Crowdmapping

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Il Crowdmapping è una sotto categoria del crowdsourcing[1] dove l'aggregazione di input co-generati come comunicazioni catturate o comunicazione tramite interne a social media sono combinate con dati geo-referenziati e geo-spaziali per creare mappe digitali, il più aggiornate possibile[2], relative ad eventi come guerre, crisi umanitarie, crimini, elezioni, disastri naturali e rilevazione delle barriere architettoniche.[3][4][5] Queste mappe sono tipicamente generate in modo collaborativo tramite Internet.[6]

Le informazioni sono tipicamente inviate al creatore o ai creatori della mappa tramite SMS o tramite la compilazione di specifici form on-line che permettono la creazione automatizzata della mappa.[7] Nel 2010 Ushahidi ha rilasciato "Crowdmap" − una piattaforma gratuita e open-source dove chiunque poi avviare un progetto di mappatura collettiva. Nel 2018 la startup italiana Kinoa s.r.l. ha sviluppato una tecnologia in grado di applicare il concetto del Crowdmapping alla rilevazione delle barriere architettoniche.[8] Le mappe generate sono alla base del primo navigatore per disabili motori su app per smartphone liberamente scaricabile su Apple App Store e Google Play.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il Crowdmapping può essere usato per tenere traccia di incendi, alluvioni, inquinamento, crimini, violenza politica, il disagio e portare ad alti livelli di trasparenza e conoscenza eventi rapidi che i media tradizionali non sono in grado di coprire adeguatamente. Altri esempi di applicazione sono problemi di area vasta e trend a lungo termine di difficile identificazione attraverso la segnalazioni eventi individuali

Durante un cataclisma o un evento catastrofico avere una mappa aggiornata è importante quanto la localizzazione delle vittime può variare rapidamente. È altresì possibile prevedere l'utilizzo di metodologie di crowdmapping nella rilevazione dell'accessibilità di un'area urbana e/o extraurbana.

L'uso del crowdmapping da parte delle autorità può migliorare la conoscenza della situazione durante incidenti e catastrofi e migliorare la risposta collettiva a tali eventi.

Il Crowdmapping è un modo efficiente per dimostrare in modo visuale la diffusione geografica di un fenomeno.

