Costasiella kuroshimae

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Costasiella kuroshimae
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
(clado) Lophotrochozoa
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Gastropoda
Sottoclasse Heterobranchia
Infraclasse Euthyneura
Superordine Sacoglossa
Superfamiglia Limapontioidea
Famiglia Costasiellidae
Genere Costasiella
Specie C. kuroshimae
Nomenclatura binomiale
Costasiella kuroshimae
Ichikawa, 1993[1][2]
Areale

Costasiella kuroshimae Ichikawa, 1993 è una specie di mollusco gasteropode appartenente alla famiglia Costasiellidae.[1] La specie, scoperta nel 1993 al largo delle coste dell'isola giapponese Kuroshima, è stata rinvenuta anche nelle acque vicino al Giappone, alle Filippine e all'Indonesia.[2] Conservando i cloroplasti dalle alghe di cui si nutre è in grado di praticare indirettamente la fotosintesi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie, mediamente lunga 5 mm,[3] può raggiungere la lunghezza di 1 cm.[4] Vive in climi tropicali.[5]

Presenta due occhi scuri e due rinofori, con le estremità nere, che emergono dalla testa.[6] I rinofori hanno peli fini in grado di percepire sostanze chimiche nell'acqua, consentendo a questa specie di trovare fonti di cibo.[7] Si nutrono principalmente di alghe del genere Avrainvillea.[2][3][8]

Questi animali sono capaci di un processo chimico chiamato "cleptoplastia": sono infatti in grado di trattenere i cloroplasti dalle alghe di cui si nutrono,[9] permettendo loro di eseguire indirettamente la fotosintesi.[9] Tramite il medesimo processo, questi animali sono anche bioluminescenti.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) WoRMS taxon details, su marinespecies.org. URL consultato il 9 maggio 2023.
  2. ^ a b c (EN) Rahul Mehrotra, Manuel A. Caballer Gutiérrez, Chad M. Scott, Spencer Arnold, Coline Monchanin, Voranop Viyakarn e Suchana Chavanich, An updated inventory of sea slugs from Koh Tao, Thailand, with notes on their ecology and a dramatic biodiversity increase for Thai waters, in ZooKeys, n. 1042, 2021, pp. 73-188, DOI:10.3897/zookeys.1042.64474, PMID 34163291. URL consultato il 10 maggio 2023.
  3. ^ a b (EN) Ian C.F. Stewart e Najeeb M.A. Rasul, The Red Sea. The Formation, Morphology, Oceanography and Environment of a Young Ocean Basin, Springer Berlin Heidelberg, 2 aprile 2015, p. 536, ISBN 9783662452011. URL consultato il 9 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Christon J. Hurst, Microbes: The Foundation Stone of the Biosphere, Springer International Publishing, maggio 2021, p. 567, ISBN 9783030635121. URL consultato il 9 maggio 2023.
  5. ^ (EN) Costasiella kuroshimae, su sealifebase.se. URL consultato il 10 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Jan-Hendrik Eisenbarth, Nani Undap, Adelfia Papu, Dorothee Schillo, Jobel Dialao, Sven Reumschüssel, Fontje Kaligis, Robert Bara, Till F. Schäberle, Gabriele M. König, Nathalie Yonow e Heike Wägele, Marine Heterobranchia (Gastropoda, Mollusca) in Bunaken National Park, North Sulawesi, Indonesia–A Follow-Up Diversity Study, in Diversity, vol. 10, n. 4, 2018, DOI:10.3390/d10040127. URL consultato il 10 maggio 2023.
  7. ^ a b (EN) Kristen M. Stanton, 10 Leaf Sheep Facts [The Most Adorable Sea Slug], su uniguide.com, 9 giugno 2021. URL consultato il 9 maggio 2023.
  8. ^ (EN) Gregor Christa, Sven B. Gould, Johanna Franken, Manja Vleugels, Dario Karmeinski, Katharina Händeler, William F. Martin e Heike Wägele, Functional kleptoplasty in a limapontioidean genus: phylogeny, food preferences and photosynthesis in Costasiella, with a focus on C. ocellifera (Gastropoda: Sacoglossa), in Journal of Molluscan Studies, vol. 80, n. 5, dicembre 2014, pp. 499-507, DOI:10.1093/mollus/eyu026. URL consultato il 10 maggio 2023.
  9. ^ a b (FR) Rick Relyea e Robert E. Ricklefs, Écologie l'économie de la nature, traduzione di Guy Lempérière, De Boeck supérieur, 2019, p. 387, ISBN 9782807314191. URL consultato il 10 maggio 2023.

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