Vai al contenuto

Brian Acton

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Brian Acton (Michigan, 17 febbraio 1972) è un informatico statunitense.

Insieme a Jan Koum, è il fondatore di WhatsApp, un'applicazione di messaggistica mobile che è stata acquistata da Facebook Inc. (attuale Meta Platforms Inc.) a febbraio 2014 per 19 miliardi di dollari[1]. Dopo aver lasciato WhatsApp ha fondato la Signal Foundation, l'organizzazione no-profit che sviluppa l'applicazione libera Signal.[2]

Nato in Michigan e cresciuto in Florida, nel 1994 si è laureato in informatica all'Università di Stanford[3]. In seguito lavorò per Rockwell International, Apple Inc. e Adobe. Nel 1996 divenne il quarantaquattresimo impiegato assunto da Yahoo Inc., dove conobbe Jan Koum. Con lui, nel 2009, fondò la Whatsapp Inc. e con essa la famosa applicazione di messaggistica omonima.[4]

Nel 2014 Koum e Acton accettarono di vendere Whatsapp a Facebook, da cui avevano ricevuto un'offerta iniziale di 16 miliardi di dollari, che diventeranno 19 miliardi a transazione conclusa. È tuttora uno dei più ricchi imprenditori del mondo.[1] Nel settembre 2017 Acton lascia l'azienda in contrasto con la volontà di Facebook di monetizzare WhatAppp;[5][6] inoltre ha dichiarato che è stato istruito da Facebook per sviare i legislatori europei sulla difficoltà di unire i dati degli utenti di Whatsapp con quelli di Facebook.[7]

Nel febbraio 2018 Acton ha cofondato, inisieme a Moxie Marlinspike, la Signal Foundation con un prestito iniziale di 105 milioni di dollari a tasso zero. La Signal Foundation è un'organizzazione americana non a scopo di lucro che ha l'obiettivo di salvaguardare la libertà di espressione offrendo il servizio di messaggistica istantanea libero Signal.[2] Attualmente Acton è membro del consiglio di amministrazione della Signal Foundation[8] e amministratore delegato ad interim di Signal Messenger LLC.

  1. ^ a b (EN) Facebook to Buy Messaging Start-Up in $16 Billion Deal, in The New York Times, 19 febbraio 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014.
  2. ^ a b Signal Foundation, su signal.org, 21 febbraio 2018. URL consultato il 10 marzo 2025.
  3. ^ Zoe Wood, Facebook turned down WhatsApp co-founder Brian Acton for job in 2009, in The Guardian, 20 febbraio 2014. URL consultato il 21 febbraio 2014.
  4. ^ Parmy Olson, Exclusive: The Rags-To-Riches Tale Of How Jan Koum Built WhatsApp Into Facebook's New $19 Billion Baby, su Forbes, 19 febbraio 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014.
  5. ^ (EN) Jon Russell, WhatsApp co-founder Brian Acton is leaving to start a non-profit, su TechCrunch, 13 settembre 2017. URL consultato il 10 marzo 2025.
  6. ^ (EN) Parmy Olson, Exclusive: WhatsApp Cofounder Brian Acton Gives The Inside Story On #DeleteFacebook And Why He Left $850 Million Behind, su Forbes, 26 settembre 2018. URL consultato il 10 marzo 2025.
  7. ^ (EN) Natasha Lomas, WhatsApp founder, Brian Acton, says Facebook used him to get its acquisition past EU regulators, su TechCrunch, 26 settembre 2018. URL consultato il 10 marzo 2025.
  8. ^ (EN) Signal Foundation, su Signal Foundation. URL consultato il 10 marzo 2025.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]