Capoelettore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il termine capoelettore designa, soprattutto ad uso giornalistico, un attivista politico che opera sul territorio per raccogliere consenso elettorale, garantendo ad un candidato un pacchetto "sicuro" di voti.[senza fonte]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il capoelettore si distingue, di norma, dai tradizionali militanti e attivisti politici, perché la sua opera propagandistica non è basata sulla piattaforma politica, programmatica e ideologica del candidato e del partito che rappresenta; piuttosto, il capoelettore svolge la sua opera per interessi di natura più personale e/o economici, legati a scambi di favore, raccomandazioni, fino a sconfinare nel vero e proprio voto di scambio o nella difesa di interessi illegali ad es. collegati alla malavita organizzata.

Un capoelettore può successivamente diventare a suo volta un candidato politico grazie alla forza del pacchetto di consensi elettorali raccolti negli anni.[senza fonte]

Inchieste giornalistiche[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 marzo 2007, su Raitre, è andata in onda un documentario sull'argomento, a cura di Riccardo Iacona, nell'ambito della trasmissione "W l'Italia".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]