Chironex yamaguchii

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Chironex yamaguchii
Chironex yamaguchii nell'acquario dell'isola di Enoshima, Giappone
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Cnidaria
Classe Cubozoa
Ordine Chirodropida
Famiglia Chirodropidae
Genere Chironex
Specie C. yamaguchii
Nomenclatura binomiale
Chironex yamaguchii
Lewis & Bentlage, 2009
Nomi comuni

ハブクラゲ

Chironex yamaguchii (giapponese: ハブクラゲ, Habu-kurage) è una medusa di Cubozoa dalla famiglia Chirodropidae. La specie è molto tossica e può causare avvelenamento mortale nell'uomo. Il nome le è stato dato in onore al professor Masashi Yamaguchi che ha contribuito molto allo studio della medusa scatola giapponese e della Chironex fleckeri, di cui è prossima parente.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La medusa ha una altezza massima di circa 110 mm, il che corrisponde a poco più di un terzo delle dimensioni della C. fleckeri. In media, tuttavia, queste meduse sono molto più piccole, visto che misurano in media circa 60 mm. Il diametro massimo inter-radiale della campana è di 95 mm. Ai lati della campana sono presenti degli "artigli" chiamati pedalium, ogni pedalium porta fino a nove tentacoli; in media sono solo circa sette tentacoli (la C. fleckeri può avere fino a 15 tentacoli per pedalium). Ogni tentacolo è ricoperto da decine di migliaia di microscopiche nematocisti color lavanda, che sono attivate dalla pressione e da un innesco chimico.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La C. yamaguchii vive nelle acque del sud del Giappone (isole Ryūkyū) e delle Filippine. Vive in zone costiere poco profonde.

Pericolosità[modifica | modifica wikitesto]

La tossicità della C. yamaguchii è attestata da numerosi casi, anche mortali, registrati in Giappone e nelle Filippine[1]. A volte confusa con Chiropsalmus quadrigatus[2][3], la C. yamaguchii è da considerarsi molto pericolosa, il che non è sorprendente, dato la sua vicinanza tassonomica con la C. fleckeri[1].

Fra i Chirodropidi, le specie dei generi Chiropsalmus e Chiropsella sono generalmente considerate meno pericolose delle Chironex. La ragione sarebbe da ricercare nella differenza di superficie offerta dai tentacoli e quindi, della quantità di veleno potenzialmente trasmesso alla vittima[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bastian Bentlage, Paulyn Cartwright, Angel A. Yanagihara, Cheryl Lewis, Gemma S. Richards & Allen G. Collins, Evolution of box jellyfish (Cnidaria: Cubozoa), a group of highly toxic invertebrates, in Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 277, n. 1680, 2010, pp. 493–501, DOI:10.1098/rspb.2009.1707, PMC 2842657, PMID 19923131.
  2. ^ Lewis & Bentlage, 2009
  3. ^ Fenner P.J., Williamson J.A., Worldwide deaths and severe envenomation from jellyfish stings, in The Medical Journal of Australia, vol. 165, 1996.
  4. ^ Nagai H., Recent progress in jellyfish toxin study, in Journal of Health Science, vol. 49, 2003, pp. 337-340.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]