Cheongju (vino di riso)

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Cheongju
Origini
IPA[tɕʰʌŋ.dʑu]
Luogo d'origineCorea
Dettagli
Categoriabevanda
Ingredienti principaliriso, nuruk
VariantiBeopju, sogokju

Il cheongju (청주?, 淸酒?, ch'ŏngjuMR; lett. "alcolico trasparente") è un vino di riso originario della Corea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La produzione del vino di riso in Corea risale al periodo della dinastia Goryeo (918-1392), come attestato da alcuni testi cinesi quali Jilin leishi e Xuanhe fengshi gaoli tujing: quest'ultimo menziona per la prima volta l'esistenza di due alcolici diversi, uno chiaro (il cheongju) prodotto dal governo e uno torbido (il makgeolli) preparato nelle abitazioni private. Non è però certo che l'origine del cheongju risalga al periodo Goryeo.[1]

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Il cheongju viene preparato solitamente tra novembre e marzo: il riso cotto al vapore viene mescolato con acqua e nuruk, un tortino di cereali che favorisce la fermentazione, e lasciato fermentare a una temperatura non più alta di 14-16 °C: dopo 16-25 giorni si ottiene il makgeolli, mentre dopo altri 30-35 giorni il cheongju. Durante il processo di fermentazione, l'amido del riso si saccarifica, e i lieviti che si nutrono degli zuccheri creati dalla saccarificazione producono alcol.[1] Il vino fermentato viene poi filtrato immergendo uno yongsu (un colino da vino) nel liquido[2] e sterilizzato a 50-65 °C.[1] La gradazione alcolica si aggira attorno al 20%, ma viene abbassata aggiungendo dell'acqua prima dell'imbottigliamento.[1]

Varietà e alcolici simili[modifica | modifica wikitesto]

Una bottiglia di beopju.

Note varietà di cheongju sono il beopju di Gyeongju e il sogokju di Hansan (Contea di Seocheon).[3] Simile ad altri vini di riso asiatici come il mijiu cinese e il sakè giapponese, in cucina può essere sostituito da un vermut bianco secco.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (KO) 청주, su doopedia.co.kr. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  2. ^ (KO) Sook-Ja Yoon e Duck-Hoon Park, Study on Traditional Folk Wine of Korea -In the Southern Region of Korea-Chulla-do, Kyungsang-do and Cheju-do-, in Journal of the Korean Society of Food Culture, vol. 9, n. 4, 1994, pp. 355–367. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Traditional Liquors & Wines, su english.visitkorea.or.kr, 1º gennaio 2016. URL consultato il 14 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  4. ^ (EN) Hi Soo Shin Hepinstall, Growing up in a Korean Kitchen: A Cookbook, Berkeley, Ten Speed Press, 2001, ISBN 978-1-58008-281-5.

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