Necropoli di Corona Moltana

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Necropoli di Corona Moltana
CiviltàPrenuragica
UtilizzoArea funeraria
EpocaNeolitico
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comune Bonnanaro
Altitudine370 m s.l.m.
Scavi
Data scoperta1889
Amministrazione
EnteSoprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°31′09.17″N 8°47′20.93″E / 40.519214°N 8.789147°E40.519214; 8.789147

La necropoli di Corona Moltana è un sito archeologico ubicato in località Sa Seas, nella regione storica del Meilogu, Sardegna nord-occidentale. Appartiene amministrativamente al comune di Bonnanaro, centro abitato in provincia di Sassari, da cui dista circa due chilometri. Il sito, la cui scoperta risale al 1889, riveste una particolare importanza in quanto lo studio dei reperti recuperati in loco portarono alla connotazione di una facies culturale con caratteristiche proprie che identificò il Bronzo antico in Sardegna (1800-1500 a.C.) e che venne denominata "cultura di Bonnanaro".

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La necropoli occupa il fronte di un affioramento roccioso situato ai bordi di un piccolo altopiano calcareo. Risulta composta da cinque tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, tutte interessate da progressivo deterioramento causato dallo sfaldamento naturale tipico di quel tipo di roccia.

Gli ipogei presentano uno sviluppo planimetrico piuttosto elementare. Quattro di essi sono infatti composti da un'unica cella alla quale si accede attraverso pozzetto ("a proiezione verticale") oppure mediante un breve corridoio orizzontale, detto dromos. La Tomba 1, la più importante e meglio conservata, è invece composta da due ambienti: un'anticella rettangolare di 3,90 m per 2,70 m per 1,50 m di altezza, con tetto spiovente, che, attraverso un portello situato nella parete di fondo e sormontato da ornamenti decorativi in rilievo, immette al vano principale. Quest'ultimo, insolitamente più piccolo dell'anticella (3,10 m x 1,80 m x 0,50 m), ha pianta irregolare e presenta otto coppelle emisferiche scavate alla base delle pareti. Proprio all'interno di questo vano venne rinvenuta una deposizione funebre intatta con due inumati preistorici ed il loro corredo formato da 18 vasi ed un anellino di bronzo. Fu appunto questo il primo contesto organico di quella che, come detto, verrà in seguito definita "cultura di Bonnanaro".

La necropoli fu utilizzata in un periodo compreso tra il Neolitico finale ed il Bronzo antico (3200-1600 a.C.).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Vivanet, Bunnanaro. Sepolcri antichi rinvenuti in contrada 'Corona Moltana', in Notizie degli Scavi, 1891, pp. 324-325;
  • Giovanni Pinza, Monumenti primitivi della Sardegna, in Monumenti Antichi dei Lincei, XI, 1901, coll. 1-280, p. 84 ss., fig. 57;
  • Antonio Taramelli, Foglio 193 (Bonorva), in Edizione Archeologica della Carta d'Italia, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1940, p. 19, n. 22;
  • Giovanni Lilliu, La civiltà dei Sardi dal Paleolitico all'Età dei Nuraghi, Torino, Nuova ERI, 1988, p. 166 ss.; G. M. Meloni, Ricerche archeologiche nelle località di Corona Montana e Zarau, in Bonnanaro e il suo patrimonio culturale, Sassari, Segnavia, 2004, pp. 90–99.

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