Cittadella degli Archivi

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Cittadella degli Archivi di Milano
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàMilano
IndirizzoVia Ferdinando Gregorovius, 15
Dati generali
Tipologia funzionaleedificio
Coordinate: 45°30′47.7″N 9°11′57.59″E / 45.51325°N 9.19933°E45.51325; 9.19933

La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del comune di Milano. Sito in via Gregorovius 15, zona Niguarda, ospita oltre 1,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno.

Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d'Europa.[1]

Dal marzo del 2015 è aperto al pubblico per la consultazione documentale.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Eustorgio, l'archivista robot

Ospitato all'interno di un complessi di stabili e magazzini siti in zona Niguarda, nella periferia Nord di Milano, il complesso rettangolare stretto tra via Gregorovius, viale Suzzani, via Monte Rotondo e via Racconigi è composto da due edifici principali, una struttura minore e una di tre piani, nella quale risiede fisicamente il deposito.[3]

Una cinta muraria ne delimita il perimetro e regola l'accesso.

Il robot Eustorgio gestisce in maniera automatizzata le otto corsie di scaffali in acciaio dove vengono fisicamente archiviati i faldoni, permettendo la conservazione e la consultazione e consegnando agli utenti in sala consultazioni o in sala scansioni il materiale disponibile.[4][5]

Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Digitalizzazione[modifica | modifica wikitesto]

La scansione di un documento

Attraverso l'utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla consultazione.[1] La digitalizzazione del materiale cartaceo costituisce, infatti, un obiettivo prioritario delle attività di Cittadella. In questo modo il patrimonio documentale della storia stampata di Milano potrà essere progressivamente consultato in digitale.

La Cittadella dell'Arte[modifica | modifica wikitesto]

I murales di Cittadella

In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio documentale in proprio possesso.

Nel dicembre 2019 ospita una esposizione denominata Baj e l'anarchico Pinelli, in collaborazione con l'Università Statale di Milano, legata all'opera di Enrico Baj e con l'esposizione di alcuni documenti conservati nell'archivio legati agli avvenimenti del 1969 che portarono alla morte di Giuseppe Pinelli.[6]

Nel 2017 viene inaugurato un ciclo di murales ospitati sul perimetro esterno del polo archivistico, realizzati da numerosi artisti locali, invitati a prendere ispirazione dai documenti conservati all'interno della Cittadella. Nascono così opere che si richiamano ad avvenimenti e luoghi della città di Milano, come "Expo Milano 2015: gli orti botanici" di Gabriele Grones, “Gli istituti femminili milanesi" di Milena Sgambato, "Il Piccolo teatro di Milano" di Roberto Amoroso e molti altri.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Francesco Martelli (responsabile della Cittadella degli Archivi), La Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, su ilmondodegliarchivi.org. URL consultato il 23 giugno 2020.
  2. ^ Cittadella degli Archivi del Comune di Milano: nuovo polo archivistico, su MilanoAttraverso, 20 settembre 2017. URL consultato il 23 giugno 2020.
  3. ^ Sicurezza cantieri - Cittadella degli archivi - Milano, su BN Ingegneria. URL consultato il 23 giugno 2020.
  4. ^ Il robot Eustorgio alla Cittadella degli Archivi di Milano (JPG), su Club Milano. URL consultato il 23 giugno 2020.
  5. ^ Franco Bertoli, Eustorgio, l’impiegato modello della cittadella degli archivi | Zona Nove, su zonanove.com. URL consultato il 23 giugno 2020.
  6. ^ a b CITTADELLA DEGLI ARCHIVI. OGGI L’INAUGURAZIONE DELLE MOSTRE “BAJ E L'ANARCHICO PINELLI" E “MURI D’ARTISTA 2019”, su MI-LORENTEGGIO.COM., 14 dicembre 2019. URL consultato il 23 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianfranco Crupi e Marinella Guercio (a cura di), Reti di archivi per gli archivi in rete. Conservazione accesso ai patrimoni digitali in rete, Roma, Edizioni ANAI, 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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