Discepole del Buon Pastore

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Le Discepole del Buon Pastore sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione fu fondata a Manduria da Maria Francesca Pasanisi: fin dalla giovinezza aveva manifestato il desiderio di abbracciare la vita religiosa ma fu costretta a rimandare l'ingresso in convento per poter assistere la madre malata; nel 1932, alla morte della madre, il suo confessore le consigliò di aprire la sua casa ai bambini poveri e abbandonati e di destinare le sue risorse finanziarie alle opere di carità.[2]

La Pasanisi iniziò a condurre vita comune con alcune collaboratrici, che con lei si dedicavano all'insegnamento del catechismo e alle opere parrocchiali: aprì un asilo per bambini poveri, un laboratorio di ricamo e una scuola di taglio e cucito.[2] La Pasanisi e le compagne si orientarono verso la costituzione di una nuova congregazione religiosa e il 19 aprile 1943 Antonio Di Tommaso, vescovo di Oria, eresse canonicamente l'opera in istituto religioso.[3]

La congregazione divenne di diritto pontificio con il pro-decreto del 23 dicembre 1947.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'aiuto al clero nelle opere parrocchiali.[3]

La sede generalizia è a Manduria.[1]

Nel 2014 l'istituto contava 10 religiose in 5 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1480.
  2. ^ a b Giancarlo Rocca, DIP, vol. III (1976), col. 700.
  3. ^ a b c Giancarlo Rocca, DIP, vol. III (1976), col. 99.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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