CVV 2 Asiago

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Asiago
Aliante Asiago in atterraggio al campo volo Aeritalia di Torino (1960)
Descrizione
Tipoaliante
Equipaggio1
ProgettistaErmenegildo Preti
Maurizio Garbell
CostruttoreBandiera dell'Italia Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano
Data impostazione1937
Data primo volo1937
Sviluppato dalBandiera dell'Italia Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,50 m
Apertura alare13,70 m
Superficie alare12,70
Carico alare16,50 kg/m²
Efficienza20
Peso a vuoto130 kg
Peso carico210 kg
Coefficiente di sicurezza9

informazioni tratte da: C.V.V. Milano[1]

voci di alianti presenti su Wikipedia

L'Asiago era un aliante da allenamento, ad ala centrale sviluppato presso il Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano negli anni trenta.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Fu registrato al Registro Navale e Aeronautico nella categoria "veleggiatori acrobatici" e successivamente venne prodotto e commercializzato dall'Aeronautica Lombarda di Cantù.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Cellula[modifica | modifica wikitesto]

La fusoliera era a sezione esagonale, superiormente arrotondata, che diviene rombica in coda. La chiglia a spigolo vivo aveva una funzione stabilizzatrice nei confronti di scivolamenti laterali e si prestava ad essere trasformata in anfibio.
Il posto di pilotaggio era completamente chiuso da una cupolina trasparente, sporgente, che garantiva visibilità in tutte le direzioni.

Erano presenti due sganci, entrambi comandabili dal pilota: l'uno aperto, munito di espulsore per il verricello, ed uno chiuso, tipo DFS.

Il pàttino d'atterraggio era molleggiato da tamponi di gomma e completamente ricoperto in tela.

Superfici alari[modifica | modifica wikitesto]

Il veleggiatore era caratterizzato da un'ala alta, monolongherone.

All'incastro l'ala aveva profilo Gottinga G 535 per tutto il tratto rettangolare, che passava linearmente al profilo NACA M6 (alla punta dell'ala).

Sul dorso dell'ala era presente un diruttore, comandato da una maniglia sotto il cruscotto, per fissare la velocità limite di discesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Centro Studi ed Esperienze per il Volo a Vela "Liberato De-Amici", pag.25.
  2. ^ CVV 2 Asiago.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Centro Studi ed Esperienze per il Volo a Vela "Liberato De-Amici", Milano, R. Politecnico di Milano, 1939.
  • Vittorio Pajno. Alianti italiani - Rassegna tecnica e storica degli alianti italiani progettati e costruiti dal 1923 al 2000. Macchione Editore, Varese (2000). ISBN 8883400453

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Aviazione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aviazione