è compito primario degli efori), ma andrebbe precisato il tutto.

  • L'arconte eponimo.

Bisogna citare come e quando (eventualmente per quanto tempo) l'eponimo ha avuto potere di proporre le leggi. Io non ne trovo riscontro sul mio manuale.

  • Sull'elezione degli arconti.

Bisogna mettere a posto questa parte: "In origine, si trattò ovviamente di una magistratura riservata alle.. zeugiti". Buon inizio: D. Musti, La Storia greca. Lineamenti e sviluppi dall'età micenea all'età romana, Roma-Bari, Laterza, 2006, p. 275 (in nota).

--Sp1een (msg) 15:36, 10 gen 2010 (CET)[rispondi]