Cheranovsky BICh-3
Cheranovsky BICh-3 | |
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Čeranovskij con il BICh-3 | |
Descrizione | |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Boris Ivanovič Čeranovskij |
Costruttore | Boris Ivanovič Čeranovskij |
Data primo volo | 1926 |
Sviluppato dal | BICh-2 (aliante) |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 3,5 m |
Apertura alare | 9,5 m |
Rivestimento | pelle e tessuto |
Freccia alare | parabolica |
Superficie alare | 20 m² |
Allungamento alare | 9,5 m |
Peso a vuoto | 140 kg |
Peso carico | 240 kg |
Propulsione | |
Motore | Blackburn Tomtit, bicilindrico a V di 698 cc |
Potenza | 18 hp (13,4 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 100 km/h |
i dati sono estratti da Soviet X-planes Leicester: Midland Pub., 2000[1] | |
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Il Cheranovsky BICh-3 (in caratteri cirillici БИЧ-3) è stato un innovativo aeroplano progettato e realizzato nel 1926 dall'ingegnere russo-sovietico Boris Ivanovič Čeranovskij[N 1], sviluppato per verificare la possibilità di volo della prima ala a delta su un velivolo motorizzato.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Boris Ivanovič Čeranovskij fu il primo progettista sovietico che costruì aerei con ala a delta, tecnologia che sviluppò durante tutta la sua attività di progettista aeronautico. Egli nel 1926, dopo i primi successi dei suoi alianti senza coda: il BICh-1 e BICh-2, costruì il primo aereo motorizzato con ala a delta: il BICh-3.[1]
B. N. Kudrin al comando del BICh-3 effettuò il primo volo al mondo con un aereo con ala a delta, nel 1926 a Koktebel in Crimea, e successivamente a Mosca; portando in volo più volte il velivolo, dimostrò la bontà dell'idea di Cheranovsky.[2] Il BICh-3 pur manifestando una certa instabilità era ampiamente controllabile.[3]
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Era un velivolo costruito in legno che aveva un'unica ruota di atterraggio carenata e rivestita come tutto l'aereo, sui bordi con pelle sottile e sulle superfici piane con tessuto.
Aveva un'ampia pinna con il timone verticale e sull'ampia ala a parabola si trovano 4 alettoni comandati da tiranti e leve.
La superficie alare era pari a 20 m2, la lunghezza era di 3,5 m e la larghezza di 9,5 m; aveva una gondola centrale contenente sia il pozzetto per il pilota che il motore.[1][4]
Il carrello prevedeva dei pattini sulle estremità delle semiali e una ruota centrale carenata con un pattino posteriore. Il peso del velivolo a pieno carico era di 230 kg, di cui 10 kg erano per il carburante e l'olio motore.[1] Montava un motore Blackburn Tomtit, bicilindrico di 698 cc a V, capace di 18 hp, che gli consentiva una velocità massima di 100 km/h[4] con una velocità di atterraggio di 40 km/h.[1][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la traslitterazione del cognome è effettuata secondo il sistema "ISO 9", impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Y. Gordon, E. Gordon e Gunston 2000, p. 30.
- ^ (EN) S.A.M. #64: Wings of Reality - Dieselpunks, su dieselpunks.org, 29 settembre 2012.
- ^ (EN) Rafael GG, Alas Virtuales: CHERANOVSKY, su alasvirtuales.blogspot.it. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2016).
- ^ a b c (EN) #161 Weekend Quiz 4U (Cheranovsky and the Russian Supersonic Bluff) - Page 3, su forums.gunboards.com.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Yefim Gordon, E. Gordon, Bill Gunston, Soviet X-planes, Leicester, Midland Publishing, 2000, pp. 30, ISBN 978-1-85780-099-9.
- (EN) Bill Gunston, The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft from 1875 - 1995, London, Osprey Aerospace, 1995, ISBN 1-85532-405-9.
- Soviet Gliders (Yu. Ryzhkov) Mosca, Mashinostroen.
- Bulletins of the Russian Aviation Research Group of Great Britain (Ed Nigel Eastaway) No. 40, 49, 50, 51, 71, 76, 80, 99, 114, 129, & 132
- Smithsonian Institution e National Air Museum (U.S.), Smithsonian annals of flight, Smithsonian Institution, National Air Museum; [for sale by the Superintendent of Documents, Govt. Print. Off.], 1971.
- Frederick C. Durant, American Astronautical Society, George S. James, International Academy of Astronautics, AAS History Series, Univelt..
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Cheranovskii BICh-7
- Cheranovskii BICh-22
- Akaflieg Darmstadt/Akaflieg München DM1
- Kalinin K-15
- Lippisch P.13a
- Payen PA-22
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cheranovsky BICh-3
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jean-Paul Frossard, S.A.M. #64: Wings of Reality - Dieselpunks, su dieselpunks.org.
- (EN) BICh-3, su unicraft.biz.
- (RU) Черановский БИЧ-3, su airwar.ru, Уголок неба. URL consultato il 17 luglio 2015.