Demosistō

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Demosistō
PresidenteIvan Lam
SegretarioJoshua Wong
VicepresidenteIssac Cheng
StatoHong Kong (bandiera) Hong Kong
Fondazione10 aprile 2016
Dissoluzione30 giugno 2020
IdeologiaLocalismo hongkonghese[1]
Indipendentismo
liberalismo
liberismo
CollocazioneCentro-sinistra
Seggi massimi
1 / 70
Coloriturchese
Sito webdemosisto.hk

Demosistō (香港眾志S)[2] è stata un'organizzazione politica che sosteneva l'autodeterminazione di Hong Kong.

Istituita il 10 aprile 2016 come partito politico, è guidata dagli ex leader dello "Scolarismo", Joshua Wong e Agnes Chow, insieme all'ex segretario generale Nathan Law della HKK (Hong Kong Federation of Students) e al vice segretario generale Chris Kwok Hei Yiu. Lo Scolarismo e la Federazione degli Studenti di Hong Kong (HKFS) sono stati i due gruppi di attivisti studenteschi che hanno svolto un ruolo fondamentale nelle proteste di 79 giorni conosciute come Rivoluzione degli ombrelli del 2014.[3] Il segretario generale Joshua Wong era a capo dell'organizzazione.

Demosistō chiedeva l'impiego di un referendum per determinare la sovranità di Hong Kong con l'obiettivo di ottenere l'autonomia[4] dopo il 2047, quando il principio costituzionale: “una Cina, due sistemi”, come affermato nella Dichiarazione congiunta sino-britannica e la legge fondamentale di Hong Kong, non saranno più validi. L'organizzazione ha ottenuto un seggio alle Elezioni legislative di Hong Kong 2016 e il suo presidente, il ventitrenne Nathan Law è diventato il candidato più giovane mai eletto.[3] Nel 2017, Law è stato cacciato dal Consiglio legislativo a causa della controversia sui giuramenti ed è stato arrestato insieme a Joshua Wong per l'attentato alla Civic Square durante la Rivoluzione degli ombrelli.

I principali obbiettivi del gruppo "Demosistō" erano:

  • L'autodeterminazione: Demosistō mirava a raggiungere l'"autodeterminazione democratica" di Hong Kong e aspira all'autonomia politica ed economica di Hong Kong da quella che chiamano l'"oppressione del Partito Comunista Cinese (CCP) e l'egemonia capitalista";
  • Lo sviluppo della società civile: Demosistō voleva incoraggiare gli hongkonghesi a discutere sulle loro opinioni politiche e che i giovani sviluppino partiti e movimenti civili;
  • L'uguaglianza e giustizia, fiducia delle persone e molteplicità: Demosistō credeva che gli hongkonghesi siano in grado di rendere Hong Kong una città di molteplicità con valori di giustizia ed uguaglianza.[4]
  • La "Battaglia" per una legislazione democratica che ispiri i movimenti civili: Ivan Lam, che è succeduto a Nathan Law a maggio 2018 come presidente, ha affermato che il gruppo si sarebbe preparato per "combattere" per una legislazione democratica a Hong Kong, il che significa, ad esempio, combattere per l'articolo 23 della legge fondamentale di Hong Kong (un disegno di legge controverso sull'articolo 23 causò proteste di massa nel 2003) o sul disegno di legge sull'impiego dell'inno della Repubblica Popolare Cinese ad Hong Kong. Allo stesso tempo, a maggio 2018, Demosistō ha cambiato il suo status da partito a gruppo, quando i suoi candidati sono stati banditi dalle elezioni nel Consiglio legislativo di Hong Kong.[5]

Vertici del partito

[modifica | modifica wikitesto]

Vicepresidente

[modifica | modifica wikitesto]
  • Oscar Lai, 2016-17
  • Tiffany Yuen, 2017–18
  • Issac Cheng, 2019-presente

Segretari generali

[modifica | modifica wikitesto]

Vice segretari generali

[modifica | modifica wikitesto]
  • Agnes Chow, 2016-17
  • Kwok Hei-yiu, 2017–18
  • Chan Kok-hin, 2018-presente

Risultati elettorali

[modifica | modifica wikitesto]
Elezione Voti
popolari
% dei voti
popolari
Seggi nelle CG Seggi nella CF Seggi totali +/− Posizione
2016 50.818Stabile 2,34Stabile 1 0
1 / 70
1Aumento 10ºStabile
  1. ^ (ZH) Ming Pao / 袁彌昌, 筆陣:香港新左翼的崛起 /文:袁彌昌, su news.mingpao.com, Media Chinese International, 10 settembre 2016.
  2. ^ 黃之鋒周庭新政黨Demosistō 中文名曝光, in Apple Daily, 6 aprile 2016. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  3. ^ a b Joshua Wong's party named 'Demosisto', in Radio Television Hong Kong, 6 aprile 2016.
  4. ^ a b Copia archiviata, su demosisto.hk. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2018).
  5. ^ Lok-kei Sum, Will shift from Hong Kong politics to social activism give Occupy poster boy Joshua Wong's Demosisto Party a new sense of purpose?, su South China Morning Post, 6 giugno 2018. URL consultato il 10 luglio 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Politica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di politica