Cremaster (serie di film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Cremaster è una serie di cinque lungometraggi, insieme a relative sculture, fotografie, disegni e libri d'artista, realizzati dall'artista e regista americano Matthew Barney. Il ciclo Cremaster è stato realizzato a partire dal 1994 e ha toccato il suo culmine in una grande mostra museale organizzata da Nancy Spector del Museo Solomon R. Guggenheim di New York, che ha girato al Museo Ludwig di Colonia e al Musée d'art Moderne a Parigi dal 2002 al 2003. Il collaboratore di Matthew Barney, Jonathan Bepler ha composto e arrangiato le colonne sonore dei film.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nancy Spector, curatrice del Museo Solomon R. Guggenheim ha descritto il ciclo Cremaster come "un sistema estetico auto-contenuto".[2] Il ciclo comprende i film, le fotografie, i disegni, le sculture e le installazioni create dall'artista in combinazione con ogni episodio. Il suo punto di partenza concettuale è il muscolo maschile, la cui funzione primaria è di sollevare e abbassare i testicoli in risposta alla temperatura. Il progetto è pieno di allusioni anatomiche alla posizione degli organi riproduttivi durante il processo embrionale della differenziazione sessuale: Cremaster 1 rappresenta lo stato più "ascendente", Cremaster 5 più "disceso". Il ciclo ripete in quei momenti durante lo sviluppo sessuale precoce in cui l'esito del processo è ancora sconosciuto, nell'universo metaforico di Matthew Barney, questi momenti rappresentano una condizione di pura potenzialità.

Mentre il ciclo si è evoluto in sei anni, Matthew Barney ha guardato oltre la biologia come un modo per esplorare la creazione della forma, impiegando modelli narrativi di altri regni, come la biografia, la mitologia e la geologia. Il ciclo non è stato fatto in ordine numerico da 1 a 5, ma piuttosto nell'ordine Cremaster 4 nel 1994, Cremaster 1 nel 1995, Cremaster 5 nel 1997, Cremaster 2 nel 1999, Cremaster 3 nel 2002. L'ordine numerico è l'ordine tematico, mentre nell'ordine di produzione i film si accrescono nella qualità e ambizione della produzione e possono essere visualizzati alternativamente in qualsiasi ordine, come diverse opinioni di una serie di temi e preoccupazioni. Il ciclo sono tutti diversi in lunghezza: il più lungo è Cremaster 3, 3 ore circa, mentre i restanti quattro sono 1 ora circa ciascuno, per un totale di 7 ore circa.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

  • La serie completa è stata rilasciata in una serie limitata di 20 set di DVD, venduti ciascuno per almeno 100.000 dollari, in confezioni personalizzate.[3]
  • Nel 2007 un disco "Cremaster 2" è stato venduto per 571.000 dollari.[4]
  • I film non sono disponibili sui DVD del mercato di massa, e secondo il comunicato stampa del 2010, il ciclo "non è ora né sarà mai disponibile su DVD".[5][6]

Personaggi ed interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Cremaster 4: 1994 ‧ 42 minuti[modifica | modifica wikitesto]

Cremaster 1: 1995 ‧ 40 minuti[modifica | modifica wikitesto]

Cremaster 5: 1997 ‧ 55 minuti[modifica | modifica wikitesto]

Cremaster 2: 1999 ‧ 1h 19 minuti[modifica | modifica wikitesto]

Cremaster 3: 2002 ‧ 3h 2 minuti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ THE CREMASTER CYCLE, su digicult.it.
  2. ^ Sex, life and video games, su economist.com.
  3. ^ Cremaster 2 in vendita presso il Sotheby's New York, su cremasterfanatic.blogspot.it.
  4. ^ Cremaster 2 Fetches Half a Million Dollars, su cremasterfanatic.blogspot.it.
  5. ^ Cremaster Cycle U.S. Theatrical Release This Spring, su cremasterfanatic.blogspot.it.
  6. ^ L'opera epica non è ora né sarà mai disponibile su DVD, su chicagoartmagazine.com.

Sull’opera di Matthew Barney analizzata in chiave semiotica, estetica e storico-critica, rinviamo a N. Dusi, G.C. Saba, (a cura di), Matthew Barney. Polimorfismo, multimodalità, neobarocco, Milano, Silvana Editoriale, 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]