Casato di Mérode

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Mérode
Plus d'honneur que d'honneurs (francese)
Meer eer dan eerbetoon (olandese)

D'or à quatre pals de gueules, à la bordure engrelée d'azur
Stato Sacro Romano Impero
Paesi Bassi meridionali
Belgio (bandiera)Regno del Belgio
Germania (bandiera) Germania
Titoli
FondatorePierre Bérenger
Attuale capoCharles Guillaume de Mérode
Data di fondazioneXIII secolo
Rami cadetti
  • Scheiffart von Merode (estinto)
  • Mérode-Westerloo
  • Mérode-Houffalize (estinto)
  • Mérode-Deinze (estinto)
  • Mérode-Montfort (estinto)
  • Mérode-Calvo (estinto)
Stemma principesco del Casato di Mérode

La famiglia principesca di Mérode è una delle più importanti casate della nobiltà belga.

Il cognome della famiglia e il nome del Casato è per lo più scritto de Mérode in francese ma in origine era von Merode dovuto al lignaggio tedesco della Casata. Il nome è pronunciato van Merode in olandese.

Il Casato di Mérode giocò un ruolo importante nella storia dei Paesi Bassi del Sud e del Regno del Belgio.

La famiglia deriva dal villaggio di Merode in Germania. Merode si trova nelle vicinanze della città di Düren che si trova tra Aquisgrana e Colonia ed era parte del Ducato di Julich. Oggi è parte della municipalità di Langerwehe nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia. Un ramo della famiglia possiede ancora il castello (Schloss Merode) da cui derivò il suo nome.

In origine la famiglia Merode ebbe il rango di Barone o Freiherr del Sacro Romano Impero. Durante il Medioevo la famiglia ebbe possedimenti e influenza a Colonia e in Renania e appartenevano all'aristocrazia 'reichsunmittelbar'. Favorito il monastero di Schwarzenbroich che fu anche il luogo di sepoltura per i defunti della famiglia. Dai figli di Werner III von Merode (+1278) discendono due diversi rami del casato. Il ramo maggiore fu chiamato 'Scheiffart von Merode'. Lo 'Scheiffart' o ramo 'tedesco' si estinse nel 1738. Il ramo minore sono i discendenti di Werner IV von Merode (1316). Questo ramo a sua volta si divise in rami diversi di cui il ramo dei Marchesi di Westerlo, chiamato 'de Mérode-Westerloo' sarebbe diventato quello di maggiore successo.

XIV e XV secolo

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Dal XIV secolo in poi un ramo della famiglia acquisito potere e possedimenti più ad ovest, nel ducato di Brabante e nel Principato vescovile di Liegi nel territorio dell'attuale Belgio. In quel periodo questi territori appartenevano ai Paesi Bassi Borgognoni e in seguito ai Paesi Bassi Asburgici.

Il matrimonio di Richard von Merode con Margaretha van Wesemael segnò una nuova era nella storia della famiglia. Grazie a questo matrimonio, il casato di Merode ereditò signorie importante nel Brabante, come Westerlo e la Contea di Olen. Jean II de Mérode sposò Adelheid van Hoorn nel 1451 e portò in possesso della famiglia anche Gheel, Diepenbeek e Duffel. Attraverso questi e altri matrimoni la famiglia Merode divenne una delle più importanti famiglie nobili del Ducato di Brabante.

XVI e XVII secolo

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Filippo il Bello ritratto dal Meester van de Magdalenalegende

Jean II de Mérode detenne la posizione di Lord Ciambellano e consigliere di Filippo il Bello. Dopo la sua morte nel 1551 i suoi eredi ordinarono un monumento sepolcrale per lui e sua moglie che fu costruito dallo scultore di Anversa, Cornelis Floris e si trova nella Chiesa di Gheel: fu eretto nel 1554[1].

Jean-Philippe-Eugène de Mérode-Westerloo

La Guerra degli ottant'anni danneggiò notevolmente i possedimenti della famiglia Mérode. In epoca più prospera, dopo la Tregua dei dodici anni, la fortuna della famiglia crebbe nuovamente. Nel 1626 il titolo di Marchese di Westerlo fu concesso a Philippe I de Mérode da Re Filippo IV di Spagna, ma fu il suo pronipote, Jean-Philippe-Eugène de Mérode, marchese di Westerloo, a diventare il più illustre discendente del casato è conosciuto come 'Feld-Maréchal' (Maresciallo di Campo) de Mérode e divenne un cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro. Servì come un importante comandante militare.

