Claude Muller

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Claude Muller (8 ottobre, 1954 ...) è uno storico francese, specializzato nella storia dell'Alsazia del XVII ecolo.

Claude Muller nel 2013

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in lettere, storia e teologia, è docente all'Università di Colmar e di Strasburgo. Autore di varie monografie sulla storia dell'enologia e sulla storia delle religioni, dal 2008 dirige l'Istituto di Storia Alsaziana dell'Università di Strasburgo.[1][2]

In un'intervista rilasciata a maggio del 2013[3], ha dichiarato che nel XIX secolo l'Alsazia ospitava la metà dei protestanti e degli Ebrei di tutta la Francia, e che solo in tempi recenti era stato portato alla luce il contributo recato all'industrializzazione locale fra il 1870 e il 1914 dalla Germania, che all'epoca era la prima potenza manifatturiera del mondo. L'influsso dei giuristi tedeschi condizionò la nascita di uno Stato sociale complementare unico in tutta la Francia.
L'Alsazia diede i natali a tre Premi Nobel, due dei quali bilingui (Alfred Kastler e Albert Schweitzer), i quali svolsero un ruolo di mediazione culturale fra le due anime del terriotio, quella francese e quella germanica; a Jean-François Reubell (1747-1807), figura-chiave della Rivoluzione francese; alla beata Élisabeth Eppinger (1814-1867), fondatrice della congregazione delle Suore del Santissimo Salvatore; ad André Bord, ministro di lungo corso dei presidenti De Gaulle e Pompidou; a Philippe Richert, anch'egli ex ministro della Repubblica, al suo secondo mandato di presidente della Regione Alsazia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jacques Fortier, Du duché à la région, su dna.fr, 6 aprile 2012.
  2. ^ (FR) Scheda biografica, su ARCHE.
  3. ^ (FR) Ariane Singer, Intervista a Claude Muller: "La Francia ci ha portato leggerezza e raffinatezza", su lepoint.fr, 16 maggio 2013. URL consultato il 19 settembre 2019 (archiviato il 16 ottobre 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100166654 · ISNI (EN0000 0001 2145 0658 · LCCN (ENn91093541 · GND (DE138286213 · BNF (FRcb12076012b (data) · J9U (ENHE987007265780905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n91093541