Cesare Baldini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cesare Baldini
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Karate
Specialità shotokan
Best ranking 7º Dan
Ruolo arbitro, maestro, presidente
 

Cesare Baldini (Faenza, 1º novembre 1935Teano, 9 aprile 2003) è stato un karateka e arbitro di karate italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dipendente della ENICHEM, per motivi di lavoro si trasferisce a Portici, comune della città metropolitana di Napoli e qui, nel 1967, si avvicina alle arti marziali frequentando il Sankaku Club Napoli, palestra guidata dal Maestro Beppe Panada (Velista, avventuriero, ricordato per aver diffuso lo sport del karate e del judo sul territorio nazionale, soprattutto in Campania, collaborando alla stesura della prima Enciclopedia italiana sul karate, fondando il Sankaku Club Napoli ed il Sankaku Club Salerno lasciando poi la direzione tecnica ad A. Riccardi e la presidenza a F. de Felice).

Vince il primo campionato regionale di kumite in Campania nel 1970, ma passa ben presto a quella che sente essere la sua passione, l'insegnamento del karate.

Accanto a quest'ultima intraprende la strada dell'arbitraggio, scalando rapidamente i vari livelli e così, nel 1982, primo in Italia e tredicesimo nel mondo, diviene arbitro mondiale di kumite e kata, guadagnando questa qualifica a Taipei.

Nel 1986 diviene presidente regionale della Federazione Italiana Lotta Pesi Judo per il settore karate (poi FILPJK e oggi suddivisa in FIJLKAM e FIPCF), e nel 1996 è eletto coordinatore regionale FILPJK per i quattro settori: lotta, pesi, judo e karate.

Nel 1991 gli viene conferita la Stella al merito sportivo di bronzo dal CONI, e di argento nel 1995.[1] Nel 1999 riceve dalla FILPJK il massimo riconoscimento federale: la Medaglia d'Onore al Merito Sportivo e la qualifica di Maestro Benemerito.

Nel 2001 gli viene conferito il 7º dan di Karate.

Muore a Teano il 9 aprile 2003 dove da tempo si era trasferito.[2][3]

Dal 2004 la famiglia e i Suoi allievi più cari, organizzano il "Memorial Cesare Baldini"che, secondo le volontà del Maestro, raduna i migliori atleti e dirigenti del panorama nazionale e internazionale. Di recente la gara è stata inserita all'interno dell'OPEN CAMPANIA INTERNAZIONALE DI KARATE, organizzata dalla struttura periferica della FIJLKAM,con il patrocinio delle amministrazioni regionali e provinciali.[4]

Nel dicembre 2018 il Presidente della FIJLKAM dott. Domenico Falcone concede l'ottavo Dan ad honorem alla famiglia [5]

Il maestro Baldini con la squadra del Musokan Portici, Campionato Serie A, 1980, III posto

Musokan Portici[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971, insieme al maestro Domenico Pizzano, fonda la palestra Musokan Portici, con prima sede in via Diaz, palestra che diventerà ben presto un centro di diffusione del Karate in Campania.

Fra i risultati agonistici più significativi della palestra si ricordano: prima classificata nel campionato di serie B, anno 1979 (maschile) e anno 1988 (femminile), vincitrice del Trofeo Italia nel 1980. Oltre a innumerevoli titoli regionali, Il Musokan Portici vanta, fra individuali e a squadra, 14 ori italiani, un argento europeo, un argento mondiale.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'argento al Merito Sportivo
Stella di bronzo al Merito Sportivo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ STELLE AL MERITO ASSEGNATE AI DIRIGENTI NAPOLETANI, su coninapoli.it. URL consultato il 21 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).
  2. ^ Fijlkam Karate 2003
  3. ^ Il karate italiano è in lutto
  4. ^ Open International Campania Karate e Memorial Baldini 2017 – Open Campania Karate, Karate, Fijlkam Campania, su opencampania.org. URL consultato il 10 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2017).

https://www.fijlkam.it/karate/karate-st/notizie-ed-eventi/notizie-karate/6845-concluso-l-open-internazionale-di-campania-a-eboli-ottimo-livello-agonistico-ecco-i-risultati.html

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]