De Marçay 4

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De Marçay 4C1
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaÉtienne Romano
CostruttoreBandiera della Francia Anonyme d'Etudes et de Construction Aéronautique Edmond de Marçay
Data primo volo1923
Utilizzatore principaleBandiera della Francia Aéronautique Militaire
Esemplari1
Sviluppato dalDe Marçay 2
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,7 m
Apertura alare10,00 m
Superficie alare20,0
Peso a vuoto810 kg
Peso carico1 150 kg
Propulsione
Motoreun motore V8 Hispano-Suiza 8ba
Potenza300 hp (220 kW)
Prestazioni
Velocità max279 km/h
Armamento
Mitragliatrici2 mitragliatrici Vickers cal. 7,7 mm

i dati sono estratti da The Complete Book of Fighters[1]

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Il De Marçay 4 C1 fu un aereo da caccia costruito dall'azienda Anonyme d'Etudes et de Construction Aéronautique Edmond de Marçay nei primi anni Venti del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1921 il governo francese emise il requisito 1921 C1 relativo ad un caccia monoposto.[1] L'ufficio tecnico della SAECA Edmund de Marçay, diretto dagli ingegneri Botalì e Georges Lebeau, progettò un velivolo che fu designato De Marçay 4 C1.[1]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Si trattava di un monoplano costruito in legno, con l'ala rettangolare montata nella parte superiore della fusoliera, a basso allungamento alare e con un'profilo a sezione spessa.[1] Questa era costruita attorno a due longheroni ed era rinforzata dal basso, su ciascun lato, da un puntone a forma di N che partiva dai longheroni, al 60% della campata, e andava alla fusoliera inferiore; la sua sezione centrale era sopra la fusoliera. Non vi era nessun diedro.[1] La fusoliera aveva forma rettangolare, ed era rivestita in tela.[1]

Il caccia era alimentato da un motore V8 Hispano-Suiza 8Fb, raffreddato a liquido, erogante la potenza di 300 CV (220 kW). Il suo radiatore di raffreddamento era montato centralmente sotto il motore, orientato obliquamente.[1] L'armamento si basava su 2 mitragliatrici fisse Vickers sincronizzate da 7,7 mm (0,303 pollici), sparanti attraverso il disco dell'elica.[1]

La cabina di pilotaggio, aperta, vedeva il pilota posizionato in un abitacolo ricavato nel bordo d'uscita all'incirca al livello dell'ala, dotato di una piccola carenatura che fungeva da poggiatesta.[1]

Nella parte posteriore della fusoliera si trovava l'impennaggio convenzionale, con una coda orizzontale diritta e rastremata comprendente equilibratori divisi, posti sulla parte superiore della fusoliera.[1]

Le alette erano di forma triangolare, il timone arrotondato si estendeva fino alla chiglia.[1] Nessuna delle superfici di controllo era bilanciata aerodinamicamente .[1] Il carrello di atterraggio era triciclo posteriore fisso, con le ruote principali su un singolo asse montato su una coppia di montanti a V collegati alla parte inferiore della fusoliera, e pattino di coda.[1]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il prototipo del caccia fu costruito in cinque mesi e volò per la prima volta nel 1923.[1] Durante le prove del programma di collaudo il velivolo fu criticato per lo scarso campo visivo in avanti e verso il basso del pilota, e non fu ricevuto alcun ordine di produzione.[1] Il prototipo andò perso a Villacoublay il 29 maggio 1923, causando la morte del collaudatore Albert Deullin.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Francia Francia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Green, Swanborough 1994, p. 174.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) William Green e Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters, London, Salamander Books, 1994, p. 174, ISBN 1-85833-777-1.
Periodici
  • Alfred Dunant-Lacroix, Albert Deullin asso francese della Prima guerra Mondiale, in Aerei nella Storia, n. 165, Parma, West-Ward Edizioni, dicembre 2023, pp. 14-17, ISSN 1591-1071 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Bruno Parmentier, De Marçay 4, su Aviafrance. URL consultato il 22 dicembre 2033.