Nel XVIII secolo il ramo di Mérode-Westerloo ottenne grande ricchezza e potere dovuti all'estinzioni di altri rami collaterali (Mérode-Houffalize, Mérode-Deinze, Mérode-Montfort, Mérode-Calvo) e un paio di matrimoni molto interessanti. Attraverso matrimonio acquisirono i domini e i titoli di 'Principe di Rubempré', 'Principe di Everberg', 'Principe di Grimbergen' e Marchese di Trélon.

Guglielmo I dei Paesi Bassi

Durante la Rivoluzione francese i Paesi Bassi austriaci furono invasi dalle truppe repubblicane francesi e furono incorporati alla Repubblica Francese. I possedimenti della famiglia furono confiscati e i privilegi nobiliari aboliti. La famiglia fuggì in Germania per qualche tempo. Fu solo dopo la declamazione dell'Empire des Français da Napoleone nel 1804 che la famiglia poté riacquistare i loro domini e alcuni dei loro titoli. Una re-introduzione dei privilegi nobiliari comunque non sarebbe mai stata raggiunta. Come risultato i membri della famiglia Mérode divennero molto presenti nella politica e nella diplomazia. Charles-Guillaume-Ghislain de Mérode-Westerloo era stato attivo come ministro sotto il governo austriaco sin dal 1787 e avrebbe ricoperto numerosi altri incarichi di rilievo politico sotto i regimi successivi come Maire (Sindaco) di Bruxelles sin dal 1805 e Senatore dell'Empire des Français sin dal 1809. Nel 1815 divenne Gran Maresciallo della corte di Re Guglielmo I dei Paesi Bassi quando le province belghe erano parte del Regno Unito dei Paesi Bassi.

Il Conte Félix de Mérode

I suoi figli Henri, Félix, Frédéric e Werner avrebbero giocato un ruolo importante della rivoluzione belga e nella vita politica del Regno del Belgio. Frédéric de Mérode divenne un nuovo eroe nazionale quando fu ucciso nella battaglia vicino a Berchem durante la rivoluzione belga, mentre Félix de Mérode divenne un importante membro del Governo provvisorio del Belgio e del Congresso Nazionale del Belgio. Dopo le prime elezioni legislative belghe, Henri de Mérode divenne senatore, mentre i suoi fratelli, Félix e Werner divennero entrambi membri parlamentari.

I discendenti di Henri, Félix e Werner de Mérode avrebbe formato diversi rami i cui discendenti avrebbero continuato a svolgere un ruolo importante nella politica e nella diplomazia belga.

L'arcivescovo Francesco Saverio de Mérode era figlio di Félix.

In riconoscimento del ruolo della famiglia il rango principesco, prima del solo capofamiglia, dal 1930 spetta a tutti i suoi membri (invece di conte).

La famosa Cléo de Mérode non era in alcun modo imparentata con questo casato.

Ritratti di famiglia

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  1. ^ Renzo Villa, INCESTI IRLANDESI E APOTEOSI BRABANTINE, Belfagor : rassegna di varia umanità : LXIII, 2, 2008, p. 147: "Da mezzo millennio i nobili volti marmorei del notre ami et feat chevalier conseiller et chambellan, Messire Jehan, seigneur de Merode, Leefdale, Gheele et Westerlo - lo attesta Carlo, imperatore dei romani, quinto del suo nome - e della sua consorte Anna van Gistel, sono deferentemente rivolti all'altare maggiore della chiesa che dotarono con tanta generosità. Le loro spoglie giacciono sotto il morbido letto alabastrino, monumento funebre che è massimo capolavoro della rinascenza nelle Fiandre".
  • Georges Martin, Histoire et généalogie de la maison de Mérode, Lyon, 1999.
  • Hans J. Domsta, Geschichte der Fürsten von Merode im Mittelalter, Beiträge zur Geschichte des Dürener Landes Düren, 16, Düren, 1981.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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