Codex Montfortianus

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Minuscolo 61
Manoscritto del Nuovo Testamento
NomeCodex Montfortianus
Testotutto il Nuovo Testamento
DatazioneXVI secolo (1520) circa
Scritturalingua greca
ConservazioneTrinity College, Dublino
Dimensione15.8 cm x 12 cm
Tipo testualemisto. bizantino
CategoriaGregory III, V
Manoelegante
Notacontiene la pericope del “Comma Johanneum
Matteo

Codex Montfortianus è un manoscritto minuscolo del Nuovo Testamento, indicato anche come Minuscolo 61 perché catalogato con “61” nella lista dei testimoni secondo Caspar René Gregory (“δ 603” secondo il sistema di Hermann von Soden).[1]

Descrizione e contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il Codex Montfortianus contiene tutto il Nuovo Testamento nella lingua greca. Il testo è scritto in un'unica colonna di 22 righe su 455 fogli di dimensione di 15×8,12 cm.[2]

Il Comma Johanneum

Il testo è diviso in capitoli, i cui numeri sono segnati a margine con i rispettivi titoli nella parte superiore del foglio; è riportata anche un'altra divisione, quella secondo i canoni eusebiani, che divide l testi evangelici secondo i metodi precedenti quello attuale.[3]

L'ordine dei libri è il seguente: Vangeli, Atti degli apostoli, Epistole di Paolo, Lettere cattoliche (Giacomo, Giuda, 1-2 di Pietro, 1-2-3 di Giovanni) e Apocalisse di Giovanni.[3] Questo ordine delle Lettere Cattoliche è quello seguito dal Minuscolo 326.

Testo[modifica | modifica wikitesto]

Il testo greco dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli di questo codice è un esempio del tipo testuale bizantino. Aland lo colloca nella categoria 5. Nelle Lettere Cattoliche e in quelle paoline i testi a volte sono mischiati.[4]

Nella Apocalisse di Giovanni il testo segue il modello bizantino ma con diverse varianti fedelmente simili a quelle del Codex Vaticanus 2066 (Onciale 046) e del minuscolo 69.[5] Nei Vangeli il testo riproduce quello dei minuscoli 56 e 58.

In Giovanni 5, 6 è riportata la variante, forse interpolata, "δι' ὕδατος καὶ αἵματος καὶ πνεύματος ἁγίου" (per l'acqua e il sangue e lo Spirito Santo) come già anche nei manoscritti minuscoli 39, 326 e 1837.[6]

Storia del manoscritto Montfortianus[modifica | modifica wikitesto]

Il primo conosciuto possessore del Codex Morfortianus fu Froy, un religioso francescano, poi passò nelle mani di William Chark (1582), in seguito di Thomas Montfort, dal quale ricevette il nome “Montfortianus”; infine di esso si interessò il vescovo poliglotta Brian Walton che lo lasciò al Trinity College (Ms, 30) di Dublino.[7]

Particolarità del Montfortianus sta nel fatto che esso è il primo manoscritto greco che ospita il Comma Johanneum di Giovanni 5,7-8. Questo brano, secondo biblisti, è copiato da altro manoscritto del decimo secolo giacente presso la Lincoln College di Oxford il quale però lo registra in latino, lingua in cui forse ebbe origine.[8]

Del Montfortianus si avvalse Erasmo da Rotterdam per compilare la terza edizione del suo Novum Instrumentum omne (1522). In esso Erasmo lesse, fanno notare i critici del testo greco, per troppa fretta,[9]"εμαις" per "εν αις" nell'Apocalisse di Giovanni 2,13.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scrivener, Frederick Henry Ambrose; Edward Miller (1894). A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament 1 (4 ed.). London: George Bell & Sons. p. 200.
  2. ^ K. Aland, M. Welte, B. Köster, K. Junack, Kurzgefasste Liste der griechischen Handschriften des Neues Testaments, Walter de Gruyter, Berlin, New York 1994, p. 50.
  3. ^ a b Gregory
  4. ^ Bart D. Ehrman, The Orthodox Corruption of Scripture, Oxford University Press, Oxford 1993, p. 60.
  5. ^ Bruce M. Metzger, Bart D. Ehrman, The Text of the New Testament: Its Transmission, Corruption and Restoration, (Oxford University Press, 2005), p. 86.
  6. ^ UBS3, p. 823. Per questo testo si veda: Textual variants in the First Epistle of John. Bart D. Ehrman identified this reading as Orthodox corrupt reading; Bart D. Ehrman, The Orthodox Corruption of Scripture, Oxford University Press, Oxford 1993, p. 60.
  7. ^ S. P. Tregelles, "An Introduction to the Critical study and Knowledge of the Holy Scriptures", London 1856, p. 213-14.
  8. ^ Bruce M. Metzger, Bart D. Ehrman, The Text of the New Testament: Its Transmission, Corruption and Restoration, (Oxford University Press, 2005), p. 88, 147.
  9. ^ Voleva, e ci riuscì, battere sul tempo analoga impresa degli spagnoli della edizione complutense.
  10. ^ A. Scrivener, Frederick Henry Ambrose, p. 200.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dobbin, Orlando T. (1854). The Codex Montfortianus: A Collation of this Celebrated Ms. in the Library of Trinity College, Dublin, Throughout the Gospels and Acts, with the Greek Text of Wetstein, and with Certain Mss. in the University of Oxford. London: Samuel Bagster and Sons
  • Caspar René Gregory, Textkritik des Neuen Testamentes, Vol. 1, Leipzig, Hinrichs, 1900, p. 121.
  • T.K. Abbott, Note on the Codex Montfortianus, in Hermathena, XVII, 1891, p. 203.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Codex Montfortianus ĉe the Encyclopedia of Textual Criticism
  • Johannum Comma Archives, su 1john57.com. URL consultato il 4 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2013).
  • Scrivener, Frederick Henry Ambrose; Edward Miller (1894). A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament 1 (4 ed.). London: George Bell & Sons.