Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (Ontraino)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di San Giuseppe Lavoratore
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàOntraino (San Miniato)
IndirizzoVia Asmara
Coordinate43°42′44.31″N 10°50′05.91″E / 43.712309°N 10.834974°E43.712309; 10.834974
Religionecattolica di rito romano rito ortodosso
TitolareSan Giuseppe Lavoratore
Diocesi San Miniato
Consacrazione1955
Sito webwww.parrocchiasmb.it/

La Chiesa di San Giuseppe Lavoratore è un edificio di culto situato a Ontraino, nella Parrocchia dei SS. Martino e Stefano di San Miniato Basso, nel Comune di San Miniato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A Ontraino esistevano due antiche chiese dedicate rispettivamente a santo Stefano, suffraganea della pieve di San Leonardo a Ripoli, e a Santa Maria Assunta a Soffiano, suffraganea della pieve di San Saturnino di Fabbrica. Con le soppressioni leopoldine, nel 1780 le due chiese parrocchiali vennero soppresse e i benefici andarono a costituire la dotazione della nuova chiesa dei Santi Martino e Stefano al Pinocchio, oggi San Miniato Basso. Mentre la chiesa di Santa Maria a Soffiano venne sconsacrata e alienata, la chiesa di Santo Stefano continuò ad ospitare le funzioni religiose fino al 1944, quando rimase distrutta durante il passaggio del fronte della seconda guerra mondiale. Per circa un decennio le celebrazioni liturgiche vennero officiate in un locale messo a disposizione dalla Fattoria Scaletta. Vista la necessità di costruire una nuova chiesa per la comunità di Ontraino, don Nello Micheletti, proposto di San Miniato Basso, intraprese la costruzione della nuova chiesa nel 1955. Non lontano si trova anche l'oratorio di San Marcellino a Roffia di proprietà privata.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio presenta una pianta rettangolare, con copertura a capanna. Sopra la porta di ingresso è installato un bassorilievo raffigurante il titolare san Giuseppe Lavoratore. Fino al 2001 la chiesa venne regolarmente officiata; dopo alcuni anni di chiusura, attualmente la chiesa è stata messa a disposizione della locale comunità di rito ortodosso.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuela Parentini, Quando San Miniato Basso si chiamava Il Pinocchio, San Miniato, FM Edizioni, 2002.
  • Delio Fiordispina e Manuela Parentini, Quattro chiese scomparse, in Bollettino dell'Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato, n. 76, San Miniato, 2009.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]