Chiesa dei Santi Cosma e Damiano de Monte Granato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano de Monte Granato
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Religionecattolica di rito romano
TitolareCosma e Damiano
Inizio costruzioneprima del 1192
Demolizionedopo il XV secolo

La chiesa dei Santi Cosma e Damiano de Monte Granato era una chiesa di Roma poco nota che si trovava in un'ubicazione incerta lungo la via delle Coppelle, vicino alla chiesa di San Salvatore alle Coppelle, nel rione Sant'Eustachio. Era dedicata ai santi Cosma e Damiano. Probabilmente fu demolita nel sedicesimo secolo o dopo.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questa chiesa viene menzionata nel catalogo di Cencio Camerario, una lista di chiese romane compilata da Cencio Savelli nel 1192, con il nome di Sco. Cosme Montis granatorum,[2] nel catalogo di Torino (del 1320 circa) come Ecclesia sanctorum Cosme et Damiani de Monte Gravato[3] e nel catalogo del Signorili (del 1425 circa) come Sci. Cosmae de Montegranato.[4]

Secondo Mariano Armellini, l'ubicazione del "Monte Granato" è sconosciuta, ma non era distante dal luogo noto come "Posterula", poiché la chiesa dei Santi Cosma e Diamano si unì a quelle di Santa Maria in Posterula e San Biagio in Posterula nella controversia tra le basiliche di Sant'Apollinare e San Lorenzo in Damaso.[5] Dai cataloghi di Torino e del Signorili, si presume che si trovasse vicino alla chiesa di San Salvatore alle Coppelle.[5]

Nel 1560, la corporazione dell'Università dei Barbieri si trasferì in questa chiesa dalla chiesa antica dei Santi Cosma e Damiano in Banchi.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Pautrier, I Santi delle Chiese medievali di Roma (IV-XIV secolo), Lulu.com, 2013, ISBN 978-1-291-37077-5. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  2. ^ Hülsen 1927, p. 9.
  3. ^ Hülsen 1927, p. 29.
  4. ^ Hülsen 1927, p. 45.
  5. ^ a b Armellini 1891, p. 444.
  6. ^ Lombardi 1998, p. 171.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]