Benjamin Abrahão Botto

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Benjamin Abrahão Botto

Benjamin Abrahão Botto (Zahle, 1890Serra Talhada, 10 maggio 1938) è stato un fotografo libanese.

Noto per aver documentato il cangaço e il suo lider, Virgulino Ferreira da Silva detto Lampião. Abrahão muore assassinato durante l'Estado Novo.

Benjamin Botto assieme alla banda di Lampião (1936).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella Siria ottomana, nel 1915 fugge in Brasile per evitare il servizio di leva imposto dall'Impero ottomano durante la prima guerra mondiale. Lì intraprende la carriera di commerciante di tessuti e di prodotti tipici del Nordeste, dapprima a Recife e poi a Juazeiro do Norte, attratto dall'alto numero di pellegrini.[1]

Si unisce come segretario al padre Cícero Romão Batista, noto Cangaço, nel 1926, quando viaggia a Juazeiro do Norte per ricevere il grado di capitano e combattere contro il movimento politico militare della Colonna Prestes. La lotta contro la Colonna Prestes, di fatto, non avvenne mai, ma ciò gli permise di incontrare nel 1929 il lider cangaceiro Lampião[2][3].

Dopo la morte di Padre Cícero, Abrahão chiese al "Rei do cangaço" il permesso di accompagnare la banda nella caatinga. Ebbe così l'occasione di documentare la vita della banda di cangaceiros durante la loro lotta e la loro vita di stenti.

I lavori di Abrahão furono sequestrati dalla dittatura di Getúlio Vargas, che vide nell'iconografia sul cangaço una minaccia per il regime.

Morì selvaggiamente accoltellato ed il crimine non fu mai chiarito, né chi fosse il mandante, né il movente, ma si specula che fosse una morte architettata dalla dittatura[4], come altre avvenute in situazioni analoghe, come per il politico Horácio de Matos. Una versione vuole che il fotografo siriano-libanese fosse stato il bersaglio di un furto ed ucciso dal ladro, anche se non possedeva nulla di valore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Fernando Monteiro, Cinema e cangaço na terra do sol, in História Viva, vol. 23, settembre 2005. URL consultato il 12 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2008).
  2. ^ (PT) José Castro, Ciclo do Cangaço, in Memórias da Bahia, Salvador, Empresa Baiana de Jornalismo, 2002.
  3. ^ (PT) Módulo Cangaço na mostra dos 500 anos exibe também o lado oficial, in Folha de São Paulo, 9 ottobre 2000.
  4. ^ (PT) O início do cinema ceatense e a presença de Adhemar Alburquerque e Benjamin Abrahão, su memoriadocinema.com.br. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Caldas, Paulo; Ferreira, Lírio, A modernidade, a tradição e a vaidade de Lampião, in Revista Cinemais, vol. 4, Rio de Janeiro, mar./apr. 1977, pp. 7-38.
  • Firmino Hollanda, Benjamin Abrahão, Fortaleza, Demócrito Rocha, 2000.
  • Élise Jasmin, Cangaceiros, Terceiro Nome, 2006, ISBN 858755672X.
  • LEITE, Ary Bezerra. "Fortaleza e a Era do Cinema" - Pesquisa Histórica - Volume I 1891-1931. Fortaleza, Secretaria da Cultura, 1995.O Início do Cinema e a Contribuição de Adhemar Albuquerque" - p. 431-441 con 4 fotos.
  • William L. Cleveland, A History of the Modern Middle East, Westview press, 2004.
  • Robert Fisk, A grande guerra pela civilização, Planeta do Brasil, 2007.

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Controllo di autoritàVIAF (EN283855556 · ISNI (EN0000 0000 4186 8659 · Europeana agent/base/58003 · LCCN (ENno2002068286 · J9U (ENHE987010650113805171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002068286