Carlo Picozza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carlo Picozza nel 2016

Carlo Picozza (Priverno, 20 luglio 1948) è un giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato a Priverno. Nel 1974, si è laureato, con 110 e lode, in Sociologia all'Università degli Studi di Trento. Vive a Roma e ha tre figli.

Ha collaborato con Il Messaggero, Affari & Finanza, riviste nautiche ed economiche.

Come indipendente, è stato capogruppo della maggioranza del Consiglio comunale di Ventotene dal 1988 al 1992.

Ha svolto attività di ricerca per il Cref, l'Ires, l'Università di Brema, l'Unione europea, il Cnel.

È giornalista de la Repubblica, dove è stato nel Comitato di Redazione dal 1999 al 2005.

Si occupato di cronaca e ha firmato inchieste su affari, politica, legalità, sanità e sprechi amministrativi e politici.

Per le inchieste giornalistiche sulla sanità nazionale e del Lazio, nel 2007 è stato insignito, con Marino Bisso, del premio giornalistico “Cronista dell’anno"[1][2][3].

Nel 2013, ha vinto il premio giornalistico Argil "per la cronaca"[4].

È stato docente nel CentroLab, in varie università e per l'Ordine nazionale dei giornalisti.

È consigliere dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, con delega alla formazione professionale dal 2013.

È tra i fondatori, con Marino Bisso, della 'Rete NoBavaglio - PRESSing liberi di essere informati', rete di giornalisti, freelance, operatori dell’informazione, uffici stampa, video-foto reporter, blogger, attivisti per i diritti e battaglie civili per la libertà e il diritto dei cittadini di essere informati.

È autore di diversi saggi di economia, sociologia e varia umanità. Ha scritto: con Raimondo Ortu, L’innovazione dimezzata (1988); Le isole ponziane (1998); con Fausto Raso, Giornalismo errori e orrori (2002); con Giovanni Maria De Rossi, La patella e lo scoglio (2009); Gli esami finiscono, eccome (2015)[5][6]; con Maria Belli, Maladolescenza (2020).

Inchieste[modifica | modifica wikitesto]

Tra le più note quelle su Lady Asl, lo scandalo nella sanità laziale, nel 2004, con oltre 100 arresti e più di 82 milioni di euro sottratti alla Servizio Sanitario Regionale[7][8][9], lo scandalo e le insidie delle gallerie ipogee del Policlinico Umberto I [10][11], quello degli Angelucci, re delle cliniche private accreditate[12], "Concorsopoli" alla Sapienza[13], sulla morte di Stefano Cucchi[14][15]. Da segnalare le inchieste sulla sanità d'eccellenza nel Lazio[7][8][9][10][11][12].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Picozza con altri giornalisti e giuristi al convegno #LIBERI DI ESSERE INFORMATI - Genova, 16 Giugno 2016
    Nel 2007, con Marino Bisso, è stato insignito del riconoscimento speciale del Presidente della Camera, del premio giornalistico di “Cronista dell’anno"[1][2][3].
  • Nel 2013, ha ricevuto il premio giornalistico Argil[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

● 'La Resistenza dimenticata", con Gianni Rivolta (presentazione di Mauro Canali), Media&Books – 2022. ISBN 9788889991923Q

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Premio Cronista - Piero Passetti - Vincitori edizione 2007, su unionecronisti.it, Federazione Nazionale della Stampa Italiana Unione Cronisti Italiani. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  2. ^ a b FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA Unione Nazionale Cronisti Italiani, Premio Cronista 2007 PIERO PASSETTI - Marino Bisso Carlo - Picozza (PDF), in Unione Cronisti. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  3. ^ a b Cronisti, premio a Bisso e Picozza, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 20 novembre 2007. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  4. ^ a b Premio Giornalistico Internazionale Argil: uomo europeo - Sesta edizione (PDF), su difesa.it, .difesa.it. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  5. ^ Consiglio dell’ordine dei giornalisti del Lazio, su odg.roma.it. URL consultato il 2 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2018).
  6. ^ Carlo Picozza, La patella e lo scoglio, Gangemi, 2009.
  7. ^ a b Le accuse di Lady Asl Tangenti per miliardi, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 23 giugno 2006. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  8. ^ a b Storace venne da noi allo Sheraton' La figlia di Lady Asl e la sua verità, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 11 luglio 2006. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  9. ^ a b La clinica fantasma al San Michele 'Così venne favorita Lady Asl', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 28 giugno 2006. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  10. ^ a b Tunnel Umberto I, gallerie fuori legge In arrivo i primi avvisi di garanzia, su inchieste.repubblica.it, la Repubblica, 22 dicembre 2011. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  11. ^ a b Roma, la bomba policlinico, su inchieste.repubblica.it, la Repubblica, 11 ottobre 2011. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  12. ^ a b Lazio, arrestato il re delle cliniche Angelucci, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 5 febbraio 2009. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  13. ^ Appalti d'oro e parentopoli Fiamme Gialle alla Sapienza, su roma.repubblica.it, la Repubblica, 6 ottobre 2007. URL consultato il 2 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2018).
  14. ^ Cucchi, Giovanardi chiede scusa Gli agenti: disse chi lo aveva picchiato, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 12 novembre 2009. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  15. ^ Il medico del tribunale: Cucchi mentì quando disse di essere caduto, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 12 novembre 2009. URL consultato il 2 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessio D'Amato, Dario Petti, Lady ASL: la casta della sanità : fatti e misfatti, Editori Riuniti, 4 febbraio 2008, ISBN 978-88-359-5815-4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Video[modifica | modifica wikitesto]