Cariclo (moglie di Evereo)

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Cariclo
Nome orig.Χαρικλώ
Caratteristiche immaginarie
SpecieNinfa
Sessofemmina

Nella mitologia greca, Cariclo (in greco antico: Χαρικλώ?, Chariklṑ) era una ninfa di Tebe[1].

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Non sono note le sue origini e solo Apollodoro parla della ninfa Cariclo come "della famiglia Oudaios, uno degli Spartoi[2] ma senza specificare chi fossero.
Fu la moglie di Evereo che la rese madre di Tiresia[1].

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Cariclo, quando la dea Atena accecò Tiresia come punizione per averla vista nuda, poiché era sua amica e da lei teneramente amata[3] chiese alla dea di annullare la punizione di Tiresia. Non potendo essere ritirata la punizione di una dea[3], Cariclo ottenne che il figlio fosse in grado di capire il linguaggio degli uccelli e potesse camminare sempre in sicurezza con il suo bastone[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Khariklo (2), su theoi.com, Theoi Greek Mythology. URL consultato il 22 aprile 2019.
  2. ^ "Apollodoro, Biblioteca III, 69
  3. ^ a b F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. I, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 79.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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