Cerauno
San Cerauno | |
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Statue di san Cerauno (a sinistra) e di san Landerico (a destra) sulla chiesa di Saint-Germain-l'Auxerrois | |
Vescovo | |
Morte | 621 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 27 settembre[1][2] |
Cerauno o Ceraunio o Cerano (in francese: Céran; ... – 621[3]) fu il venticinquesimo vescovo di Parigi, in carica dall'anno 606 fino alla morte[3][4]. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che lo commemora il 27 settembre[1][2][3].
Cerauno vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Parigi |
Deceduto | 621 |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Durante il suo episcopato si tenne, nel 614 o nel 615, il primo concilio nazionale dei vescovi francesi (il quinto di Parigi), con settantanove partecipanti riuniti nella chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (l'odierno Pantheon)[4]. Avendo una speciale devozione verso i santi martiri, Cerauno decise di scrivere degli Atti e ne parlò con un certo Varnahair o Varnaario, un chierico di Langres; questi gli fece avere gli atti di san Desiderio e quelli dei santi Speusippo, Elasippo, Melasippo e Leonilla[3][5].
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Nell'Alto Medioevo, Cerauno non è mai menzionato come santo; il primo documento a citarlo come tale è un'aggiunta, risalente al XI o al XII secolo, al martirologio di san Mederico[6]. Il suo corpo venne esumato nella chiesa di Santa Genoveffa (ossia il Pantheon), assieme a quello di san Prudente, probabilmente nell'XI secolo, con lo scopo di promuoverne il culto, che rimase però di piccole dimensioni (veniva invocato contro il mal di denti)[7]. Come testimoniato da un disegno della collezione Gaignières, il sarcofago di Cerauno si trovava nella cripta della chiesa, in una nicchia a destra della tomba di santa Genoveffa[6]; nel XIII secolo, le sue spoglie vennero spostate in una teca d'argento nell'altare di santa Clotilde[2][5]. Nel 1793, durante la rivoluzione francese, le reliquie di san Cerauno (insieme a quelle di santa Clotilde e di sant'Alda), vennero bruciate da Rousselet, l'abate di Santa Genoveffa, per evitare che fossero profanate: le ceneri sono conservate nella chiesa di Saint-Leu-Saint-Gilles[8][9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b de Saint-Allais, p. 49.
- ^ a b c (EN) Saint Ceraunus of Paris, su CatholicSaints.Info. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ a b c d Revue d'histoire, p. 62.
- ^ a b (EN) Paris, su Catholic Encyclopedia. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ a b Butler, p. 365.
- ^ a b Gillon, p. 102.
- ^ Gillon, p. 41.
- ^ Vie de sainte Clotilde, pp. 145.146.
- ^ Vimont
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Revue d'histoire de l'Église de France, Société d'histoire ecclésiastique de la France, 1945.
- (FR) Vie de sainte Clotilde, reine de France, ad Mame et Cie, 1846.
- Alban Butler, Vite dei padri, dei martiri e degli altri principali santi, Giuseppe Battaggia, 1825.
- (FR) Nicolas Viton de Saint-Allais, L'art de vérifier les dates des faits historiques, Moreau et Yalade, 1818.
- (FR) Pierre Gillon, Cryptes médiévales et culte des saints en Île-de-France et en Picardie, Presses Universitaires du Septentrion, 2020.
- (FR) M. Vimont, Histoire de l'église et de la paroisse Saint-Leu-Saint-Gilles, à Paris, FeniXX.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cerauno