Didi Senft
Dieter Senft, detto Didi (Reichenwalde, 7 febbraio 1952), è un inventore tedesco.
È più conosciuto come Il diavolo del Tour de France o semplicemente El Diablo, poiché indossando le vesti di un diavolo segue dai primi anni 1990 le principali manifestazioni ciclistiche.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 prese la decisione di seguire la maggior parte delle tappe del Tour de France e del Giro d'Italia, oltreché delle maggiori competizioni internazionali di ciclismo, indossando un costume da diavolo rosso e dipingendo sulle strade un tridente come suo simbolo.[1] Spinto dalla crescente popolarità e dal supporto degli sponsor (soprattutto delle televisioni tedesche), proseguì quest'attività per oltre vent'anni sino al 2012, quando smise i panni del Diablo anche per problemi di salute.[2] Riprese il suo ruolo l'anno successivo.
Tale soprannome non derivava, come si può essere propensi a credere, dal nome del ciclista italiano Claudio Chiappucci (soprannominato anch'egli El Diablo). Un giorno stava guardando una tappa del Tour de France su ZDF e il commentatore disse: «ora i corridori stanno passando sotto al drappo rosso del diavolo»; si trattava del triangolo rosso che segna l'ultimo chilometro di corsa, e Didi Senft pensò: «se c'è il suo drappo, allora ci deve essere anche il diavolo», così iniziò a seguire le corse vestito da diavolo.[3]
Il suo particolare tifo gli ha portato alcuni guai con la legge. Durante il Tour de Suisse 2006, infatti, la polizia svizzera ha costretto Senft a cancellare le scritte lasciate sulla strada e a pagare una multa per evitare di finire incarcerato.[4]
Didi Senft si è anche distinto come inventore[5][6] in quanto ha realizzato circa cento biciclette, tra cui la più grande del mondo, citata nel Guinness dei Primati, avente dimensioni pari a 7,80 × 3,70 metri.[7] In occasione di Euro 2008 ha viaggiato verso Klagenfurt per assistere al match tra Germania e Croazia sulla sua speciale Football Bike.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) A devil of a tandem, su cyclingnews.com, 13 febbraio 2005.
- ^ Dario Falcini, Ciclismo, finiti gli sponsor: El Diablo si ritira. Era il tifoso più famoso al mondo, su ilfattoquotidiano.it, 7 novembre 2014.
- ^ (EN) The Last Kilometer, Stuffilm, dicembre 2012.
- ^ Didi Senft, il diavolo rosso del Tour, su sportividentro.it, 19 luglio 2009.
- ^ Letcher, p. 27.
- ^ (EN) The Devil's Music, in Bicycling, luglio 2008, p. 32.
- ^ (EN) The DEVIL: PEZ-Clusive Interview!, su pezcyclingnews.com, 30 giugno 2004.
- ^ (EN) Worlds Weirdest and Largest Bikes, su lifeinthefastlane.ca, 9 aprile 2008 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Piers Letcher, Bradt Guide Eccentric France, Bradt Travel Guides, 2003.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Didi Senft