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

  • HealthMap è un sistema di informazioni elettroniche automatizzato accessibile gratuitamente attivo dal 2006 che monitora, organizza e visualizza i report di epidemie globali in base a geografia, tempo e agenti infettivi che raccolgono anche dati utente.[9][10][11]
  • 2007–08 Kenyan crisis[12][13][14]
  • Nei terremoti di Haiti del 2010 la piattaforma di crowdmapping Ushahidi è stata usata per mappare più di 3584 eventi in tempo reale, incluso l'insorgere di incendi e persone intrappolate sotto edifici crollati.[2][3][12][15][16]
  • Una settimana dopo il Disastro di Fukushima nel 2011, è stato lanciato il progetto Safecast, che ha prestato ai soccorritori semplici contatori Geiger per misurare i livelli di radioattività locali (oppure i volontari hanno acquistato le loro proprie apparecchiature). Questi dati sono stati mappati e resi disponibili sul sito del progetto.[6]
  • Uragano Irene nel 2011[17][18]
  • Nel 2012 il quotidiano Danese online Dagbladet Information ha mappato le posizioni delle telecamere di sorveglianza incoraggiando i propri lettori ad utilizzare un'app gratuita (per Android e iOS) per fotografare e geo-localizzare le telecamere CCTV .[19]
  • Nel 2013, per predirre i cicli vitali degli insetti Magicicada, WNYC— una stazione radio di New York City—ha chiesto ai residenti di certe aree della città di utilizzare sensori per rilevare la temperatura del terreno. I dati sulle temperature così raccolte sono state rese disponibili sul sito di WNYC’.[20][21]
  • Terremoto in Nepal, Aprile 2015[22][23][24][25]
  • Primo Crowdmapping dell'accessibilità in una città italiana a Firenze, Luglio 2017[26]
  • Esempi di Crowmapping civici in Italia, Settembre 2017[27]
  • Mappature delle barriere architettoniche del Parco dell'Anconella di Firenze, Giugno 2018[28]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tanja Aitamurto, Crowdsourcing as a Knowledge-Search Method in Digital Journalism, in Digital Journalism, vol. 4, n. 2, 8 maggio 2015, pp. 280–297, DOI:10.1080/21670811.2015.1034807, ISSN 2167-0811 (WC · ACNP). URL consultato il 6 gennaio 2017.
  2. ^ a b John D. Sutter, Ushahidi: How to 'crowdmap' a disaster, su edition.cnn.com, CNN. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  3. ^ a b The Impact of Crowdsourcing on Organisational Practices: The Case of Crowdmapping, ISBN 978-3-00-050284-2. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  4. ^ Crowdsourced counter-surveillance: Examining the subversion of random breath testing stations by social media facilitated crowdsourcing (PDF), su s3.amazonaws.com. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  5. ^ Concepts to Know: Crowdmapping, su kimoquaintance.com, Kimo Quaintance, 4 settembre 2011. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  6. ^ a b Chemical Hazards and Poisons Report (PDF), su gov.uk, Public Health England. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  7. ^ Tanja Aitamurto, Crowdsourcing for Democracy: A New Era in Policy-Making, su papers.ssrn.com, Social Science Research Network, 16 gennaio 2012, SSRN 2716771. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  8. ^ Crowdmapping, il Comune di Porcari con Kinoa mapperà l’accessibilità delle sue strade, su toscananews.net, Toscana News. URL consultato il 19 maggio 2018.
  9. ^ Brownstein JS, Freifeld CC, Reis BY, Mandl KD (2008) Surveillance Sans Frontières: Internet-Based Emerging Infectious Disease Intelligence and the HealthMap Project Archiviato il 9 agosto 2008 in Internet Archive.. PLoS Med 5(7): e151.
  10. ^ Barclay E (2008). Predicting the next pandemic. Lancet.
  11. ^ Hypochondriacs turn to the crowd to track illnesses as CDC goes dark during government shutdown, su venturebeat.com, VentureBeat. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  12. ^ a b (DE) Alex Rühle, Crowdmapping: Ushahidi, su sueddeutsche.de, Süddeutsche Zeitung, 1º novembre 2016. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  13. ^ Adam Oxford, Nairobi's iHub seeks investment for new hardware hackspace, Gearbox, su zdnet.com, ZDNet. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  14. ^ Simon Jeffery, Ushahidi: crowdmapping collective that exposed Kenyan election killings, su theguardian.com, The Guardian, 7 aprile 2011. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  15. ^ Crowdmapping, su nesta.org.uk, Nesta. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  16. ^ How Crowdmapping Attempts to Stay Ahead of Natural Disasters, su crosspollinatesolutions.com, Cross-Pollinate. URL consultato il 6 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
  17. ^ Crowdmapping Irene, su welovedc.com, We Love DC. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  18. ^ (EN) Deborah D. Halsted, Shari C. Clifton e Daniel T. Wilson, Library as Safe Haven: Disaster Planning, Response, and Recovery; A How-To-Do-It Manual for Librarians, American Library Association, ISBN 978-1-55570-913-6. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  19. ^ Crowdmapping Denmark's CCTV cameras, su journalism.co.uk, 12 ottobre 2012. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  20. ^ Tanja Aitamurto, Motivation Factors in Crowdsourced Journalism: Social Impact, Social Change, and Peer Learning, su researchgate.net, 1º ottobre 2015. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  21. ^ Cicada Tracker, su project.wnyc.org, WNYC. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  22. ^ Can workers save Nepal's sacred sites before the monsoons hit?, su pbs.org, PBS NewsHour. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  23. ^ How data gathering has helped in Nepal, su irishtimes.com, The Irish Times. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  24. ^ How social media is helping Nepal rebuild after two big earthquakes, su qz.com, Quartz. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  25. ^ Natalie Bochenski, Brisbane developers assist Nepal, su brisbanetimes.com.au, Brisbane Times, 5 maggio 2015. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  26. ^ Ginolo Ginolo, Crowdmapping dell'accessibilità, su gonews.it, Go News, 10 agosto 2017. URL consultato il 28 novembre 2018.
  27. ^ Ginolo Ginolo, Crowdmapping civici in Italia, su repubblica.it, La Repubblica, 27 settembre 2017. URL consultato il 28 novembre 2018.
  28. ^ Ginolo Ginolo, Mappatura del Parco dell'Anconella, su gonews.it, Go News, 8 giugno 2018. URL consultato il 28 novembre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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