Cascata di Kemble

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Cascata di Kemble
Asterismo
La Cascata di Kemble
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneGiraffa
Ascensione retta03h 57m 4s
Declinazione+63° 04′ :
Dimensione apparente (V)180'
Caratteristiche fisiche
TipoAsterismo
Mappa di localizzazione
Cascata di Kemble
Categoria di asterismi

Coordinate: Carta celeste 03h 57m 04s, +63° 04′ 00″

La Cascata di Kemble è un asterismo appartenente alla costellazione della Giraffa.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nella parte meridionale della costellazione, pochi gradi a nord dell'Ammasso Doppio di Perseo e nei pressi dell'ammasso aperto NGC 1502; appare circumpolare da gran parte dell'emisfero boreale. L'oggetto fu identificato per la prima volta dall'astrofilo Lucien J. Kemble (1922-1999, frate Francescano[1]) nel 1980, che lo segnalò alla rivista Sky&Telescope indicandolo come una "cascata di stelle". La sua osservazione infatti è possibile anche con un piccolo binocolo, come un 7x30, e si evidenzia bene come una lunga sequenza di stelle di luminosità e colori diversi. A causa dell'oscurità della costellazione alla quale appartiene, che rende questa parte di cielo poco nota e non attrattiva per gli astrofili, quest'asterismo è stato ignorato fino a quasi tutto il XX secolo.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La Cascata di Kemble è formata da stelle che non sono legate fisicamente fra loro, ma appaiono orientate e allineate solo per un particolare ed insolito effetto prospettico; la sua stella principale è HD 24479, di magnitudine 4,95 e di colore azzurro. Seguono una ventina di stelle comprese fra la settima e l'ottava grandezza, di colori variabili dal bianco al giallo fino al rosso. Nella parte meridionale, ad est, si trova invece l'ammasso NGC 1502.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lucien Kemble, su rasc.ca. URL consultato il 9 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: Hidden Treasures, Cambridge University Press, 2007, ISBN 0-521-83704-9.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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