Blocco a bastone pilota
Il blocco a bastone pilota è stato un rudimentale e semplice sistema di blocco adottato da varie ferrovie e tranvie del mondo, a partire dalla prima metà del XIX secolo, per garantire l'invio di un solo treno per volta da una stazione all'altra sezione di blocco. Fu escogitato probabilmente in Inghilterra dove venne usato ed esteso a varie ferrovie coloniali. In Italia trovò applicazione sulle linee della Valtellina, sulla Porto San Giorgio-Amandola, sulla ferrovia Alifana bassa e su alcune tranvie extraurbane milanesi. In seguito venne sostituito dal più versatile blocco telegrafico o telefonico.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Sin dagli inizi la circolazione ferroviaria evidenziò la necessità di regole che potessero garantire la sicurezza nella marcia dei treni; fino a quando le tratte furono brevi e i treni pochi bastava stabilire che un unico convoglio percorresse a spola una tratta a binario unico perché si avesse la sicurezza della via libera. Il problema si presentò con la necessità di farne circolare un numero maggiore ed il problema venne risolto stabilendo che un treno potesse circolare su una tratta solo se accompagnato da un agente pilota: questi accompagnava il treno in partenza dalla stazione A salendovi a bordo e giunto nella stazione B, sede di incrocio, saliva su quello fermo in attesa autorizzandone la partenza, in senso opposto, verso A.
Ciò forniva la garanzia al treno incrociante che nessun treno sarebbe stato inoltrato dalla stazione A sulla tratta percorsa causando un disastro. Presto, dovendo fare i conti con i costi del personale, ci si rese conto che il posto dell'agente pilota poteva essere preso da un oggetto, un testimone, nella fattispecie un bastone pilota senza il quale un treno non poteva partire, restando bloccato in stazione, fino a quando il treno giunto dall'opposta direzione non avesse consegnato il bastone pilota.
È chiaro che la potenzialità del sistema rimaneva bassa e soprattutto non permetteva l'inoltro di più treni l'uno di seguito all'altro. Si ricorse allo sdoppiamento in due pezzi dei bastoni pilota che dovevano essere ricomposti in arrivo prima di un inoltro di treno in senso opposto, ma il problema venne risolto meglio negli anni seguenti con l'introduzione del telegrafo prima e del telefono poi.[1]
Il bastone pilota era in genere costituito da un'asta con delle sagomature particolari conformate secondo la forma dell'apparecchio che lo conteneva a volte fungeva anche da chiave di sblocco per apparecchiature di stazione come segnali o deviatoi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruno Bonazzelli,Il bastone pilota: ai primordi dei sistemi di sicurezza in iTreni oggi 17/1982
Voci correlate
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