Casa del Fascio (Trento)

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ex Casa Littoria
Casa Littoria in una cartolina del 1942
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàTrento
IndirizzoLargo Porta Nuova, 9
Coordinate46°04′02.71″N 11°07′34.21″E / 46.06742°N 11.12617°E46.06742; 11.12617
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Inaugurazione1938
Stilerazionalista
UsoSede dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento
Realizzazione
ArchitettoGiovanni Lorenzi

L'ex Casa del Fascio, conosciuta anche come Casa Littoria, è un edificio di Trento situato nel Largo Porta Nuova. Costruito alla fine degli anni trenta come sede locale del Partito Nazionale Fascista ospita l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo in stile razionalista italiano è stato progettato dall'architetto Giovanni Lorenzi e inaugurato nel 1938.

«A Trento, in sostituzione della vecchia sede ormai insufficiente, sorgerà un monumentale edificio a tre piani, con il sacrario e una torre alta circa 38 metri. I rivestimenti saranno di pietra bianca martellinata con modanature in porfido, mentre la facciata sul cortile interno sarà coperta con intonaco colorato. Le cornici e i contorni saranno pure marmorei.[1]»

Le sculture sono state realizzate dal trentino Eraldo Fozzer. Alla base della torre è presente un altorilievo raffigurante un legionario che fa il saluto romano con la mano destra mentre nella sinistra tiene un fucile e una vanga, simboli di guerra e lavoro. Sopra al legionario c'è un piccolo balcone, dal quale vengono esposte le bandiere, decorato con due Vittorie sui lati e un'aquila al centro.

Nel 1943 quando le province di Bolzano, Trento e Belluno furono occupate dalla Germania nazista e venne istituita la Zona d'operazioni delle Prealpi, l'iscrizione Casa Littoria posta sulla facciata fu sostituita con Standortkommandantur e in seguito rimossa con la fine del secondo conflitto mondiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annali dei lavori pubblici, Eredi di A. De Gaetani, 1939.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Martignoni, Architetture di Trento 1900-1940, Trento, Edizioni Arca, 1990.

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